Scrutatio

Domenica, 12 maggio 2024 - Santi Nereo e Achilleo ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Luca 14


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DIODATIBIBBIA TINTORI
1 OR avvenne che, essendo egli entrato in casa d’uno de’ principali de’ Farisei, in giorno di sabato, a mangiare, essi l’osservavano.1 Or avvenne che, essendo egli entrato in giorno di sabato a prendere cibo in casa di uno dei principali Farisei, questi gli tenevano gli occhi addosso.
2 Ed ecco, un certo uomo idropico era quivi davanti a lui.2 Ed ecco stargli davanti un idropico.
3 E Gesù prese a dire a’ dottori della legge, ed a’ Farisei: È egli lecito di guarire alcuno in giorno di sabato?3 E Gesù prese a dire ai dottori in legge ed ai Farisei: E' lecito o no curare di sabato?
4 Ed essi tacquero. Allora, preso colui per la mano, lo guarì, e lo licenziò.4 Ma quelli tacquero. Allora egli, preso per la mano quell'uomo, lo guarì e lo rimandò.
5 Poi fece lor motto, e disse: Chi è colui di voi, che, se il suo asino, o bue, cade in un pozzo, non lo ritragga prontamente fuori nel giorno del sabato?5 Indi soggiunse: Chi di voi, se dì sabato gii cade l'asino o il bove in un pozzo, non lo tira subito fuori?
6 Ed essi non gli potevan risponder nulla in contrario a queste cose6 E a queste sue parole essi non potevano rispondere.
7 ORA, considerando come essi eleggevano i primi luoghi a tavola, propose questa parabola agl’invitati, dicendo:7 Notando poi come gli invitati sceglievano i primi posti, disse loro questa parabola:
8 Quando tu sarai invitato da alcuno a nozze, non metterti a tavola nel primo luogo, che talora alcuno più onorato di te non sia stato invitato dal medesimo.8 Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non ti mettere al primo posto, chè forse non sia invitato uno più degno di te,
9 E che colui che avrà invitato te e lui, non venga, e ti dica: Fa’ luogo a costui; e che allora tu venga con vergogna a tener l’ultimo luogo.9 e chi ha invitato te e lui non venga a dirti: Cedigli il posto, e allora tu non cominci a stare con vergogna all'ultimo posto.
10 Ma, quando tu sarai invitato, va’, mettiti nell’ultimo luogo, acciocchè, quando colui che t’avrà invitato verrà, ti dica: Amico, sali più in su. Allora tu ne avrai onore appresso coloro che saranno teco a tavola.10 Ma,quando sei invitato vatti a mettere nell'ultimo posto, affinchè venendo chi ti ha invitato, ti dica: Amico, sali più in su. E allora ne avrai onore presso tutti i commensali.
11 Perciocchè chiunque s’innalza sarà abbassato, e chi si abbassa sarà innalzato.11 Chi di fatti s'innalza sarà umiliato, e chi s'umilia sarà esaltato.
12 Or egli disse a colui che l’avea invitato: Quando tu farai un desinare, o una cena, non chiamare i tuoi amici, nè i tuoi fratelli, nè i tuoi parenti, nè i tuoi vicini ricchi; che talora essi a vicenda non t’invitino, e ti sia reso il contraccambio.12 E diceva anche a colui che lo aveva invitato: Quando fai un desinare o una cena non invitare i tuoi amici o fratelli, nè parenti, nò i ricchi vicini, affinchè forse non ti rendano essi pure l'invito, e ne abbia il contraccambio.
13 Anzi, quando fai un convito, chiama i mendici, i monchi, gli zoppi, i ciechi.13 Ma quando fai un convito chiama i poveri, gli storpi, gli zoppi ed i ciechi,
14 E sarai beato; perciocchè essi non hanno il modo di rendertene il contraccambio; ma la retribuzione te ne sarà resa nella risurrezion dei giusti14 e sarai fortunato, perchè non han da contraccambiarti; ma tu allora sarai retribuito nella resurrezione dei giusti.
15 OR alcun di coloro ch’erano insieme a tavola, udite queste cose, disse: Beato chi mangerà del pane nel regno di Dio.15 Uno dei commensali, udite queste parole, gli disse: Beato chi potrà banchettare nel regno di Dio.
16 E Gesù gli disse: Un uomo fece una gran cena, e v’invitò molti.16 Allora egli soggiunse: Un uomo fece una gran cena e invitò molti.
17 Ed all’ora della cena, mandò il suo servitore a dire agl’invitati: Venite, perciocchè ogni cosa è già apparecchiata.17 E all'ora della cena mando il suo servo a dir ai convitati: Venite, chè tutto è pronto.
18 Ma in quel medesimo punto tutti cominciarono a scusarsi. Il primo gli disse: Io ho comperata una possessione, e di necessità mi conviene andar fuori a vederla; io ti prego abbimi per iscusato.18 E cominciarono tutti insieme a scusarsi. Il primo gli disse: Ho comprato un podere e bisogna che vada a vederlo; ti prego, abbimi per iscusato.
19 Ed un altro disse: Io ho comperate cinque paia di buoi, e vo a provarli; io ti prego abbimi per iscusato.19 E un altro gli disse: Ho comprato cinque paia, di buoi e vo a provarli; ti prego, abbimi per iscusato.
20 Ed un altro disse: Io ho sposata moglie, e perciò non posso venire.20 E un altro gli disse: Ho preso moglie, quindi non posso venire.
21 E quel servitore venne e rapportò queste cose al suo signore. Allora il padron di casa, adiratosi, disse al suo servitore: Vattene prestamente per le piazze, e per le strade della città, e mena qua i mendici, ed i monchi, e gli zoppi, ed i ciechi.21 Ed il servo tornò a riferire queste cose al padrone. Allora, sdegnato, il padrone di casa disse al servo: Presto, và per le piazze e per le vie della città, e mena qua poveri, storpi, ciechi e zoppi.
22 Poi il servitore gli disse: Signore, egli è stato fatto come tu ordinasti, ed ancora vi è luogo.22 E come il servo tornò a dire: Signore, è stato fatto come hai ordinato, e ancora c'è posto;
23 E il signore disse al servitore: Va’ fuori per le vie, e per le siepi, e costringili ad entrare, acciocchè la mia casa sia ripiena.23 Il padrone gli disse: Va' fuori per le strade e lungo le siepi e forza la gente a venire, affinchè si riempia la mia casa.
24 Perciocchè io vi dico che niuno di quegli uomini ch’erano stati invitati assaggerà della mia cena24 E vi assicuro che nessuno dei primi invitati assaggerà la mia cena.
25 OR molte turbe andavano con lui; ed egli, rivoltosi, disse loro:25 Or molte turbe andavano con lui, ed egli, voltosi, disse loro:
26 Se alcuno viene a me, e non odia suo padre, e sua madre, e la moglie, e i figliuoli, e i fratelli, e le sorelle, anzi ancora la sua propria vita, non può esser mio discepolo.26 Se uno viene a me e non odia suo padre e sua madre e moglie e figli e fratelli e sorelle, e perfino la sua vita, non può essere mio discepolo.
27 E chiunque non porta la sua croce, e non vien dietro a me, non può esser mio discepolo.27 E chi non porta la sua croce e non viene dietro a me, non può esser mio discepolo.
28 Perciocchè, chi è colui d’infra voi, il quale, volendo edificare una torre, non si assetti prima, e non faccia ragion della spesa, se egli ha da poterla finire?28 Infatti chi di voi, volendo fabbricare una torre, non calcola prima attentamente la spesa necessaria, e se ha da finirla;
29 Che talora, avendo posto il fondamento, e non potendola finire, tutti coloro che la vedranno non prendano a beffarlo, dicendo:29 onde non avvenga che, gettate le fondamenta, non potendo terminarla, comincino tutti quelli che stanno a vedere a beffarsi di lui
30 Quest’uomo cominciò ad edificare, e non ha potuto finire.30 e a dire: Costui ha incominciato a fabbricare e non ha potuto finire.
31 Ovvero, qual re, andando ad affrontarsi in battaglia con un altro re, non si assetta prima, e prende consiglio, se può con diecimila incontrarsi con quell’altro, che vien contro a lui con ventimila?31 E qual re prima di muover guerra ad un altro re, non esamina prima con calma se con diecimila possa andare a combattere uno che viene contro con trentamila?
32 Se no, mentre quel l’altro è ancora lontano, gli manda un’ambasciata, e lo richiede di pace.32 Altrimenti, mentre l'altro è ancora lontano, gli manda una ambasciata a chiedere di fare la pace.
33 Così adunque, niun di voi, il qual non rinunzia a tutto ciò ch’egli ha, può esser mio discepolo.33 Così pure chi di voi non rinuncia a tutto quello che possiede, non può essere mio discepolo.
34 Il sale è buono, ma se il sale diviene insipido, con che lo si condirà egli?34 Il sale, certo, è buono; ma se anche il sale diventa scipito con che gli si darà il sapore?
35 Egli non è atto nè per terra, nè per letame; egli è gettato via. Chi ha orecchie da udire, oda35 Non è buono, nè per la terra, nè per fare il concime; si butta via. Chi ha orecchi da intendere, intenda.