Scrutatio

Giovedi, 15 maggio 2025 - Sant'Isidoro agricoltore ( Letture di oggi)

Evangelio di Santo Luca 23


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BIBBIA VOLGAREDIODATI
1 E levoronsi tutti, e menoronlo a Pilato.1 ALLORA tutta la moltitudine di loro si levò, e lo menò a Pilato.
2 E accusaronlo e dicevano noi abbiamo trovato costui, sovvertitore (e ingannatore) della gente nostra, e contradicente che il tributo non si dia a Cesare; e da sè medesimo dice ch' egli è Cristo (figliuolo di Dio, ed è) re (de' giudei).2 E cominciarono ad accusarlo, dicendo: Noi abbiam trovato costui sovvertendo la nazione, e divietando di dare i tributi a Cesare, dicendo sè esser il Cristo, il Re.
3 E Pilato dimandò, se egli era re de' giudei; e Iesù rispose: tu l' hai detto.3 E Pilato lo domandò, dicendo: Sei tu il Re de’ Giudei? Ed egli, rispondendogli, disse: Tu lo dici.
4 Allora disse Pilato alli principi de' sacerdoti e ale turbe: io non trovo cagione niuna in questo uomo.4 E Pilato disse a’ principali sacerdoti, ed alle turbe: Io non trovo maleficio alcuno in quest’uomo.
5 Ed egli gridavano, dicendo: egli ha commosso tutto il popolo, predicando per tutta la Giudea, incominciando da Galilea insino quivi.5 Ma essi facevan forza, dicendo: Egli commuove il popolo, insegnando per tutta la Giudea, avendo cominciato da Galilea fin qua.
6 E Pilato, udendo ricordare Galilea, domandogli s' egli era Galileo.6 Allora Pilato, avendo udito nominar Galilea, domandò se quell’uomo era Galileo.
7 E conoscendo ch' egli era della signoria di Erode, mandollo a Erode. Erode era in quel tempo in Ierusalem;7 E, risaputo ch’egli era della giurisdizione di Erode, lo rimandò ad Erode, il quale era anche egli in Gerusalemme a que’ dì.
8 e vedendo Iesù, ebbe grande allegrezza; imperò che lungo tempo avea desiderato di vederlo, imperò che avea di lui udito molte cose, e sperava di vedergli fare alcuno segno (e miracolo).8 Ed Erode, veduto Gesù, se ne rallegrò grandemente; perciocchè da molto tempo desiderava di vederlo; perchè avea udite molte cose di lui, e sperava veder fargli qualche miracolo.
9 Addimandavalo di molte cose, e molte parole gli diceva; e Iesù nulla gli rispondeva.9 E lo domandò per molti ragionamenti; ma egli non gli rispose nulla.
10 E gli principi de' sacerdoti e gli Scribi stavano (fermi e) costanti ad accusarlo.10 Ed i principali sacerdoti, e gli Scribi, comparvero quivi, accusandolo con grande sforzo.
11 (Vedendo) Erode disprezzollo, e tutta la sua famiglia; e schernironlo, e vestironlo di uno vestimento bianco, e rimandorlo a Pilato.11 Ma Erode, co’ suoi soldati, dopo averlo sprezzato, e schernito, lo vestì d’una veste bianca, e lo rimandò a Pilato.
12 E in quel giorno furono amici Erode e Pilato; imperò che da indi inanzi erano stati inimici.12 Ed Erode e Pilato divennero amici insieme in quel giorno; perciocchè per l’addietro erano stati in inimicizia fra loro
13 E Pilato convocò gli principi de' sacerdoti e gli savii e il popolo.13 E Pilato, chiamati insieme i principali sacerdoti, ed i magistrati, e il popolo, disse loro:
14 E disse a loro: avete voi menato questo uomo, e dite ch' egli è ingannatore di gente; ecco ch' io dinanzi da voi esàminolo, e non trovo niuna cagione in lui di quelle cose che voi lo accusate.14 Voi mi avete fatto comparir quest’uomo davanti, come se egli sviasse il popolo; ed ecco, avendolo io in presenza vostra esaminato, non ho trovato in lui alcun maleficio di quelli de’ quali l’accusate.
15 E simigliantemente Erode ve l' ha rimandato; e imperò non ha fatto cosa che sia degno di morte.15 Ma non pure Erode; poichè io vi ho mandati a lui; ed ecco, non gli è stato fatto nulla, onde egli sia giudicato degno di morte.
16 Imperò il lassarò.16 Io adunque lo castigherò, e poi lo libererò.
17 Avea Pilato di necessario di lasciare uno pregione per la festa,17 Or gli conveniva di necessità liberar loro uno, ogni dì di festa.
18 Ma l'università della turba gridava, e diceva: togli costui, e lascia Barabba.18 E tutta la moltitudine gridò, dicendo: Togli costui, e liberaci Barabba.
19 Il quale Barabba per uno tradimento e uno omicidio era posto in pregione.19 Costui era stato incarcerato per una sedizione, fatta nella città, con omicidio.
20 E un' altra volta parlò Pilato alli giudei, dicendo di volere lasciare Iesù.20 Perciò Pilato da capo parlò loro, desiderando liberar Gesù.
21 Egli gridavano, e dicevano: crucifiggilo, [crucifiggilo].21 Ma essi gridavano in contrario, dicendo: Crocifiggilo, crocifiggilo.
22 E anche Pilato la terza volta disse a loro: che male ha fatto questo uomo? io per me non trovo in lui niuna cagione per la quale egli debba morire; ma io il correggerò, e poi lasciarollo andare.22 Ed egli, la terza volta, disse loro: Ma pure, che male ha fatto costui? io non ho trovato in lui maleficio alcuno degno di morte. Io adunque lo castigherò, e poi lo libererò.
23 Ma loro stavano pur fermi (e costanti), e con grande voce addimandavano che fusse crucifisso; e crescevano (e multiplicavano) pur li gridi.23 Ma essi facevano istanza con gran grida, chiedendo che fosse crocifisso; e le lor grida e quelle de’ principali sacerdoti, si rinforzavano.
24 Allora Pilato esaudì la loro dimanda.24 E Pilato pronunziò che fosse fatto ciò che chiedevano.
25 E lasciò a loro Barabba, il quale per un omicidio e uno tradimento era posto in pregione, il quale egli addimandavano; e dètte (a loro) Iesù alla loro volontà.25 E liberò loro colui ch’era stato incarcerato per sedizione, e per omicidio, il quale essi aveano chiesto; e rimise Gesù alla lor volontà
26 Li quali (preseno Iesù e) menoronlo a crucifiggerlo; e preseno uno uomo, che avea nome Simone Cireneo, che veniva di villa, e posengli la croce addosso, e andava con essa dietro a Iesù.26 E COME essi lo menavano, presero un certo Simon Cireneo, che veniva da’ campi, e gli misero addosso la croce, per portarla dietro a Gesù.
27 Ma molta turba di uomini e di donne seguitavanlo, piangendo e dolendosi per lui.27 Or una gran moltitudine di popolo, e di donne, lo seguitava, le quali ancora facevano cordoglio, e lo lamentavano.
28 E Iesù voltossi a loro, e disse: figliuole di Ierusalem, non vogliate piangere sopra di me, ma piangete sopra di voi stesse e de' figliuoli vostri.28 Ma Gesù, rivoltosi a loro, disse: Figliuole di Gerusalemme, non piangete per me; anzi, piangete per voi stesse, e per li vostri figliuoli.
29 Imperò che verranno gli giorni, nelli quali direte: beate le sterili, e gli ventri che non hanno generato, e le poppe che non hanno lattato.29 Perciocchè, ecco, i giorni vengono che altri dirà: Beate le sterili! e beati i corpi che non hanno partorito, e le mammelle che non hanno lattato!
30 E allora incominciaranno a dire alli monti: cadete sopra di noi, e alli colli: copriteci.30 Allora prenderanno a dire ai monti: Cadeteci addosso; ed a’ colli: Copriteci.
31 Imperò che se nel legno verde fanno così, che faranno nel secco?31 Perciocchè, se fanno queste cose al legno verde, che sarà egli fatto al secco?
32 Erano menati con Iesù due uomini iniqui per essere crucifissi.32 Or due altri ancora, ch’erano malfattori, erano menati con lui, per esser fatti morire.
33 E poi che furono giunti al luogo che si chiama Calvario, ivi il crucifissero, e con lui quelli due latroni, l'uno dalla parte dritta, e l'altro dalla manca.33 E QUANDO furono andati al luogo, detto del Teschio, crocifissero quivi lui, e i malfattori, l’uno a destra, e l’altro a sinistra.
34 E Iesù diceva: perdona a loro, Padre; imperò che non sanno che si faccino. E divisero le vestimenta sue, ponendogli le sorti.34 E Gesù diceva: Padre, perdona loro, perciocchè non sanno quel che fanno. Poi, avendo fatte delle parti de’ suoi vestimenti, trassero le sorti.
35 E il popolo stava presente e aspettava, e li principi con loro insieme schernivanlo, e dicevano: gli altri ha fatto salvi, e sè medesimo non può salvare; se egli è eletto di Dio, discenda dalla croce, (e crederemogli).35 E il popolo stava quivi, riguardando; ed anche i rettori, insiem col popolo, lo beffavano, dicendo: Egli ha salvati gli altri, salvi sè stesso, se pur costui è il Cristo, l’Eletto di Dio.
36 E anche gli cavalieri scherni vanlo, andando e offerendogli l'aceto.36 Or i soldati ancora lo schernivano, accostandosi, e presentandogli dell’aceto; e dicendo:
37 E dicevano: se tu se' re de' giudei, salva te medesimo.37 Se tu sei il Re de’ Giudei, salva te stesso.
38 Era la soprascritta, posta sopra lui, di lettere greche ed ebraiche e latine, e diceva: QUESTO È IL RE DE' giudei.38 Or vi era anche questo titolo, di sopra al suo capo, scritto in lettere greche, romane, ed ebraiche: COSTUI È IL RE DE’ GIUDEI.
39 E uno de' latroni che pendeva in croce biastemavalo, e diceva: se tu sei Cristo, salva te medesimo, e anche noi.39 Or l’uno de’ malfattori appiccati lo ingiuriava, dicendo: Se tu sei il Cristo, salva te stesso, e noi.
40 E l'altro diceva, riprendendo il compagno: tu non temi Iddio, e sei in dannazione di morte.40 Ma l’altro, rispondendo, lo sgridava, dicendo: Non hai tu timore, non pur di Dio, essendo nel medesimo supplizio?
41 Noi patiamo giustamente questa pena, imperò che abbiamo commessa la colpa; ma costui non ha commesso male niuno.41 E noi di vero vi siam giustamente, perciocchè riceviamo la condegna pena de’ nostri fatti; ma costui non ha commesso alcun misfatto.
42 E poi disse a losù: Signore, ricòrdati di me, quando sarai nel regno tuo.42 Poi disse a Gesù: Signore, ricordati di me, quando sarai venuto nel tuo regno.
43 Disse a lui Iesù: in verità ti dico che oggi sarai meco in paradiso.43 E Gesù gli disse: Io ti dico in verità, che oggi tu sarai meco in paradiso
44 Era quasi ora di sesta; e vennero le tenebre, e durorono insino all'ora di nona.44 Or era intorno delle sei ore, e si fecer tenebre sopra tutta la terra, infino alle nove.
45 E oscurossi il sole; e il velo del tempio si divise tutto per mezzo.45 E il sole scurò, e la cortina del tempio si fendè per lo mezzo.
46 E Iesù mise una grande voce, e disse: Padre, nelle tue mani raccomando lo spirito mio. E così dicendo, lo spirito si partì.46 E Gesù, dopo aver gridato con gran voce, disse: Padre, io rimetto lo spirito mio nelle tue mani. E detto questo, rendè lo spirito.
47 E vedendo Centurione quello ch' era stato fatto, glorificò Iddio, e disse: veramente questo uomo era giusto.47 E il centurione, veduto ciò ch’era avvenuto, glorificò Iddio, dicendo: Veramente quest’uomo era giusto.
48 E tutta la turba ch' era quivi insieme, che aspettavano e vedevano queste cose che si facevano, percotevansi li petti loro, e ricognoscevansi.48 E tutte le turbe, che si erano raunate a questo spettacolo, vedute le cose ch’erano avvenute, se ne tornarono, battendosì il petto.
49 Ma tutti i suoi conoscenti stavano dalla lunga; e quelle donne, che l'avevano seguitato insino da Galilea, vedevano tutte queste cose.49 ORA, tutti i suoi conoscenti, e le donne che l’aveano insieme seguitato da Galilea, si fermarono da lontano, riguardando queste cose
50 Ed ecco uno uomo buono e giusto, che avea nome Iosef, il quale era di Aramatea, il quale era cortegiano,50 Ed ecco un certo uomo, chiamato per nome Giuseppe, ch’era consigliere, uomo da bene, e diritto;
51 e non avea consentito al consiglio e alle opere de' giudei; egli aspettava il regno di Dio.51 il qual non avea acconsentito al consiglio, nè all’atto loro; ed era da Arimatea, città de’ Giudei; ed aspettava anch’egli il regno di Dio;
52 Questo andò a Pilato, e addimandogli il corpo di Iesù.52 costui venne a Pilato, e chiese il corpo di Gesù.
53 (Ed ebbelo) e levollo di croce, e poselo in uno monumento nuovo, tagliato in una pietra, nel quale niuno ancora v'era stato posto.53 E trattolo giù di croce, l’involse in un lenzuolo, e lo mise in un monumento tagliato in una roccia, nel quale niuno era stato ancora posto.
54 Ed era il giorno della pasca, e incominciava a schiarare il giorno del sabbato.54 Or quel giorno era la preparazion della festa, e il sabato soprastava.
55 E vennero le femine, le quali erano venute con lui da Galilea, e veddero il monumento, e a quale modo eravi posto il corpo suo.55 E le donne, le quali eran venute insieme da Galilea con Gesù, avendo seguitato Giuseppe, riguardarono il monumento, e come il corpo d’esso vi era posto.
56 E ritornando apparecchiorono le speziarie odorifere e gli unguenti; e tacettero queste il sabbato, secondo il comandamento.56 Ed essendosene tornate, apparecchiarono degli aromati, e degli olii odoriferi, e si riposarono il sabato, secondo il comandamento