Scrutatio

Domenica, 11 maggio 2025 - San Fabio e compagni ( Letture di oggi)

Salmi 143


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BIBBIA VOLGAREVULGATA
1 Salmo di David contra Golia. Sia benedetto il Signore Iddio mio, il quale ammaestra le mie mani alla battaglia, e li miei digiti a combattere.1 Psalmus David. Adversus Goliath. Benedictus Dominus Deus meus,
qui docet manus meas ad prælium,
et digitos meos ad bellum.
2 Egli è la misericordia mia, e mio refugio; recevitore mio, e mio liberatore; difensore mio, e in lui ho sperato; il quale ha sottoposto a me il populo mio.2 Misericordia mea et refugium meum ;
susceptor meus et liberator meus ;
protector meus, et in ipso speravi,
qui subdit populum meum sub me.
3 Signore, cui è l'uomo, che li sei venuto in notizia? ovver il figliuolo dell' uomo, per che il rèputi?3 Domine, quid est homo, quia innotuisti ei ?
aut filius hominis, quia reputas eum ?
4 Fatto è l'uomo simile alla vanità; suoi giorni passano come umbra.4 Homo vanitati similis factus est ;
dies ejus sicut umbra prætereunt.
5 Signore, abbassa li tuoi cieli, e descendi tocca li monti, e mandaranno il fumo.5 Domine, inclina cælos tuos, et descende ;
tange montes, et fumigabunt.
6 Per li fulguri e la coruscazione disperderà quelli; di sopra manda le tue sagitte, e conturbera'li.6 Fulgura coruscationem, et dissipabis eos ;
emitte sagittas tuas, et conturbabis eos.
7 Da alto manda la mano tua, lèvami, e liberami da molte acque, e dalla mano de' figliuoli estranei.7 Emitte manum tuam de alto : eripe me,
et libera me de aquis multis,
de manu filiorum alienorum :
8 La cui bocca ha parlato la vanità; e loro destra è destra d' iniquità.8 quorum os locutum est vanitatem,
et dextera eorum dextera iniquitatis.
9 Dio, a te cantarò il canto nuovo; nel salterio da diece corde salmizzerò a te.9 Deus, canticum novum cantabo tibi ;
in psalterio decachordo psallam tibi.
10 Il quale dài salute alli re: tu recomperasti David servo tuo dal coltello maligno;10 Qui das salutem regibus,
qui redemisti David servum tuum de gladio maligno,
11 libera me. E libera me dalla mano de' figliuoli estranei, la bocca de' quali parla la vanità; è loro destra destra d' iniquità.11 eripe me, et erue me de manu filiorum alienorum,
quorum os locutum est vanitatem,
et dextera eorum dextera iniquitatis.
12 Li figliuoli de' quali nella gioventù sua sono come novelle piante. Loro figliuole sono ornate; attorniate, come similitudine del tempio.12 Quorum filii sicut novellæ plantationes in juventute sua ;
filiæ eorum compositæ,
circumornatæ ut similitudo templi.
13 Loro cellarii sono pieni, mandanti fuori da questo in quello. Le loro pecore pregnanti, abbondante nei suoi andari;13 Promptuaria eorum plena, eructantia ex hoc in illud ;
oves eorum f?tosæ, abundantes in egressibus suis ;
14 loro vacche grasse. Di (loro) maceria non è ruina, nè passare, nè gridare nelle loro piazze.14 boves eorum crassæ.
Non est ruina maceriæ, neque transitus,
neque clamor in plateis eorum.
15 Al populo, al quale sono queste cose, dissero essere beato; beato il populo, del quale è il Signore Iddio suo.15 Beatum dixerunt populum cui hæc sunt ;
beatus populus cujus Dominus Deus ejus.