SCRUTATIO

Domenica, 29 giugno 2025 - Santi Pietro e Paolo ( Letture di oggi)

Iob 34


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1 Adunque pronunciante Eliu, anco queste cose disse:1 Poi Eliu, continuando a parlare, disse anche questo:
2 Udite, savii, le mie parole; e voi, ammaestrati, ascoltate me.2 « O sapienti, ascoltate le mie parole, o prudenti, statemi a sentire:
3 Certo l'orecchio prova le parole; e lo gorguzzolo l'esca collo assaggiare giudica.3 giacchè l'orecchio giudica le parole come il palato discerne i cibi.
4 Eleggiamo lo giudicio a noi, e intra noi giudichiamo quale sia lo migliore.4 Formiamoci un giudizio, e vediamo tra noi quale sia il meglio.
5 Perciò che disse Iob: giusto sono, e Iddio sovvertì lo mio giudicio.5 Giobbe ha detto: Io son giusto: e Dio non mi rende giustizia;
6 Certo, giudicando me, la bugia è; la sagitta mia è violenta senza alcuno peccato.6 nel giudizio fatto contro di me ci sono degli sbagli; la mia piaga è atroce senza che io abbia peccato:
7 Chi è uomo, com' è Iob, che bee la derisione come acqua?7 chi è mai come Giobbe che beve l'insulto come l'acqua,
8 Che va con coloro che òperano la iniquitade, e va con malvagi uomini?8 e cammina con quei che commettono l'iniquità, e s'imbranca cogli scelerati?
9 Certo elli disse: non piacerà l'uomo (ancora) a Dio, se ancora corresse con lui.9 Infatti ha detto: L'uomo non piacerà a Dio, quand'anche corresse assieme con lui.
10 E perciò, o uomini di buono cuore, udite me: partisi da Dio la empietà, e dall' Onnipotente la iniquitade.10 Or dunque ascoltatemi, o uomini assennati. Lungi da Dio l'empietà, e dall'onnipotente l'ingiustizia.
11 Certo la opera dell' uomo renderae a lui, e (appena) secondo la via di ciascheduno restituirà a lui.11 Egli infatti renderà all'uomo secondo le sue opere, e retribuirà a ciascuno secondo la sua condotta.
12 Veramente Iddio non condanna indarno, nè lo Onnipotente sovvertisce lo giudicio.12 Di certo Dio non condanna senza ragione, e l'Onnipotente non perverte la giustizia.
13 Quale altro constituì sopra la terra? ovver quale pose sopra lo mondo, lo quale elli fabbricò?13 Qual altro ha Egli costituito sopra la terra? A chi ha dato il governo dell'universo da lui creato?
14 Se dirizzerà a lui lo suo cuore, lo spirito suo e lo fiato a sè trarrà.14 Se restringesse in sè il suo pensiero, se ritirasse a sè lo spirito e il fiato,
15 Verrà meno tutta la carne insieme, e l' uomo nella cenere ritornerà.15 sogni carne verrebbe meno, e l'uomo ritornerebbe in cenere.
16 Adunque se tu hai intelletto, odi quello che si dice, e ascolta la voce del mio parlare.16 Se tu sei intelligente, ascolta quanto si dice, e sta' attento al suono delle mie parole.
17 Colui che non ama lo giudicio, puote egli essere sanato? e come tu quello che è giusto, intanto lo condanni?17 Può forse essere sanato colui che non ama la giustizia? E come fai a condannare a questa maniera colui che è il Giusto?
18 Il quale dice allo re, partito dalla legge; lo qual chiama li duchi, malvagi;18 Colui che dice al re: Apostata, e chiama i grandi scelerati;
19 lo quale non riceve le persone de' principi; nè non conosce lo tiranno, quando contende contro al povero; certo tutti quanti sono lavorìo delle sue mani.19 colui che non guarda in faccia ai potenti, e non fa conto del tiranno quando è in litigio col povero, perché tutti sono opera delle sue mani.
20 Subito morranno; e nella mezza notte li popoli saranno turbati, e trapasseranno, e porterannone la forza sanza mani.20 Essi moriranno all'improvviso, nel mezzo della notte, ne saran turbati i popoli, ed essi passeranno, e il violento sarà portato via senza la mano (dell'uomo).
21 E gli occhii suoi sopra le vie degli uomini; e tutti gli andamenti loro considera.21 Infatti Dio tien d'occhio la condotta dei mortali e considera tutti i loro passi.
22 Non sono le tenebre, e non è l'ombra della morte, chè si nascondano quivi coloro che adòperano la iniquitade.22 Non vi son tenebre, nè ombra di morte ove possano nascondersi quelli che operano l'iniquità.
23 Nè più oltre è nella signorìa dell' uomo, (accid) ch' elli venga a Dio nel giudicio.23 Non è più in potere dell'uomo di comparire al giudizio di Dio.
24 Triterà molti e senza numero, e farà stare altri per loro.24 Egli ne stritolerà una moltitudine innumerevole, e ne stabilirà altri al loro posto.
25 Per ch' egli ha conosciute l'opere loro; ed impercioe inducerae la notte, e fieno distrutti.25 Conoscendo le loro opere, li travolge nella notte e li fa stritolare;
26 Quasi come malvagi percosse loro nelli luoghi delli videnti.26 li colpisce come empi in presenza di tutti.
27 I quali quasi della loro industria si partirono da lui, e tutte le sue vie non volleno intendere;27 Essi come per partito preso si allontanarono da lui e non vollero comprendere nessuna delle sue vie,
28 acciò ch' elli faccino pervenire a lui lo grido dello bisognoso, e udire la voce de' poveri.28 in modo da far giungere a lui il gemito del povero, da fargli sentire i lamenti degl'infelici.
29 Adunque, elli concedente pace, chi è che lo condanni? e quando nascondesse lo volto, chi è che contemplasse lui e sopra le genti e sopra ogni uomo?29 Se Egli dà pace, chi potrà condannare? Se Egli nasconde il suo volto, chi potrà contemplarlo, sia delle nazioni che di tutti gli uomini?
30 Il quale fae regnare l' uomo ipocrita per li peccati del popolo.30 E gli fa regnare l'ipocrita a motivo dei peccati del popolo.
31 Adunque, per ch' io favellai al Signore, ancora non ti contraddirò se tu vorrai parlare.31 Giacchè io ho parlato davanti a Dio, non t'impedirò di parlare.
32 Se io errai, insegna a me; se io dissi cosa iniqua, più oltre non aggiugnerò.32 Se ho sbagliato, mostramelo, e se ho parlato male non dirò altro.
33 Or non la cerca Iddio da te, perciò che la dispiace a te? In verità tu cominciasti a favellare, e non io; e se tu alcuna cosa conoscesti migliore, favella.33 Forse che Dio non ti domanderà conto dell'iniquità, perchè ti è dispiaciuto? Tu e non io hai cominciato a parlare, or se hai qualche cosa di meglio, parla.
34 Gli uomini intendenti favellino a me, e l' uomo savio oda me.34 Parlino con me gli uomini intelligenti, e l'uomo saggio mi ascolti.
35 E Iob stoltamente hae favellato; le parole sue non suonano disciplina.35 Ma Giobbe ha parlato stoltamente, e le sue parole non suonan buona dottrina.
36 Padre mio, provisi Iob insino alla fine; non cessare di flagellare l' uomo iniquo,36 Padremio, sia provato Giobbe sino alla fine, non risparmiare l'uomo iniquo;
37 il quale aggiugne sopra li peccati la blasfemia; ancora intra noi sia costretto; e allora provochi Iddio con suoi sermoni.37 perchè egli aggiunge ai suoi peccati la bestemmia. Frattanto sia fra noi messo alle strette, e poi coi suoi discorsi chiami in giudizio Dio ».