Scrutatio

Domenica, 12 maggio 2024 - Santi Nereo e Achilleo ( Letture di oggi)

Isaia 16


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LA SACRA BIBBIABIBBIA RICCIOTTI
1 "Inviate gli agnelli al sovrano del paese, da Sela verso il deserto, al monte della figlia di Sion.1 - Mandate l'agnello del dominatore del paese, da Petra del deserto al monte della figlia di Sion.
2 Come un uccello ramingo diventeranno le figlie di Moab ai guadi dell'Arnon.2 Prima che avvenga alle figlie di Moab di trovarsi, come uccelli fuggitivi e come pulcini sbattuti fuori dal nido, ai passi dell'Arnon.
3 Dacci un consiglio, prendi una decisione! Rendi la tua ombra come notte in pieno mezzogiorno; nascondi i dispersi, non svelare i fuggitivi!3 «Prendi un provvedimento, accordaci un soccorso, stendi la tua ombra protettrice, come notte in pien meriggio, nascondi i fuggitivi, i dispersi non tradirli,
4 I dispersi di Moab siano tuoi ospiti, sii loro rifugio di fronte al devastatore. Perché non c'è più il tiranno, la devastazione è finita, è sparito dal paese il distruttore.4 restino presso di te i miei profughi, sii per Moab il loro nascondiglio contro il devastatore». Infatti il turbinar [della guerra] è cessato, quel miserabile è perito, e colui che conculcava la terra disparve.
5 Il trono sarà reso stabile con la pietà; e su di esso siederà nella fedeltà, nella tenda di Davide, un giudice premuroso del diritto e pronto alla giustizia".5 E il trono preparato nella misericordia resterà, e sederà su di esso infallibilmente, nel tabernacolo di David, chi giudica, chi ricerca l'equità e chi è pronto a rendere giustizia.
6 "Abbiamo udito l'orgoglio di Moab, l'eccessivamente superbo, la sua alterigia, il suo orgoglio, la sua arroganza, la vanità delle sue pretese".6 Abbiamo invece udita la superbia di Moab, egli è grandemente superbo; ma la sua superbia e la sua arroganza sdegnosa è maggiore della sua forza.
7 Perciò i Moabiti elevano gemiti su Moab, tutti insieme gemono, per le focacce di uva di Kir-Carèset gemono tutti costernati.7 Perciò Moab urlerà di contro a Moab, vi sarà un urlo universale: a coloro che si compiacciono delle mura di mattoni cotti annunziate le loro sventure.
8 I campi di Chesbòn languiscono, come anche le vigne di Sibmà, i cui tralci calpestarono i dominatori dei popoli; essi arrivavano fino a Iazèr, penetravano nel deserto, le loro propaggini si estendevano e oltrepassavano il mare.8 Giacchè i sobborghi di Hesebon sono deserti, i signori delle nazioni hanno tagliata la vigna di Sabama, i cui tralci si erano distesi fino a Jazer, ed erano scorsi nel deserto, e abbandonate le loro propaggini, avevano passato il mare.
9 Perciò con il pianto di Iazèr piangerò le vigne di Sibmà. Ti inonderò con le mie lacrime, o Chesbòn, o Elealè, perché sui tuoi frutti e sulla tua raccolta è piombato un urlo.9 Per questo piangerò al pianto di Jazer, piangerò la vigna di Sabama; ti irrigherò colle mie lacrime, o Hesebon, o Eleale; perchè sopra alla tua vendemmia e alla tua mèsse è piombato il grido dei pigiatori.
10 La gioia e il tripudio sono scomparsi dai frutteti, nelle vigne non si tripudia, non si acclama, il vino non lo pigia il pigiatore, il grido è cessato.10 Sarà tolta al Carmelo la gioia e la letizia, e nelle vigne chi soleva pigiar l'uve, non farà più allegria nè festa, nè vino più dallo strettoio spremerà: colui che soleva spremerlo ha fatto cessare la gioia clamorosa dei vendemmiatori.
11 Perciò le mie viscere fremono per Moab come una cetra, e il mio intimo per Kir-Carèset.11 Per questo le mie viscere, come un'arpa, singhiozzano su Moab e le mie interiora pel muro di mattoni cotti.
12 Moab si mostrerà e si affaticherà sulle alture, entrerà nel suo santuario per pregare, ma non gli gioverà a nulla.12 E avverrà che Moab quando vedrà d'essersi affaticata invano sulle alture dei suoi idoli, entrerà nel suo tempio per pregare, e non potrà ottener nulla.
13 Questa è la parola che il Signore indirizzò un tempo a Moab,13 Quest'è la parola che il Signore ha detto a Moab già da tempo,
14 ma ora il Signore dichiara: "In tre anni, come quelli di un salariato, sarà disprezzata la gloria di Moab con tutta la sua numerosa moltitudine. Ciò che rimarrà sarà un piccolo numero, insignificante".14 ed ora il Signore ha parlato dicendo: «In tre anni, quanto gli anni d'un mercenario, sarà tolta la gloria di Moab vantatrice di tutto il suo gran popolo, e resterà piccolo ed esiguo e nient'affatto numeroso».