Scrutatio

Giovedi, 6 giugno 2024 - San Norberto ( Letture di oggi)

Isaia 16


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1Signore, manda fuori l'agnello signoreggiatore della terra; della pietra del deserto insino al monte [della figliuola] di Sion.2E sarà; come uccello fuggente, pulcino volante fuori del nido, così saranno le figliuole di Moab nel trassilimento di Arnon.3E fa consiglio, e costringi lo radunamento del concilio; poni come la notte la tua ombra nel mezzo dì; nascondi li fuggenti, e non tradire li vaghi.4Li miei fuggitivi abiteranno teco; o tu, Moab, fa che tu sia loro ripostiglio dalla faccia de' guastatori; la polvere è finita, e lo misero è consumato; e quello che conculcava la terra è venuto meno.5E la sedia si apparecchierà nella misericordia, e sederà sopra quella nella verità nel tabernacolo di David, giudicante e domandante giudicio, e velocemente rendente quello che è giusto.6Noi udimmo la superbia di Moab, e certo ch' è molto superbo; la sua superbia e la sua arroganza e la sua indignazione è più che la sua fortezza.7Però urlerà Moab a Moab, tutto urlerà; a quelli che si rallegrano nel muro del mattone cotto, parlate le piaghe sue.8Però che le ville di Esebon sono deserte, e la vigna di Sabama li signori delle genti tagliorono; le sue battitture pervennero insino a Iazer; ed errarono (la via) nel deserto, e li suoi arfosi furono lasciati, e passarono lo mare.9Sopra questo io piagnerò nel pianto di Iazer sopra la vigna di Sabama; o Esebon ed Eleale, io ti inebrierò colla mia lacrima, però che la voce. delli conculcatori corsa è sopra la tua vendemmia e sopra la tua ricolta.10E la letizia e la allegrezza sarà tolta di Carmelo (cioè di quello monte), e non si rallegrerà nelle vigne; e non ancora calcherà lo vino nel canale, quello che soleva calcare; io hoe tolta la voce de' calcatori.11Sopra questo lo mio ventre sonerà a Moab come una citara, e le mie interiora alle mura del mattone cotto.12E sarà; quando apparirà suso quello che Moab hae affaticato sopra le sue alture, entrerà tra li suoi santi per pregare, e non gli varrà.13Questa è la parola, che parlò Iddio a Moab allora.14E ora parlò Iddio, e disse: in tre anni, quasi come li anni del mercenaio, sarà tolta la gloria di Moab sopra ogni populo, e sarà lasciata in lui a modo d' uno racimolo piccolo, e non ve ne sarà.