Scrutatio

Mercoledi, 15 maggio 2024 - Sant'Isidoro agricoltore ( Letture di oggi)

Siracide 31


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LA SACRA BIBBIABIBBIA CEI 2008
1 L'insonnia per arricchire consuma la carne, le preoccupazioni connesse tolgono il sonno.1 L’insonnia del ricco consuma il corpo,
i suoi affanni gli tolgono il sonno.
2 La preoccupazione dell'insonnia impedisce una buona dormita, pure una grave malattia allontana il sonno.2 Le preoccupazioni dell’insonnia non lasciano dormire,
come una grave malattia bandiscono il sonno.
3 Il ricco si affatica per accumulare gli averi, se riposa vuol godersi i piaceri.3 Un ricco fatica nell’accumulare ricchezze,
e se riposa è per darsi ai piaceri.
4 Il povero si affatica per una vita di stenti, ma se si riposa cade in miseria.4 Un povero fatica nelle privazioni della vita,
ma se si riposa cade in miseria.
5 Chi ama l'oro non sarà giusto, chi insegue il denaro vi trova l'inganno.5 Chi ama l’oro non sarà esente da colpa,
chi insegue il denaro ne sarà fuorviato.
6 Molti son caduti a causa dell'oro, e la perdizione fu davanti a loro.6 Molti sono andati in rovina a causa dell’oro,
e la loro rovina era davanti a loro.
7 E' legno d'inciampo per quanti ne sono folli, chi è senza senno vi trova la perdizione.7 È una trappola per quanti ne sono infatuati,
e ogni insensato vi resta preso.
8 Beato il ricco che è trovato senza colpa, che non è andato dietro all'oro;8 Beato il ricco che si trova senza macchia
e che non corre dietro all’oro.
9 chi è, perché possiamo lodarlo? Egli ha operato prodigi nel suo popolo.9 Chi è costui? Lo proclameremo beato,
perché ha compiuto meraviglie in mezzo al suo popolo.
10 Chi è rimasto puro in questa prova? Egli merita di essere lodato. Egli poteva trasgredire e non ha trasgredito, fare il male e non l'ha fatto.10 Chi ha subìto questa prova ed è risultato perfetto?
Sarà per lui un titolo di vanto.
Chi poteva trasgredire e non ha trasgredito,
fare il male e non lo ha fatto?
11 Perciò i suoi beni si accresceranno e l'assemblea proclamerà le sue beneficenze.11 Per questo si consolideranno i suoi beni
e l’assemblea celebrerà le sue beneficenze.
12 Siedi a una grande tavola? Non spalancare su di essa la tua gola e non dire: "Ci sono molte cose".12 Sei seduto davanti a una tavola sontuosa?
Non spalancare verso di essa la tua bocca
e non dire: «Che abbondanza qua sopra!».
13 Ricòrdati che è un male l'occhio avido: c'è cosa più cattiva nella creazione? Esso piange, perciò, davanti a tutto.13 Ricòrdati che è un male l’occhio cattivo.
Che cosa è stato creato peggiore dell’occhio?
Per questo esso lacrima davanti a tutti.
14 Dove adocchia un altro, non stendere la mano, non far ressa con lui attorno al piatto.14 Non tendere la mano dove un altro volge lo sguardo
e non precipitarti sul piatto insieme con lui.
15 Impara da te stesso i desideri del prossimo, perciò rifletti in quello che fai.15 A partire da te intendi i desideri del tuo prossimo
e su ogni cosa rifletti.
16 Mangia da vero uomo quanto ti sta dinanzi, non masticare scrosciando, per non esser disprezzato.16 Mangia da uomo frugale ciò che ti è posto dinanzi,
non masticare con voracità per non renderti odioso.
17 Finisci per primo, in segno d'educazione, non esser ingordo, perché fa brutta impressione.17 Sii il primo a smettere per educazione,
non essere ingordo per non incorrere nel disprezzo.
18 Se siedi in mezzo a tante persone, non stender la mano prima di loro.18 Se siedi tra molti invitati,
non essere il primo a tendere la mano.
19 All'uomo ben educato basta il poco, così a letto non sente l'affanno.19 Per un uomo educato il poco è sufficiente;
quando si corica non respira con affanno.
20 Il sonno è sano se lo stomaco è misurato, ci si alza presto ben padroni di sé. Malessere, insonnia, nausea e colica accompagnano l'uomo ingordo.20 Il sonno è salubre se lo stomaco è regolato,
al mattino ci si alza e si è padroni di sé.
Il tormento dell’insonnia e della nausea
e la colica accompagnano l’uomo ingordo.
21 Se sei costretto a mangiar troppo, àlzati, vomita lontano e ti sentirai meglio.21 Se sei stato forzato a eccedere nei cibi,
àlzati, va’ a vomitare e ti sentirai sollevato.
22 Ascoltami, o figlio, non mi disprezzare, alla fine troverai vere le mie parole. Sii diligente in tutte le tue opere e la malattia non ti avvicinerà.22 Ascoltami, figlio, e non disprezzarmi,
alla fine troverai vere le mie parole.
In tutte le tue opere sii diligente
e nessuna malattia ti coglierà.
23 Le labbra lodano chi è splendido nei conviti, il vanto della sua munificenza è meritato.23 Molti lodano chi è sontuoso nei banchetti,
e la testimonianza della sua munificenza è degna di fede.
24 La città mormora di chi è tirchio con gli invitati, del suo difetto si dà precisa testimonianza.24 La città mormora di chi è tirchio nel banchetto,
e la testimonianza della sua avarizia è esatta.
25 Non mostrare la tua virilità col vino, perché il vino ha rovinato molti.25 Non fare lo spavaldo con il vino,
perché il vino ha mandato molti in rovina.
26 La fornace prova il metallo nella tempera, così il vino prova il cuore in una sfida di arroganti.26 La fornace prova il metallo nella tempera,
così il vino i cuori, in una sfida di arroganti.
27 Il vino, per gli uomini, equivale a vita, ma solo se lo bevi in giusta misura. Che vita è quella di chi è privato del vino? Esso fu creato all'inizio per rallegrare.27 Il vino è come la vita per gli uomini,
purché tu lo beva con misura.
Che vita è quella dove manca il vino?
Fin dall’inizio è stato creato per la gioia degli uomini.
28 E' gioia del cuore e allegrezza dell'animo il vino bevuto a tempo giusto.28 Allegria del cuore e gioia dell’anima
è il vino bevuto a tempo e a misura.
29 Amareggia l'animo il bere molto vino, provoca irritazione e caduta.29 Amarezza dell’anima è il vino bevuto in quantità,
con eccitazione e per sfida.
30 L'ubriachezza accresce l'ira dello stolto a suo danno, diminuisce la sua forza e aggiunge ferite.30 L’ubriachezza accresce l’ira dello stolto a sua rovina,
ne diminuisce le forze e gli procura ferite.
31 In un banchetto non rimproverare il vicino, non l'oltraggiare quando è allegro. Non dirgli parole di biasimo, e non affliggerlo chiedendogli quanto ti deve.31 Durante un banchetto non rimproverare il vicino,
non deriderlo nella sua allegria.
Non dirgli parole di biasimo
e non affliggerlo chiedendogli quanto ti deve.