Scrutatio

Domenica, 26 maggio 2024 - San Filippo Neri ( Letture di oggi)

Isaia 17


font
NOVA VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Oraculum Damasci.
“ Ecce Damascus desinet esse civitas
et erit sicut acervus ruinarum.
1 Lo carico di Damasco. Ecco che Damasco non sarà più città, e sarà come uno monte di pietre nella rovina.
2 Derelictae civitates Aroer gregibus erunt;
et requiescent ibi, et non erit qui exterreat.
2 Le città di Aroer saranno abbandonate (e lasciate) alli greggi, e riposerannosi ivi, e non sarà chi li spaventi.
3 Et auferetur munimentum ab Ephraim
et regnum a Damasco,
et reliquiae Syriae sicut gloria filiorum Israel erunt,
dicit Dominus exercituum.
3 E lo adiutorio sì cesserà da Efraim, e lo regno di Damasco, e lo rimanente di Siria; e saranno come gloria de' figliuoli d' Israel: dice lo Signore delli eserciti.
4 Et erit in die illa: attenuabitur gloria Iacob,
et pinguedo carnis eius marcescet;
4 E sarà in quello dì, che la gloria di Iacob si scemerà, e la grassezza della sua [carne] infraciderà.
5 et erit, sicut cum messor arripit culmos,
et brachium eius spicas legit;
et erit, sicut cum quis quaerit spicas in valle Raphaim.
5 E sarà sì come lo radunante nella ricolta che sarà restata, e lo suo braccio ricoglierà le spiche; e sarà come quello che domandava le spiche nella valle di Rafaim.
6 Et relinquetur in eo racemus,
et sicut cum excutitur olea:
duae vel tres olivae in summitate rami
sive quattuor aut quinque in cacuminibus arboris fructiferae ”,
dicit Dominus Deus Israel.
6 E sarà lasciato in quello quasi come uno grappo, e come lo premimento dell' olio di due o di tre olive nella sommitade (cioè nella cima), e nell'altezza sarà forse tre o quattro frutti (nelle sommità loro sarà li frutti loro), dice lo Signore d'Israel.
7 In die illa attendet homo ad factorem suum,
et oculi eius ad Sanctum Israel respicient;
7 In quel dì si chinerà l' uomo al suo fattore, e li suoi occhi riguarderanno allo santo d' Israel.
8 et non attendet ad altaria,
quae fecerunt manus eius,
et quae operati sunt digiti eius;
non respiciet lucos et thymiateria.
8 E non si inclinerà alli altari, li quali hanno fatto le sue mani, e a quello che hanno operato li suoi digiti; non guarderà li boschi e li templi.
9 In die illa erunt civitates fortitudinis eius derelictae,
sicut civitates, quas dereliquerunt Hevaei et Amorraei
a facie filiorum Israel;
et erit desolatio,
9 In quello tempo saranno abbandonate le città delle fortezze sue, sì come li aratri e le biade che furono abbandonate dalla faccia de' figliuoli d' Israel; e sarai deserta.
10 quia oblita es Dei salutis tuae
et petrae fortitudinis tuae non es recordata:
propterea plantabis plantationes iucundas
et germen alienum seminabis.
10 Però che tu hai dimenticato lo tuo Salvatore, e non ti sei ricordata del tuo forte aiuto; e però tu pianterai le piantagioni fedeli, e seminerai lo germoglio fedele.
11 In ipso die plantationis tuae saepies eas
et mane semen tuum florere facies;
evanescet messis in die penuriae,
et dolor insanabilis erit.
11 Nel dì della planta tua la lambrusca, e di mattina lo tuo seme fiorirà; la ricolta è tolta via nelli di della ereditade, e dolerassi gravemente.
12 Heu!, strepitus populorum multorum;
strepunt quasi strepitu maris,
et tumultus turbarum
quasi sonitu aquarum sonabunt.
12 Guai alla moltitudine de' molti populi, che suona si come moltitudine del mare; e (come) lo tumulto delle turbe, come suono di molte acque (allaganti).
13 Sonabunt populi sicut sonitus aquarum inundantium,
et increpabit eum, et fugiet procul;
et rapietur sicut pulvis montium a facie venti
et sicut turbo coram tempestate.
13 Soneranno i popoli, sì come lo suono di molte acque soprabondanti, e riprenderà quello, e fuggirà dalla lunga; e sarà preso come polvere dei monti dalla faccia del vento, e come la turbine inanzi alla tempesta.
14 In tempore vespere, et ecce turbatio,
ante matutinum non subsistet:
haec est pars eorum, qui vastaverunt nos,
et sors diripientium nos.
14 Nel tempo della sera, ed ecco una turbazione; nel mattutino, e non ristarà; questa è la parte di quelli che noi rubano.