Scrutatio

Mercoledi, 24 aprile 2024 - San Fedele da Sigmaringen ( Letture di oggi)

Lettera ai Galati 5


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Chi vuol essere giustificato per le opere della legge, non partecipa del frutto di Cristo, in cui non giova l'essere circonciso, o l'essere incirconciso, ma la fede viva. Gli esorta a guardarsi dal seduttori, e coltivare la mutua carità. La carne sempre ripugnante allo spirito trae l'uomo alle opere della carne, le quali separano dal regno de' cieli; lo Spirito produce frutti, mediante i quali conseguiamo lo stesso regno, benché non facciamo le opere della legge.

1Siate adunque costanti, e non vogliate di nuovo lasciarvi impigliare dal giogo di servitù.2Ecco, che io Paolo vi dico, che se vi circoncidete. Cristo non vi gioverà niente.3Imperocché io fo di nuovo sapere a qualunque uomo, che si circoncide, che egli è debitore dell'osservanza di tutta la legge.4Non siete più nulla riguardo a Cristo voi, che cavate la giustizia dalla legge siete decaduti dalla grazia.5Imperocché noi dallo Spirito per la fede aspettiamo la speranza della giustizia.6Imperocché in Cristo Gesù nulla importa l'essere circonciso, o l'essere incirconciso: ma la fede operante per la carità.7Correvate a maraviglia: chi vi rattenne dall'ubbidire alla verità?8Questa persuasione non vien da colui, che vi chiama.9Un po' di lievito altera tutta la massa.10Io confido nel Signore riguardo a voi, che non avrete sentimento diverso: ma chi vi sconturba, chiunque siasi, porterà la condannagione.11Quanto a me, o fratelli, se tuttora predico la circoncisione, e perché tutta via soffro la persecuzione? Dunque è tolto via lo scandalo della croce.12Dio voglia, che siano anche recisi quegli, che vi sconturbano.13Imperocché voi siete stati chiamati, o fratelli, alla libertà; purché della libertà non facciate un'occasione per la carne, ma servite gli uni agli altri per la carità dello Spirito.14Conciossiachè tutta la legge comprendesi in questa parola: ama il prossimo tuo, come te stesso.15Che se vi mordete gli uni, gli altri, e vi mangiate, badate di non consumarvi gli uni gli altri.16Or io dico: camminate secondo lo Spirito, e non satisfarete i desiderj della carne.17Imperocché la carne ha desiderj contrarj allo Spirito: lo Spirito desiderj contrarj alla carne: dappoiché queste cose sono opposte tra loro: onde voi non facciate tutto quel, che volete.18Che se voi siete guidati dallo Spirito, non siete sotto la legge.19Or manifeste sono le opere della carne, le quali sono l'adulterio, la fornicazione, l'impurità, la lussuria,20L'idolatria, i venefici, le nimicizie, le contese, l'emulazioni, l'ire, le risse, le discordie, le sette,21Le invidie, gli omicidj, le ubbriachezze, le gozzoviglie, e cose simili a queste, sopra le quali vi prevengo, come vi dissi già, che chi fa tali cose, non conseguirà il regno di Dio.22Frutto poi dello Spirito si è, la carità, il gaudio, la pace, la pazienza, la benignità, la bontà, la longanimità,23La mansuetudine, la fedeltà, la modestia, la continenza, la castità. Contro queste cose non è la legge.24Or quei, che sono di Cristo, hanno crocifissa la loro carne co' vizi, e con le concupiscenze.25Se viviamo di Spirito, camminiamo in Ispirito.26Non siamo avidi di gloria vana, provocandoci gli uni gli altri, e portando invidia gli uni agli altri.

Note:

5,1:Siate adunque costanti, ec. Posti in libertà da Cristo non vogliate tornare indietro a sottoporvi al giogo delle ceremonie giudaiche.

5,2:Io Paolo vi dico, che se vi circoncidete, ec. Con l'autorità di Apostolo io vi fo sapere, che, se voi credendo necessaria alla salute la circoncisione,vi circoncidete, a nulla vi gioverà il cristianesimo, cui rinunciate con quella aperta professione del giudaismo. Abbiamo osservato molte altre volte, come la circoncisione permette vasi tuttora in que' tempi a' Giudei per una certa economia; quanto ai Gentili, com'erano i Galati, veggiamo da tutto il contesto di questa lettera, che i loro nuovi maestri predicavano la necessità di unir col Vangelo la legge, e perciò con tanta forza grida l'Apostolo, che, se si circoncidono (e lo stesso s'intenda delle osservanze legali) rinunciano al cristianesimo, perchè venivano a dichiarare con tal atto non essere sufficiente per la salute la giustizia, che vien dalla fede in Cristo.

5,3:Fo di nuovo sapere a qualunque uomo, che si circoncide, ec. S. Girolamo, e dietro a lui altri Interpreti credono, che i falsi Apostoli dei Galati si contentassero della circoncisione, e di qualche altra piccola parte dei riti, mosaici, affin di sottrarsi alle persecuzioni de' Giudei (comparendo tra essi come Giudei), ed anche de Gentili, da' quali era tollerato il giudaismo: e la stessa regola dovevano insegnare anche a' Galati. Ma l'Apostolo fa loro sapere, che (come aveva detto altre volte ) chiunque ricevea la circoncisione, si sottoponeva all'osservanza di tutta quanta la legge, perchè se secondo la falsa loro opinione la legge è necessaria per la salute, bisogna osservarla interamente, anzi la circoncisione stessa è come una protestazione pubblica di abbracciare, e mettere in pratica tutta la legge.

5,4:Non siete più nulla riguardo a Cristo voi, ec. voi che pretendete di acquistar la giustizia mediante la legge, non avete più che fare con Cristo, non avete più parte con lui, avete perduta la grazia del Vangelo. I veri Cristiani la giustizia non aspettano se non da Cristo me diante la fede.

5,5:Noi dallo Spirito per la fede aspettiamo la speranza della giustizia. Noi Apostoli, ovvero noi Cristiani del giudaismo, i quali crediamo in Cristo, come dee credersi, aspettiamo dallo Spirito (cui siam debitori della nostra adozione) mediante la fede, aspettiamo, dico, i beni, che sono la speranza dei giusti. E se così pensia mo noi Giudei nati nella legge, quanto più voi Gentili?

5,6:Imperocchè in Cristo Gesù nulla importa ec. Nel regno di Cristo, nella Chiesa, non è utile, o importante per la salute l'avere, o il non aver la circoncisione, o l'osservare le altre parti della legge; ella non giova nè a conseguir la giustizia, nè ad ottener la salute; la nostra speranza è appoggiata alla fede, ma alla fede non oziosa, ma operante, o (come meglio può tradursi il greco) perfezionata per mezzo della carità. Questo luogo è simile a quello dell'Apostolo Giacomo: la fede senza le opere è morta. E questo stesso luogo dà luce a quei molti altri, dove l'Apostolo dice che il giusto vive della fede, che la fede giustifica, e simili, i quali luoghi secondo la dottrina cattolica intendonsi della fede viva o perante per la carità.

5,7-8:Correvate a maraviglia: chi vi rattenne ec. Rassomiglia sovente l'Apostolo la vita cristiana a una corsa vedi 1. Cor. IX.25. Gal. II. 2. ec. Voi correvate felicemente nella via della fede, e della pietà alla corona dell'immortalità; chi è colui, che vi ha posto inciampo tra' piedi per rattenervi? Chi è colui, che tanto ha potuto sopra di voi, che dalla ubbidienza, che professavate al Vangelo, vi ha strascinati al giudaismo? Questa vostra credulità non vien certamente da colui, che vi chiamò alla grazia, e tuttora vi chiama. Vuole l'Apostolo, che intendano che dal diavolo, e da' ministri del diavolo viene un cangiamento così funesto.

5,9:Un po' di lievito ec. Queste parole possono intendersi delle poche cerimonie legali ricevute tra' Galati, e aggiunte al Vangelo a persuasione de' maestri; e allora vorrà dire l'Apostolo: non crediate, che piccol male sia l'aver ammesso solamente una piccola porzione de' riti giudaici: qualunque cosa, per piccola ch'ella sia, che si aggiunga alla dottrina di Cristo, ne altera la sincerità, e l'integrità. Sembra però più naturale il riferire le stesse parole al piccol numero de' Giudei, i quali cercavano di tirare i Galati alla osservanza della legge, da' quali debbono guardarsi i Galati attentamente, perchè con molta facilità cominciando da' pochi si propaga l'infezione della prava dottrina.

5,10:Chi vi sconturba.... porterà la condannagione. Sembra, che qui l'Apostolo abbia in vista il principale autore della divisione, il caporione de' falsi apostoli, cui minaccia o la scomunica, o la vendetta del cielo, mentre de' Galati, i quali piuttosto per leggerezza, e ti more, che per malizia eran caduti, ha ferma speranza, che si ridurranno alla prima loro docilità, e sincerità nella fede.

5,11:Se tuttora predico la circoncisione, e perchè tuttavia soffro ec. I falsi apostoli per dar credito alle novità, che introducevano tra i Galati, non dubitavano di andare spargendo, che lo stesso Paolo avea i medesimi sentimenti, e probabilmente, a persuadere questa falsità a busavano della condiscendenza di Paolo nel far circoncidere il suo Timoteo. S. Paolo però rigetta questa calunnia con un solo argomento, ma tale, che può bastare per molti. Costoro, dice egli, che così parlano, non parlano solamente contro la verità, parlano eziandio contro la propria opinione; imperocchè, se io giudaizzo, com' essi dicono, ond'è che io sono sì ostinatamente per seguitato dagli stessi Giudei miei nazionali pel solo motivo della legge, di cui mi considerano come nemico, come tale mi odiano, e cercano la mia morte? Se io insieme con la croce di Cristo predicassi la circoncisione, e la legge, sarebbe tolto lo scandalo dei Giudei, i quali non tanto si offendono della predicazione della croce, quanto dell'abolizione della legge, la qual'abolizione patir non possono che si predichi da me, e dagli altri Apostoli nati Giudei, nati sotto la legge. Se a dunque e la croce, e la legge io congiungessi, non si opporrebbero più alla mia predicazione, mi sopportereb bono, come sopportano cotesti vostri maestri, i quali sanno essere insieme e Giudei, e cristiani.

5,12:Dio volia, che siano anche recisi ec. Tolga Dio di mezzo a voi gli autori della divisione. Imprecazione nascente non da odio, ma da amore della giustizia, della gloria di Dio, e del ben della Chiesa, alla quale sì grave scandalo portavano i seminatori delle nuove dottrine, a' quali con profetico spirito minaccia l'imminente divina vendetta.

5,13:Purchè della libertà non facciate un'occasione ec. Dopo aver dimostrato sì fortemente, che i cristiani sono liberi dalla legge, e dal timore servile, da ciò prende occasione di indicare i confini della cristiana libertà. Voi siete liberi, perchè Cristo vi ha chiamati alla libertà, e della libertà ha a voi fatto dono; ma questa libertà dello Spirito non dee servir di occasione, o di pretesto per vivere secondo la carne; imperocchè questa libertà non vi esime dalla naturale, e divina legge della carità, secondo la quale tenuti siete a servire volontariamente gli uni a gli altri con tutti gli uffici di benevolenza e di amore.

5,14:Tutta la legge comprendesi ec. Vedi Rom. XIII. 8 9. Ed è da notare, che l'Apostolo non esclude qui l'amore di Dio, ma lo suppone quasi radice, da cui pullula l'amor del prossimo, Matth. VII. 52. XXII. 39.

5,15:Che se vi mordete ec. Questi dissidi, odii, detrazioni, che erano tra' Galati, è molto probabile, che avesser origine dalle dispute intorno alle stesse cerimonie le gali. Or il fine di tali dissidi, se voi non vi rimediate in tempo, sarà, dice Paolo, la perdita della carità, e della pietà, e la rovina di tutti. Vedi Hebr. XII. 29.

5,16:Camminate secondo lo Spirito, e non satisfarete ec. La somma de' miei avvertimenti è questa:. ordinate la vostra vita secondo lo Spirito di Cristo, e i desideri della carne saran raffrenati da questo Spirito, onde non acconsentiate a' medesimi, nè ad essi vi assoggettiate. Rom. XIII. I 4.

5,17:La carne ha desideri contrari allo Spirito: ec. La concupiscenza carnale è il principio funesto di tutti i desiderii contrari allo Spirito del Signore, e lo Spirito del Signore è il principio de' desideri santi opposti alla stessa concupiscenza. La carne, e lo Spirito, i desideri della carne, o i desideri dello Spirito sono cose tra loro opposte, e questo interno combattimento, che è nell'uomo nel tempo di questa vita, fa sì, che la volontà dell'uomo rigenerato non possa tutto quello, che bramerebbe. Vorrebbe essere esente, per esempio, dai movimenti dell'ira, e della im purità, e non può esserlo durante la mortalità presente. Vedi Rom. VII. VIII. 13. ec.

5,18:Se voi siete guidati dallo Spirito, ec. Esser guidati dallo Spirito è lo stesso, che disse di sopra, camminare secondo lo Spirito. Se voi adunque, o Galati, dallo Spirito di Dio siete condotti, e governati, non siete adunque omai più soggetti alla legge. Non siete soggetti alla legge cerimoniale, come abbiam veduto finora; non siete soggetti alla legge morale, o sia riguardante i costumi, in quanto questa legge ha per suo proprio carattere lo spirito di terrore, e di coazione, perchè lo spirito, da cui siete guidati nell'osservanza della legge morale, non è spirito di timore, ma di carità, per cui volontariamente, e spontaneamente fate quello che dalla stessa legge è prescritto; così dov'è lo Spirito di Dio, ivi è libertà, 2. Cor. III.

5,19-21:Or manifeste sono le opere della carne, ec. Per dimostrare, in quale abisso di mali precipiti la concupiscenza non frenata dallo Spirito del Signore, novera l'Apostolo molti dei più gravi disordini originati dalla stessa concupiscenza. Dove vuolsi osservare, che opera della carne chiama l'Apostolo tutto quello, che viene dall'uomo, in quanto egli è corrotto, e guidato dal solo amor proprio.
I venefici. Questo è il proprio significato della voce greca, la quale però suole estendersi anche a' maletici, ed alle opere di magia, colle quali per operazione diabolica si fa del male agli uomini.

5,22-23:Frutto poi dello Spirito si è ec. Dopo le mor tifere produzioni della carne rammemora le produzioni dolcissime, e saluberrime dello spirito, le quali tutte chiama egli frutto, come se fossero una sola cosa, perchè di fatto sono tutte unite insieme nella carità.
Il gaudio. Rom. XIV. 17.
Contro queste cose non è la legge. Il greco può anche tradursi: contro coloro, che sono tali (vale a dire, che di tali virtù sono ornati, e di tali doni), contro di essi, e contro le opere, che essi fanno, non è la legge, onde non la pena è ad essi dovuta, ma la gloria, ed il regno.

5,24:Quei, che sono di Cristo, hanno crocifissa la loro carne ec. Coloro, che son membri di Gesù Cristo, mortificano e reprimono per virtù dello Spirito la concupiscenza carnale con tutti i vizi e passioni. Rom. XIII.

5,25:Se viviamo di Spirito, camminiamo ec. Vedi Rom. VIII. 5.

5,26:Non siamo avidi di gloria vana, provocandoci ec. Da questo versetto comincia l'Apostolo gli speciali avver timenti, de' quali abbisognavano i Galati; ed è da osservare, come e per un tratto di umiltà, e per insinuarsi più dolcemente negli animi di que' cristiani accomuna qui a se stesso l'importante insegnamento di non andar dietro alla gloria vana, e caduca, per ragion della quale i più arditi, e superbi con facilità si portano a cercar dispute e contese, e i più deboli ad invidiare, ed aver astio a chi riman superiore. Si può ben credere, che questi mali fosser tra' Galati un effetto dello spirito di partito, e delle divisioni suscitatevi da' falsi apostoli.