Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Zaccaria 6


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Quattro cocchi, che escon di mezzo a quattro montagne di bronzo, e vanno in diverse parti del mondo. Corona da metter sul capo di Gesù sommo Sacerdote, e di lui che si noma l'Oriente, il quale edificherà un tempio al Signore, e regnerà dal suo trono.

1E mi volsi, e alzai gli occhi, e vidi apparire quattro cocchi dalla gola di due montagne: e le montagne (eran) montagne di bronzo.2Al primo cocchio cavalli rossi, al secondo cocchio cavalli neri.3E al terzo cocchio cavalli bianchi, e al quarto cocchio cavalli pezzati, e vigorosi.4E io dissi all'Angelo, che parlava in me: Che cose son queste, Signor mio?5E l'Angelo rispose, e dissemi: Questi sono i quattro venti del cielo, che vengon fuora per presentarsi dinanzi al Dominatore di tutta la terra.6Quello, che avea i cavalli neri, si movea verso la terra di settentrione, e i cavalli bianchi gli andaron dietro; e i pezzati andaron verso il paese di mezzodì.7E questi, che erano fortissimi, usciti che furono, bramavan di scorrere tutta la terra. É quegli disse: Andate, scorrete la terra; e quegli scorser la terra.8E quegli mi chiamò, e mi parlò, e disse: Ecco che quelli, i quali vanno nella terra di settentrione, hanno fatto, che si posasse il mio spirito nella terra di settentrione.9E il Signore parlò a me; e disse:10Prendi i doni di quelli della trasmigrazione, da Holdai, e da Tobia, e da Idaia venuti da Babilonia, e anderai il tal giorno, ed entrerai nella casa di Josia figliuolo di Sofonia.11E prenderai l'oro, e l'argento, e ne farai corone da mettere sulla testa di Gesù figliuolo di Josedec sommo Sacerdote.12E parlerai a lui, egli dirai: Queste cose dice il Signore degli eserciti: Ecco l'uomo, il cui nome è l'Oriente, ed ei germinerà da se stesso, ed egli edificherà il tempio al Signore.13Egli edificherà il tempio al Signore, ed egli sarà ammantato di gloria, e siederà, e regnerà sul suo trono, e il sacerdote si starà sul suo trono, e sarà tra questi due unione di pace.14E le corone saranno un monumento per Helem, e Tobia, e Idaia, ed Hem figliuolo di Sofonia nel tempio del Signore.15E i più lontani verranno, e lavoreranno attorno al tempio del Signore; e voi conoscerete, che il Signore degli eserciti mi ha mandato a voi. Or questo avverrà, se voi ascolterete con docilità la voce del Signore Dio vostro.

Note:

6,1:Quattro cocchi dalla gola di due montagne, e le montagne (eran) montagne di bronzo. Il senso di questa visione (secondo la comunissima interpretazione de' Padri, e degl'Interpreti) egli è l'istesso, che quello delle due visioni di Daniele cap. II. VII.; onde sono qui pei quattro cocchi indicate le quattro monarchie de' Caldei, de' Persiani, de' Greci, e de' Romani. Questi quattro cocchi sono tenuti come rinchiusi tra due montagne di bronzo, dal seno delle quali non escono se non nell'ora, e nel punto stabilito da Dio al nascere dei vari imperi, che si succedono gli uni agli altri sopra la terra secondo gli ordini di sua provvidenza. E siccome a queste monarchie diede l'origine la guerra, perciò sono elle indicate per questi cocchi, i quali come simbolo della guerra sono posti sovente nelle Scritture. Vedi Ps. XIX. 8. Nahum. III. 2. Ezech. I. Cant. 8. 8. ec.

6,2:Al primo cocchio cavalli rossi. L'impero de' Caldei, impero sanguinario, e crudele non solo per gli Ebrei, ma anche per molte altre nazioni, è mostrato in questo cocchio tirato da cavalli rossi.
Al secondo cocchio cavalli neri. S. Girolamo dice, che questo colore nero è dato ai cavalli del cocchio, per cui rappresentasi l'impero Persiano, perchèquesto impero benchè non facesse danno agli Ebrei, diede però ad essi materia di lutto, come quando fu impedita la fabbrica del tempio, e quando Assuero marito di Esther ingannato da Annan condannò a morte tutti i Giudei.

6,3:Al terzo cocchio cavalli bianchi. Il fondatore della monarchia de' Greci, Alessandro Magno, favori molto la nazione Ebrea, onde ai cavalli di questo terzo cocchio è dato il color bianco, color di letizia.
Al quarto cocchio cavalli pezzati, e vigorosi. L'impero de' Romani ebbe molta varietà di governo, e fu ora amico degli Ebrei, come al tempo dei Maccabei, e sotto Giulio Cesare, e Augusto, e ora fu ad essi contrario, e nemico, come a' tempi della spedizione di Pompeo in oriente, e dipoi a' tempi di Caligola, di Nerone, e finalmente di Tito, e di Adriano.

6,5:Questi sono i quattro venti del cielo, che vengon fuora ec. Dee qui sottintendersi l'avverbio di somiglianza omesso nell'Ebreo, e nella nostra Volgata, come si osservò altre volte. Questi quattro cocchi sono simili a quattro venti; perocchè queste quattro monarchie combatteranno l'una contro l'altra, come fanno i venti contrari, e la prima sarà abbattuta dalla seconda, e così delle altre. Nello stesso modo in Daniele i quattro regni sono rassomigliati ai quattro venti, che combattono sul mare VII. 2. Ma questi venti, e questi cocchi non vengon fuora se non per ordine di Dio, e vengono a' piedi di lui per riceverne i comandi; perocchè tutte le potestà della terra non faranno giammai se non quello che egli vuole, e per mette.

6,6:Quello, che avea i cavalli neri, si movea verso la terra di settentrione. È da notarsi come della prima monarchia de' Caldei non parla il Profeta, perchè questa era già distrutta. I Persiani furono quelli che portarono il fuoco della guerra nella Caldea, che è sempre segnata nelle Scritture per paese settentrionale riguardo alla Giudea.
E i pezzati andarono verso il paese di mezzodì. I Profeti non toccano le cose spettanti alle altre nazioni se non in quanto elle hanno relazione alla storia del popolo di Dio. Gli affari dell'Egitto condussero i Romani verso la Giudea, e la conquista, ch'ei fecero finalmente dell'Egitto, fu il principio del soggettamento della Giudea all'impero di Roma. L'Egitto è a mezzodì della Giudea.

6,7:E questi, che erano fortissimi, usciti che furono, ec. Ripete qui l'epiteto di vigorosi, e robusti dato ai cavalli del cocchio rappresentante l'impero di Roma vers. 3. Questi cavalli robustissimi ebber bramosia di scorrere, e di soggiogare tutta la terra, e Dio permise loro di soggiogarla. Così è predetto, che anche la Giudea sarà soggetta ai Romani. La versione dei LXX dimostra, che questi ro bustissimi sono i cavalli del quarto cocchio.

6,8:Quelli, i quali vanno nella terra di settentrione, hanno fatto, che si posasse il mio spirito ec. I Persiani, che hanno eseguito i severi decreti di mia giustizia sopra i Caldei, hanno calmato il mio furore riguardo a quella nazione, il furore concepito da me contro la Caldea a motivo di sue scelleratezze. Ma un altro senso preferito da s. Girolamo, al qual senso ho voluto lasciar luogo nella mia versione, sarebbe di intendere per questo spirito, lo spirito profetico: i Persiani hanno fatto sì, che le mie profezie si sono posate sopra la Caldea: Isaia,Geremia ec., avean predetto chiaramente la distruzione di Babilonia, e dell'impero Caldaico, ed ecco che finalmente nel tempo determinato da me le lor profezie, cioè le cose minacciate dal mio spirito nelle lor profezie, si sono posate sopra la terra di settentrione.

6,10-11:Prendi i doni di quelli della trasmigrazione, ec. Prendi l'oro, e l'argento mandato da quelli Ebrei, che restano tuttora ne' paesi, dove furon trasportati, il qual oro, e argento lo hanno portato Holdai, Tobia, e Idaia, i quali tu anderai a trovare in tal giorno in casa di Josia figliuolo di Sofonia venuto anch'esso dalla Caldea, dove quelli hanno ospizio, e fanne corone di oro da mettere sul capo di Gesù sommo sacerdote. Vuolsi, che le corone fosser due, una di oro, l'altra di argento, benchè alcuni credano, che si intenda una corona per Gesù, e un'altra per Zorobabele, formate di oro, e di argento mescolato insieme, e tale fu il parere degli Ebrei presso s. Girolamo; ma dal nostro testo non vedesi, che si faccia parola di Zorobabele; e tutto il discorso del Profeta è diretto a Gesù figliuolo di Josedec sommo Sacerdote, a lui, dico, come portante la figura, e il nome di un altro Gesù, per ragion del quale tutte queste cose sono scritte.

6,12:Ecco l'uomo, il cui nome è l'Oriente. Anche qui il Caldeo in vece di Oriente pose addirittura il Messia: ecco l'uomo che nomasi il Messia. Onde il senso è come se qui si ordinasse al Profeta di dire a Gesù: questa corona, che io ti pongo sulla testa, o Gesù figliuolo di Josedec, ti è data non per te stesso, ma per riguardo a quel Gesù, cui tu e nel nome, e nella dignità rappresenti.
Ed ei germinemà da se stesso; ec. Con questa espressione viene ad accennarsi il miracoloso concepimento del Cristo, il quale senz'opera di uomo venne da una Vergi ne come un pollone da sua propria radice. Isai. XI. I. E si sa, che il tempio, il quale sarà edificato da quest'O riente egli è la Chiesa delle genti riunite nella fede di Cristo. Ma siccome la stessa frase: egli edificherà il tempio al Signore, è ripetuta immediatamente nel vers. 13, quindi è, che s. Girolamo credette venirsi a indicare la Chiesa militante, e la trionfante; quella, che combatte sopra la terra nella buona milizia, e quella che regna ne' cieli con gloria.

6,13:E siederà, e regnerà sul suo trono, e il sacerdote si starà sul suo trono. In Cristo sarà riunito il principato, e il sacerdozio, ed egli sederà al governo della Chiesa e come Re, e come sommo Sacerdote, e l'una dignità non pregiudicherà all'altra, e con somma pace, e perfetto concerto si uniranno in lui ambedue. Notisi, che il relativo illos si riferisce ai troni, perchè la voce Ebrea significante il soglio è di genere mascolino, benchè nel latino sia di genere neutro.

6,14:Le corone saranno un monumento per Helem, ec. S. Girolamo crede, che i nomi dei quattro Ebrei, che avean portato l'oro, e l'argento fossero incisi nelle corone, le quali così doveano serbarsi nel tempio per loro memoria. Non possiam dire di certo come sia avvenuto, che Holdai sia qui detto Helem, e Josia sia detto Hem.

6,15:E i più lontani verranno, e lavoreranno attorno al tempio del Signore; ec.Il Profeta predice, che da' paesi più remoti verranno moltissimi degli Ebrei portando doni e oro, e argento per aver parte alla fabbrica del tempio del Signore, e allora conosceranno come Dio ha mandato lui, e per bocca di lui gli ha esortati, e pressati a intraprendere la grand'opera; onde debbono ascoltare con docilità le voci di Dio. Così alla spirituale edificazione della Chiesa concorsero da ogni parte i Gentili lontani fino a quel tempo da Dio, e di questi furon creati Vescovi e Pastori, e Ministri del Signore, i quali colla parola, e coll'esempio ornarono, e propagarono la stessa Chiesa.