Scrutatio

Martedi, 23 aprile 2024 - San Giorgio ( Letture di oggi)

Numeri 27


font

Le figliuole di Salphaad in mancanza di maschi succedono al padre nell'eredità. Il Signore dice a Mosè, ch'ei morrà, quando dal monte Abarim avrà mirata la terra di promissione, ed avrà sostituito Giosuè al governo del popolo.

1Allora andarono le figliuole di Salphaad (figliuolo di Hepher figliuolo di Galaad figliuolodi Machir figliuolo di Manasse, il quale fu figliuolo di Giuseppe): i nomi delle quali eranoMaala, e Noa, ed Hegla, e Melcha, e Thersa:2E si presentarono a Mosè, e ad Eleazaro sommo sacerdote, e a tutti i principi del popolodinanzi alla porta del tabernacolo dell'alleanza, e dissero:3Il padre nostro si morì nel deserto, e non ebbe parte alla sedizione mossa contro ilSignore, di cui il caporione fu Core; ma si morì nel suo peccato: egli non ebbe figliuolimaschi. Per qual ragione il suo nome è tolto alla sua famiglia, non avendo egli avuto unfigliuolo? Dateci una porzione tra i parenti di nostro padre.4E Mosè rimise la loro causa al giudizio del Signore,5Il quale gli disse:6Le figliuole di Salphaad chiedono una cosa giusta: da' loro una porzione tra' parenti delpadre loro, e succedano nella eredità di lui.7E a' figliuoli d'Israele dirai:8Se un uomo muore senza aver figliuoli, l'eredità passerà alle figliuole:9Se non avrà nissuna figliuola, i suoi fratelli saranno suoi eredi:10E se non avrà nemmen fratelli, darete l'eredità a' fratelli del padre di lui:11E se neppur avrà delli zii paterni, sarà data l'eredità a' più prossimi, che egli abbia: esarà questa una legge perpetua pe' figliuoli d'Israele, come ha ordinato il Signore a Mosè.12Disse ancora il Signore a Mosè: Sali su questo monte Abarim, e di là contempla la terra, cheio darò a' figliuoli d'Israele:13E quando l'avrai veduta, andrai anche tu a trovare il tuo popolo, come andò Aronne tuofratello:14Perché voi mi disgustaste nel deserto di Sin nella contraddizione della moltitudine, e nonvoleste glorificarmi dinanzi a lei per mezzo delle acque: queste son le acque dicontraddizione presso Cades nel deserto di Sin.15Mosè gli rispose:16Il Signore Dio degli spiriti di tutti gli uomini provveda a questo popolo un capo,17Il quale abbia virtù per andare e stare al loro governo, e per guidarli fuori, e perricondurgli: affinché non sia il popolo del Signore come un branco di pecore senza pastore.18E il Signore disse a lui: Prendi Giosuè figliuolo di Nun, nel quale sta il (mio) spirito, eponi sopra di lui la tua mano,19Alla presenza di Eleazaro sommo sacerdote, e di tutta la moltitudine:20E gli darai i tuoi precetti pubblicamente, e una parte di tua autorità, affinché tutta lasinagoga de' figliuoli d'Israele l'obbedisca.21Per lui Eleazaro sacerdote consulterà il Signore, quando siavi da far qualche cosa. Secondola parola di lui egli andrà, o starà, e con lui tutti i figliuoli d'Israele, e tutta lamoltitudine.22Fece Mosè, come aveva ordinalo il Signore. E prese Giosuè, e lo presentò dinanzi ad Eleazarosommo sacerdote, e a tutta l'adunanza del popolo:23E imposte le mani sul capo di lui, spiegò tutti gli ordini dati dal Signore.

Note:

27,3:Si morì nel suo peccato. Nel peccato,che in comune a lui e a tutto il popolo; cioè a dire di aver mormorato contro Dio e contro Mosè al ritorno degli esploratori.
Per quel ragione il suo nome è tolto alla sua famiglia? Si vede da questo luogo, che presso gli Ebrei, essendovi un maschio nella famiglia, questi era l'erede universale, talmente che le figlie non avean veruna parte: e questo, perché solo i maschi danno nome alle famiglie e le distinguono e le conservano: e Dio volle, che somma cura si messe nel popolo suo della conservazione e distinzione delle famiglie, e ciò principalmente per riguardo al Cristo, e affinché potesse aversi sempre in mano la prova dell'essere lui nato dalla tribù di Giuda secondo la profezia di Giacobbe, Gen. XLIX. 10.

27,18:Poni sopra di lui la tua mano, ec. Consacrandolo con tal cerimonia al servigio mio, come capo e condottier del mio popolo.

27,21:Secondo la parola di lui ec. Secondo la risposta, che Eleazaro avrà dal Signore. Giosuè anderà, o starà, intraprenderà una cosa, o non la intraprenderà e lo stesso farà tutto il popolo, rispettando nella parola del Pontefice l'ordine e la volontà di Dio. Sotto Eleazaro e Giosuè fu distinta la potestà del sacerdozio dalla potestà del principato, le quali erano riunite in Mosè, lasciata a' Pontefici l'autorità di dirigere i consigli de' Principi; non dotando questi far cosa di momento senza consultarli.