Scrutatio

Giovedi, 28 marzo 2024 - San Castore di Tarso ( Letture di oggi)

Numeri 21


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Il re Chananeo è vinto da Israele. Serpenti mandati contro del popolo, che mormora pella noia del viaggio, per la mancanza d'acqua, e nauseando la manna. Alle morsicature di questi è remedio il serpente di bronzo. Sono vinti i re Sehon, ed Og.

1Or il re di Arad Cananeo, il quale abitava verso mezzodì, avendo udito come gl'Israelitierano venuti per la strada degli esploratori, diede loro battaglia, e li vinse, e ne riportòdella preda.2Allora Israele fece voto al Signore, e disse: Se tu darai nelle mie mani questo popolo, iodistruggerò le sue città.3E il Signore esaudì le preghiere d'Israele, e diegli in suo potere il Cananeo, il quale egliuccise, distrasse le sue città, e pose a quel luogo il nome di Horma, vale a dire Anatema.4E partirono poi dal monte Hor per la strada, che conduce al mar Rosso per fare il giro dellaterra di Edom. E il popolo cominciò ad annoiarsi del viaggio, e delle fatiche:5E parlarono contro Dio, e contro Mosè, e dissero: Perché ci hai tu tratti fuor dell'Egitto,affinché morissimo in un deserto? Ci manca il pane, non ci è acqua: ci fa già nausea questoleggerissimo cibo.6Per la qual cosa il Signore mandò contro del popolo serpenti, che bruciavano, e moltissimiessendo piagati da questi, e morendo,7Andò il popolo da Mosè, e disse: Abbiam peccato, perché abbiam parlato contro il Signore, econtro te: pregalo, che allontani da noi i serpenti. E Mosè fece orazione pel popolo,8E il Signore gli disse: Fa' un serpente di bronzo, e ponlo come segno: chiunque essendoferito lo mirerà, avrà vita.9Fece adunque Mosè un serpente di bronzo, e lo pose come segno: e mirandolo quelli che eranpiagati, ricuperavan la sanità.10E partiti i figliuoli d'Israele posero il campo in Oboth.11E sloggiati da questo luogo piantaron le tende in Jeabarim nella solitudine, cha guarda Moabverso l'oriente.12E si mossero di là, e giunsero al torrente Zared.13Lasciato il quale andarono ad accamparsi dirimpetto al fiume Arnon, che è nel deserto, e stasui confini degli Amorrei: perocché l'Arnon è il confine di Moab, e divide i Moabiti dagliAmorrei.14Quindi si dice nel libro delle guerre del Signore: Come ei fece al mar Rosso, cosi farà neltorrente Arnon.15I sassi de' torrenti si ruotolano per fermarsi in Ar, e posarsi su' confini de' Moabiti.16Di lì andando innanzi si vide il pozzo, di cui avea detto il Signore a Mosè: Rauna ilpopolo, e io darogli dell'acqua.17Allora Israele cantò quell'inno: Scaturisca il pozzo. Cantavano essi:18Il pozzo scavato dai principi, e preparato dai capi del popolo mediante il dator dellalegge, e mediante le loro verghe. Da quella solitudine andarono a Matthana.19Da Matthana a Nahaliel: da Nahaliel a Bamoth.20Da Bamoth vi è una valle del paese di Moab sulla cima del Phasga, il quale è verso ildeserto.21E Israele spedì ambasciatori a Sehon re degli Amorrei per dirgli:22Io ti supplico,che mi lasci passare per la tua terra: noi non ci svieremo pei campi, népelle vigne, non beremo acque de' pozzi, anderemo per la strada maestra, sino a tanto cheabbiam trapassati i tuoi confini.23Ma quegli non volle permettere, che Israele passasse pel suo paese; anzi, raunato unesercito, andogli incontro nel deserto, e giunse a Jasa, e venne con esso a battaglia.24Ma fu messo a fil di spada, e il suo paese fu conquistato da Israele dall'Arnon fino aJaboc, e fino a' figliuoli di Ammon: perocché i confini degli Ammoniti eran difesi da unforte presidio.25Israele adunque occupò tutto quel paese, e abitò nelle città degli Amorrei, vale a dire inHesebon, e nelle altre minori,26La città di Hesebon era di Sehon re degli Amorrei, il quale avea fatto guerra col re diMoab, e si era impadronito di tutto il dominio di questo fino ad Arnon.27Onde si dice per proverbio: Venite a Hesebon, si edifichi, e si ristori la città di Sehon:28Un fuoco venne fuori da Hesebon, una fiamma dalla città di Sehon, e divorò Ar de' Moabiti, egli abitatori dei luoghi eccelsi dell'Arnon.29Guai a te, o Moab; tu sei andato in rovina, popolo di Chamos. Questi ha fatto che si desseroalla fuga i suoi figliuoli, e le sue figlie fossero schiave di Sehon re degli Amorrei.30La loro dominazione è svanita da Hesebon fino a Dibon, arrivarono trafelati a Nophe, e finoa Medaba.31Israele adunque abitò nel paese dell'Amorreo.32E Mosè spedì esploratori a Jazer: e presero i piccoli luoghi di essa, e miser le maniaddosso agli abitatori.33E rivoltisi in altra parte andarono per la via di Basan, e andò loro incontro Og re di Basancon tutta la sua gente fino ad Edrai per dar loro battaglia.34E il Signore disse a Mosè: Non lo temere; perocché io ho dato in tuo potere lui e tutto ilsuo popolo, e tutto il suo paese: e lo tratterai, come hai fatto a Sehon re degli Amorrei,che abitava in Hesebon.35Uccisero adunque anche lui co' suoi figliuoli, e con tutta la sua gente dal primo finoall'ultimo, e conquistarono il suo dominio.

Note:

21,1:Il re di Arad. Città non molto lontana da Cades, distante venti miglia da Hebron, e quattro da Malathis, secondo Eusebio. Ella fu di poi nella tribù di Giuda.
Per la strada degli esploratori. Per quella stessa strada, che avevano fatta gli esploratori mandati a riconoscere la terra di Chanaan. Num. XIII. 18.

21,2:Io distruggerò le sue città. Vedi Levit. XXVII., Deut. XIII.

21,5:Questo leggerissimo cibo. Cosi parlano della manna.

21,6:Serpenti, che bruciavano. O col fiato, ovvero col calore, che cagionavano le loro morsicature. Moltissimi Interpreti credono, che questi serpenti fossero di quelli chiamati psesteri; perché mordendo cagionano gonfiezza per tutto il corpo e grandissima accensione nel volto. Bochart sostiene, ch'ei fossero idre, le quali, quando stanno fuori de' loro paduli, sono più velenose e crudeli, e son dette chersidre. S. Girolamo nel Deuteronomio VII. 15. ha tradotto la stessa voce Ebrea, che è in questo luogo, per serpente che brucia col fiato.

21,8:Ponte come segno ec. Questo serpente era di figura simile a' serpenti mandati da Dio contro il popolo, come apparisce dall'Ebreo: in secondo luogo, questa figura in messa sopra un'asta, o sia sopra una pertica. Gesù Cristo medesimo nel suo vangelo, Joan. III. 14., e insegnò a riconoscere in questo miracoloso serpente la virtù della Croce, sulla quale egli dovea essere conflitto per salute di quelli, i quali morsi dall'antico serpente miseramente perirono. Vedi Tertull. de idolol. cap. V., August. serm. 105. de temp. ec. ec.

21,11:In Je-aborim. Che s'interpreta al guado de' passeggieri, o sia del passaggio: in effetto vedesi, che questo luogo era presso al torrente Zared.

21,14:Quindi si dice nel libro delle guerra del Signore ec. Alcuni hanno detto, che questo fosse un libro profetico, in cui erano annunziate le guerre, che il popol di Dio doveva avere cogli Amorrhei. Altri credono, ch'ei fosse un semplice cantico composto sopra la guerre, che erano stato tra' Moabiti e gli Amorrhei nel tempo, che questi (gli Amorrhei) adoravano tuttora il vero Dio e i Moabiti adoravano Chamos, vers. 29., onde non sarebbe necessario di dare a questo cantico un' autorità divina, potendo Mosè averlo citato, come Paolo citò i versi di poeti Gentili. Questo cantico sembra scritto in verso; almeno lo stile e poetica; onde difficilmente si può cavar fuori il senso di quel poco, che ne cita Mosè.
Com' ei fece nel mar rosso, cosi ec. Secondo la prima sposizione: si direbbe qui, che come Dio fece cose mirabili in favore del suo popolo al passaggio del mar rosso, così le farà in favor loro al passaggio dell'Arnon.

21,15:I sassi de' torrenti si ruotolano ec. Con queste parole tolte da quel libro profetico credesi che Mosè intenda di dimostrare quello, che avea detto di sopra, cioè, che l'Arnon era confine degli Amorrhei e de' Moabiti. Ecco adunque questa prova: i sassi e per conseguenza le acque dell'Arnon, piegano verso la città di Ar (ella era de' Moabiti, e per quel, che apparisce, in pianura ) e si posano a formar il confine tra' Moabiti e gli Amorrhei. Sembra di più, che Mosè con questo voglia dire agli Ebrei, che eglino facendosi padroni dell'Arnon e del naso di Sehon, re degli Amorrhei, possederanno il paese sino a' confini di Moab. Fin qui e parole tratte dal libro, o cantico delle battaglie del Signore.

21,16:Di lì andando innanzi ec. Abbiam supplito queste due parole andando innanzi, le quali debbono certamente sottintendersi. Partiti gli Ebrei dall'Arnon arrivarono in un luogo, dove mancando l'acqua, Dio fece loro scoprire un pozzo.
Radunò il popolo ec. Radunò tutta la gente, affinchè venga a dissetarsi al pozzo che io la discoprirò.

21,17-18:Scaturisca il pozzo .... .. il pozzo scavato da' principi. Dia acque perenni il pozzo; il pozzo fatto scaturire e scavato non mediante le braccia del popolo, ma da' soli principi, e capi del popolo. Sembra, che Dio mostrasse a Mosè la polla dell'acqua, e che i capi e principi del popolo con poca fatica la dilatassero co' loro bastoni da viaggio per far bere a moltitudine. Simili polle trovansi nell'Idumea nascoste sotto la sabbia e non conosciute, se non dagli abitanti. Il dator della legge è Mosè. Dove la volgata porta: Cantavan essi, nell'originale è il ritornello del cantico: Celebratelo, celebratelo: vale a dire il pozzo mostrato da Dio.

21,20:Da Bamoth vi è una valle nel paese di Moab. Eusebio dice, che Bamoth è una città sull'Arnon, e dee credersi, che ella fosse al piede di un monte, il quale le desse il nome; perché Bamoth significa luogo elevato.
Sulla cima del Phasga. Monte celebre per la morte di Mosè, Deut. XXXIV., ed è chiamato anche Abarim e Nebo, Deut. XXXII. 49.

21,21:Spedì ambasciadori a Sehon. Mosè non valeva far guerra a questo principe, ma a' Chananei abitanti di là dal Giordano; ma Dio dopo che Sehon ebbe negato di dare il passo, ordinò a Mosè di far guerra a Sehon e ad Og, donde ne venne la conquista de' loro paesi, i quali però erano compresi nella promessa fatta da Dio ad Abramo, Gen., XV. 18.

21,24:Perocchè i confini degli Ammoniti ec. Rende ragione del motivo, per cui, occupato tutto il dominio di Sahon, gl'Israeliti non si inoltrarono contro gli Ammoniti, che confinavono collo stesso dominio; ma oltre alla ragione portata in questo luogo, si vede, che Dio aveva proibito agli Ebrei di toccare il paese di Amman, Deut. II. 9.

21,26:La città di Hesebon era di Sehon. Racconta Mosè in qual modo la città di Hesebon posta tralle montagne dirimpetto a Jerico era venuta nelle mani di Sehan, essendo stata pell' innanzi de' Moabiti. Vedremo nel libro dei Giudici, cap. XI, come il re de' Moabiti pretese circa trecento anni dopo di ripetere dagli Ebrei Hesebon e le altre città.

21,27:Onde si dice per proverbio ec. Vuol dire, è nelle bocche di tutti quella specie di cantico, che fu composto, allorché Sehon re degli Amorrhei conquistò Hesebon e le altre città de' Moabiti. L'ordinaria maniera, colla qua e si conservò tragli antichi popoli la memoria de' fatti più importanti, furono questa specie di cantici, i quali s'imparavano a mente da tutti. I soldati, o il popolo degli Amorrhei in questa loro canzone si esortano l'uno l'altro a volere andare ad Hesebon per ristorarla e fortificarla, come quella che dovea essere capitale del regno di Sehon.

21,28:Un fuoco venne fuori da Hesebon... e divorò Ar de' Moabiti. Sembra evidente, che depo la presa di Hesebon venisse nelle mani di Sehon anche la città di Ar: Questa però era stata già ripresa da' Moabiti quando gli Ebrei arrivarono in quel paese. Deut.1. 9. 18. 29.

21,29:Guai a te, o Moab popolo di Chamos. Il poeta si rivolge a' Moabiti a' quali dice, che il loro dio Chamos non gli avea sottratti alla desolazione e rovina: ma avea abbandonati i figliuoli di Moab al terrore e alla fuga, e le figlie alla schiavitù.

21,30:Arrivarono strafelati a Nophe. I fuggitivi inseguiti da Sehon giunsero strafelati fino a Nophe e a Medaba. Questa seconda città è nota nelle Scritture: la prima credesi, che sia Nabo rammentata da Isaia XV. 2., e da Geremia XLVIII. 1. 22.

21,32:Spedì esploratori a Jazer. Dall'Ebreo apparisce, che egli la prese: ella era degli Amorrhei e fu poscia dei Leviti.

21,33:Og re di Basan. Della grandezza di questo gigante vedi Deut. III. II.: il paese di Basan era sommamente fertile.