Scrutatio

Venerdi, 19 aprile 2024 - San Leone IX Papa ( Letture di oggi)

Numeri 20


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Morte di Maria. Mormora il popolo; e le acque sgorgano dal masso. Mosè, ed Aronne offendono Dio alle acque di contradizione, e sono esclusi dall'ingresso nella terra promessa. Edom nega il passaggio, e quelli partono verso il monte di Hor, dove consagrato in sommo sacerdote Eleazaro, Aronne padre di lui muore.

1E i figliuoli d'Israele, e tutta la moltitudine arrivarono al deserto di Sin il mese primo,e il popolo si fermò a Cades. E quivi si mori Maria, e fu sepolta nel medesimo luogo.2E penuriando di acque il popolo, si raunarono contro Mosé ed Aronne:3E levatisi a sedizione dissero: Fossimo noi periti insieme co' nostri fratelli dinanzi alSignore!4Per qual ragione avete voi condotta la gente del Signore in una solitudine, affinché muoiannoi, e i nostri giumenti?5Perché ci avete fatti partir dall'Egitto, e condotti in questo luogo miserabile, dove non sipuò seminare, e il quale non produce né fichi, né viti, né melagrane, e oltre a ciò non dàacqua da bere?6E Mosè ed Aronne, rimandata la moltitudine, entraron nel tabernacolo dell'alleanza, eprostrati boccone per terra alzaron le voci dinanzi al Signore, e dissero: Signore Dio,ascolta i clamori di questo popolo, e apri loro i tuoi tesori, una fontana di acqua viva,affinché si dissetino, e abbian fine le loro mormorazioni. E la gloria del Signore si fevedere sopra di essi7E il Signore parlò a Mosè, e disse:8Prendi la verga, e raduna il popolo tu, e Aronne tuo fratello, e alla loro presenza parlatealla pietra, ed ella darà dell'acque. E quando avrai cavata l'acqua dalla pietra, berà tuttoil popolo, e i suoi giumenti.9Prese adunque Mosè la verga, che era tenuta nel cospetto del Signore, come questi gli aveaordinato,10E raunata la moltitudine davanti a un masso, disse loro: Udite voi, ribelli e increduli:Potrem noi forse cavare a voi dell'acqua da questo masso?11E avendo Mosè alzata la mano, e avendo percossa due volte colla verga la pietra, nescaturirono acque in grandissima copia, talmente che bevve il popolo, e i suoi bestiami.12E il Signore disse a Mosè e ad Aronne: Perché voi non avete creduto a me per far conoscerela mia santità dinanzi a' figliuoli d'Israele, voi non introdurrete questi popoli nellaterra, che io darò loro.13Questa è l'acqua di contraddizione, dove i figliuoli d'Israele altercarono contro ilSignore, ed egli fece conoscere ad essi la sua santità.14Frattanto Mosè spedì da Cades degli ambasciatori al re di Edom, perché gli dicessero: Questecose ti fa sapere Israele tuo fratello: Tu sai tutti i travagli, che abbiam sofferto:15Come i padri nostri andarono in Egitto e ivi abbiam dimorato per lungo tempo, e gli Egizianistraziaron noi e i padri nostri:16E come noi alzammo le voci al Signore, ed egli ci esaudì, e mandò un Angelo a condurci fuordell'Egitto: ecco che adesso trovandoci nella città di Cades, che è agli ultimi tuoiconfini,17Preghiam che siaci permesso il passaggio per le tue terre. Noi non cammineremo pe' campi, néper le vigne, non beveremo acqua de' tuoi pozzi, ma anderemo per la pubblica strada senzavolgere né a destra, né a sinistra, fino a tanto che non siamo fuori del tuo dominio.18Risposegli Edom: Tu non passerai sul mio, altrimenti verrò armato ad incontrarti.19Dissero a lui i figliuoli d'Israele: Noi anderemo per la strada battuta: e se beremo delletue acque noi, e i nostri bestiami, pagheremo quel che è giusto: non saravvi difficoltà sulprezzo, purché abbiamo spedito il transito.20Ma quegli rispose: Non passerai. E tosto si mosse contro di essi con infinita moltitudine, egente valorosa:21Ei non volle condescendere alle preghiere, né dare il transito pe' suoi confini. Per la qualcosa Israele girò lontano da lui.22E mosso il campo da Cades giunsero al monte Hor, che è a' confini della terra di Edom:23Dove il Signore parlò a Mosè,24E disse: Vada Aronne a riunirsi al suo popolo: perocché egli non entrerà nella terra data dame ai figliuoli d'Israele, perché fu incredulo alle mie parole alle acque di contraddizione25Prendi Aronne, e con lui il suo figliuolo, e menali sul monte Hor.26E spogliato il padre della sua veste, ne rivestirai il suo figliuolo Eleazaro: Aronne siriunirà (ai padri suoi), e ivi morrà.27Fece Mosè come aveva ordinato il Signore: e salirono al monte Hor, veggendoli tutto ilpopolo.28E dopo ch'egli ebbe spogliato Aronne delle sue vesti, ne rivesti Eleazaro suo figliuolo.29E morto che fu Aronne sulla cima del monte, (Mosè) discese con Eleazaro:30E tutta la moltitudine avendo udito come Aronne era morto, lo piansero in tutte le case pertrenta giorni.

Note:

20,1:Arrivarono al deserto di Sin. Deserto differente da quello, di cui si è parlato, Exod. XVI.,1. dove fu l'ottava mansione: e ciò apparisce sì dalla diversa maniera, onde scrivesi questo secondo deserto nell'Ebreo, e si ancora dalla diversità degli avvenimenti. Questo secondo luogo contasi per la quarantesima mansione.
Il mese primo. Dell'anno quarantesimo dopo l'uscita dall'Egitto. Dal tempo in cui seguì la mormorazlone degli Ebrei a Cadesbarne, che fu l'anno secondo, Mosè non parla più del pellegrinaggio degl'Israeliti fino a quest' anno quarantesimo. S. Girolamo, Eusebio e molti dotti interpreti credono, che Cades sia lo stesso, che Cadesbarne, dove ora si trovano per la seconda volta gli Ebrei.
Si morì Maria. Ella era maggiore d'età, che Aronne e Mosè, e credesi, che avesse cento trent'anni. S. Gregorio di Nissa e s. Ambrogio affermano che ella visse e morì Vergine; ondé e per questo e per quello, che ella fece allorché procurò, che il piccolo Mosè fosse di consenso della figlia di Faraone allevato dalla propria madre, ella meritò di essere una figura di quella gran Vergine, la quale ebbe tanta parte all'opera di nostra redenzione. Da varj luoghi della Scrittura apparisce in qual concetto ella fosse presso gli Ebrei pella sua virtù; e lo Spirito Santo ne ha dato una gran prova facendone registrare a morte: onore conceduto a poche persone. Che se (come tiene s. Girolamo ed altri) quelle parole di Zacharia: Io feci morire tre pastori in un mare, si debbono intendere di Maria, di Aronne e di Mosè, verrebbe ella ad essere dallo Stesso Spirito Santo agguagliata a' fratelli; onde s'intenderebbe, come ella dovette aver gran mano a tutto quel, che fu operato da quelli; lo che viene eziandio dimostrato da quelle parole, che ella dice, Num. XII. 2. Ha egli forse il Signore parlato solamente per bocca di Mosè? Non ha egli parlato egualmente anche a noi? Del rimanente la colpa di aver mormorato contro Mosè, colpa che fu a lei comune con Aronne, è una di quelle debolezze e miserie, che Dio permette talora ne' Santi, affine di fondarli nell'umiltà: e in questo stesso fatto ella fu figura della Sinagoga e della legge, la quale nissuna cosa conduce a perfezione, come dice l'Apostolo, Heb. VII. 19.

20,9:Prese Mosè la verga. La sua verga, la quale egli sovente dovette lasciare nel tabernacolo, come cosa sacra; perché Dio per essa aveva operati tanti prodigi. I LXX. Prendi la tua verga; e nel versetto 11. secondo l'Ebreo si dice, che Mosè percosse la pietra colla sua verga.

20,12:Perché voi non avete creduto, ec. Dio accusa Mosè ed Aronne di poca fede; e il loro peccato è certo come e certo anche il gastigo; ma quanto alle spiegare in qual modo peccassero di diffidenza non concordano gl'interpreti. Io mi atterrò al sentimento di s. Agostino, il quale credè, che Mosè peccasse di diffidenza, non perché ei dubitasse del potere di Dio, ma perché veggendo il popolo si mal disposto e pervicace verso Dio, temè, che forse il Signore non avrebbe fatto a tali uomini, benefizio sì grande e miracoloso; e agitato e perturbato di spirito come egli era, credette, che forse Dio avesse sul condizionatamente promesso. Questa sposizione sembra appoggiata a quelle parole di Mosè. Udite voi rielli e increduli: potrem noi forse, ec. come se dicesse: persistendo voi nella vostra incredulità, pertinacia e ribellione contro Dio, credette voi che noi potremo ottener grazia si grande? Vedi cap. XXVII. 14. I Rabbini e con essi alcuni de' nostri Interpreti vogliono, che il peccato di Mosè consistesse nell'aver percossa la pietra, quando dovea solamente comandare ad essa di dare le acque, vers. 8. Ma per qual fine adunque avrebbe Dio ordinato a Mosè di prendere la sua Verga? vers. 8. 9.
Per far conoscere la mia santità ec. Perché voi non mi avete colla vostra fede glorificato al cospetto del popolo, dimostrando piena fidanza delle mie parole, nella mia veracità e nella mia clemenza, e avete perciò dato allo stesso popolo occasione di dubitare di me, per questo voi non entrerete nella terra promessa. Mortificazione e pena certamente grande per due uomini, i quali per quarant'anni continui aveano fatto e patito tanto per condurre il popolo di Dio in quel paese; ma Dio, che avea permesso la loro caduta per tenerli nell'umiltà ordinò anche la stessa pena a purificare la loro virtù: li provò e travolli degni di se per l'umiltà e rassegnazione e per lo spirito di penitenza col quale soffrirono la loro pena.

20,13:Fece conoscere ad essi la sua santità. La sua bontà, la sua fedeltà e liberalità anche verso gl'ingrati.

20,14:Al re di Edom. L'Idumea era sulla strada per passare da Cades nella terra di Chanaan.
Israele tuo fratello.I discendenti di Giacobbe fratello d'Esau, da cui voi siete derivati.

20,16:Mandò un Angelo, ec. Il quale nella colonna di nuvola fu nostra scorta.

20,24:Vada Aronne a riunirsi al suo popolo. a' suoi Padri, e' santi Patriarchi: frase usata sovente nelle Scritture, come si è veduto, e la quale non è usata ordinariamente se non nella morte de' giusti. S. Girolamo e altri Padri hanno osservato, come nè Mosè, che rappresentava la legge, né Maria, che rappresentava i Profeti, nè Aronne, in cui cominciò il sacerdozio Levitico; non ebbero la sorte d'introdurre il popolo di Dio nella terra promessa; perocchè questa gloria era riserbata a Giosuè figura espressa del Cristo e della Chiesa fondata a lui, alla quale appartennero tutti i giusti di tutti i tempi per la fede nel medesimo Cristo, fine della legge. Questa legge non era se non come un pedagogo dato agli uomini ancor rozzi e carnali per introdurli alla cognizione de' misteri dello stesso Cristo e della sua Chiesa, come dice l'Apostolo, Gal. III. 24. L'elogio di Aronne è stato tessuto dallo Spirito Santo, Eccli. XLV.