Scrutatio

Venerdi, 19 aprile 2024 - San Leone IX Papa ( Letture di oggi)

Baruc 4


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E comandato al Profeta di fare una pittura dell'assedio di Gerusalemme, e di dormire sul lato sinistro per trecento novanta giorni, e sul destro per quaranta, e di mangiare pane immondo; colle quali cose viene a indicare le future calamità di Israele.

1La sapienza è il libro de' comandamenti di Dio, e la legge, che dura in eterno: tutti color, che la osservano, giungono alla vita, e tutti quegli, che l'abbandonano, giungono alla morte.2Convertiti, Giacobbe, ed abbracciala, cammina al lume di essa per la strada, che ella addita.3Non dare ad altri la tua gloria, e la tua dignità ad una nazione straniera.4Beati siarn noi, o Israele, perché manifesto è a noi quello, che piace a Pio.5Fatti animo, popol di Dio, che la memoria conservi di Israele.6Voi siete stati venduti alle genti non per essere annichilati, ma perché irritaste l'ira di Dio foste dati in poter de' nemici;7Imperocché voi esacerbaste corni, che vi creò, il Dio eterno, sacrificando a' demoni, e non a Dio;8Imperocché vi dimenticaste di Dio, che vi nutricò, e affliggeste la nutrice vostra Gerusalemme;9Imperocché ella vide l'ira di Dio, venir sopra di voi, e disse: adite, o città vicine di Sion, Dio mi ha mandato un gran dolore:10Imperocché ho io veduta là schiavitudine del popol mio, de' miei figli, e delle figlie, alla quale l'Eterno gli condannò:11Imperocché io gli allevai con piacere; e gli ho lasciati con pianto: con dolore.12Nissun si allegri in vedermi vedova, e desolata: son rimasa abbandonata da molta gente pei peccati de' miei figliuoli, i quali deviarono dalla legge di Dio.13E ignoravano i suoi precetti, non battevan la strada de' comandamenti di Dio, né colla giustizia camminarono pe sentieri della sua verità.14Vengan le vicine di Sion, e meco facciano ricordanza della schiavitudine de' miei figli, e delle figlie, nella quale gli ha condotti l'Eterno;15Imperocché mandò egli contro di loro una nazione rimota, nazione perversa, e di lingua ignota;16I quali non hanno avuto rispetto pei vecchi, né misericordia pe' fanciulli, e hanno menati via i cari della vedova, e priva di figli la hanno lasciati in desolazione.17E qual ajuto recarvi poss'io?18Ma colui, che mandò sopra di voi questi mali, egli vi libererà dalle mani de' vostri nemici.19Andate figli, andate, ed io mi resti pur sola.20Mi sono spogliata del manto di pace, e mi son vestita del sacco di supplichevole, e alzerò mie grida all'Altissimo per i tutti i miei giorni,21Fatevi animo, o figliuoli, alzate le vostra grida al Signore, e vi libererà dal potere de' principi nemici;22Imperocché io ho posta la speranza mia nell'Eterno, salute vostra, il Santo mi ha consolala colla misericordia, che verrà a voi dall'eterno salvatore vostro; '23Imperocché con lagrime, e con sospiri vi licenziai, ma riconduravvi a me il Signore con gaudio, e letizia sempiterna.24E siccome le vicine di Sion videro venir da Dio la schiavitù vostra, cosi vedranno assai presto la salute vostra venire da Dio a voi con onore grande, e splendore eterno.25Figliuoli, sopportate pazientemente l'ira, che è venuta sopra di voi: imperocché ti ha perseguitato il tuo nemico, ma tosto vedrai tu la perdizione di lui, e tu calcherai la sua cervice.26I teneri miei figliuoli hanno battute aspre strade; perocché sono stati condotti come una greggia rapita dagli inimici.27Fatevi animo, o figliuoli, e alzate le vostre grida al Signore: perocché si ricorderà di voi colui, che vi ha trasportati;28Imperocché se vostra volontà si fu di andare lungi da Dio, con volontà dieci volte tanta lui cercherete ravveduti;29Imperocché colui, che mandò a voi questi mali, egli pure a voi manderà una sempiterna allegrezza col darvi salute.30Stadi buon animo, Gerusalemme; perocché ti consola colui, che a te da il nome.31I cattivi, che ti straziarono, periranno: e saranno puniti quelli, che hanno goduto di tua rovina:32Le città, alle quali hanno servito i tuoi figli, saran gastigate, e quella che tenne seco i tuoi figli,33Siccome si allegrò della tua rovina, e fece festa di tua caduta, così della sua desolazione sarà rattristata.34E le sarà tolto il brio della sua moltitudine, e la sua allegrìa in lutto si cangerà;35Imperocché fuoco manderà sopra di lei l'Eterno per lunghi giorni, e da' demonj sarà abitata per molto tempo.36Mira, o Gerusalemme, all'Oriente, e vedi la allegrezza, che da Dio Tiene a te;37Imperocché ecco, che vengono a te i figli tuoi divisi da te per andare dispersi: ei vengono raunati da Oriente fino a Occidente, secondo la parola del Santo, lieti, lodando Dio.

Note:

4,1:La sapienza è il libro ec. È convenuto aggiungere questa parola, la sapienza, affin di dare un senso fisso e aperto. La sapienza in quanto ella si comunica all'uomo, o sia la sapienza dell'uomo, che viene da Dio, ella consiste nel libro de' comandamenti del Signore, e in quella legge, che è eterna. Parla della legge data sul Sina, la quale fu legge eterna, quanto a' precetti morali, e il figliuolo di Dio venne non a scioglierla, ma sì a perfezionarla, Matt. V. 17.; perocchè anche quanto a' precetti cerimoniali ella fu eterna non in se, ma nell'adempimento di tutte quelle cose, che negli stessi precetti venivano figurate. Nella osservanza di questa legge il vero Israelita avea per premio la vita eterna, mediante la fede, e la speranza nel venturo Salvatore.

4,2:Ed abbracciala, cammina al lume di essa ec. Tien la cara, o Giacobbe, questa legge data a te per benefizio grande da Dio, seguila come una viva face, perchè ella tralle tenebre di questa vita ti mostrerà la strada retta e sicura per giungere alla salute.

4,3:Non dare ad altri la tua gloria, ec. Gloria del popolo Ebreo si fu l'essere la Chiesa del vero Dio, l'avere il deposito delle Scritture, il Sacerdozio, i Profeti ec. Bada Israele, che per gli peccati tuoi questa tua gloria, questa tua dignità non l'abbia Dio a trasferire ad un altro popolo con infinito, e irreparabil tuo danno. Ed è questo un avvertimento insieme, e una predizione di quello, che avvenne, quando rigettato l'Ebreo incredulo, fu surrogato nelle prerogative di lui il popolo delle genti, secondo quella parola di Cristo: Sarà tolto a voi il regno di Dio ec. Matt. XXI.4I.

4,4:Beati siam noi, ec. Lo stesso diceva Davidde: Il Signore non ha fatto altrettanto a' nissun'altra nazione, nè ad esse manifestò le sue leggi. Ps. CXLVII. 9. Vedi anche Deuter. 4. 8.

4,5:Che la memoria conservi d'Israele. Popolo di Dio grandemente sminuito, e impiccolito, ma serbato da Dio, affinchè tu conservi viva tuttora la memoria, e il nome di Israele.

4,6:Voi siete stati venduti alle genti ec. Siete stati messi da Dio in poter delle genti come schiavi venduti, e non per esser distrutti, ma per essere gastigati e corretti, e purgati dai vostri falli.

4,8:E affliggeste la nutrice vostra Gerusalemme. Cioè la Chiesa, che vi nutri nella fede e nella legge, e nel culto del vero Dio, rigettato il quale voi vi deste a seguire gli dei stranieri. Questa chiesa è quella, che è in trodotta a parlare ne' seguenti versetti.

4,9:O città vicine di Sion. Intende le città sottoposte al regno Giudaico, che faceano ancor parte della sinagoga. È una madre, che avverte con grande amore i figliuoli protervi, che la contristano, perchè contristano e offendono il Signore,eprovocano il suo sdegno; ma ella non è ascoltata.

4,12:Nissun si allegri ec. Non si allegrino del mio male i nemici, nè mi credan perciò rigettata da Dio.

4,19:Andate figli, andate, ec. Andate dove Dio vuole che voi andiate. Non dice: alla cattività, alla servitù; e questa reticenza spiega assai bene il dolore di questa buona madre nelle calamità de' suoi figli.

4,20:Mi sono spogliata del manto di pace, ec. Ho deposte le vesti usate in tempo di pace e di letizia, e mi son vestita di cilizio, abito conveniente al tempo di penitenza e di orazione.

4,22:Ho posta la speranza mia nell'Eterno, ec. Io ho sperato in Dio eterno, che è la vostra salute, ed egli mi ha consolata coll'annunziarmi la futura vostra liberazione.

4,24:E siccome le vicine di Sion videro ec. Queste vicine sono le nazioni confinanti e nemiche di Israele; gli Ammoniti, i Moabiti, gli Idumei ec.

4,25:E tu calcherai la sua cervice. In parte ciò si verificò, quando Esther e Mardocheo in Susa, Daniele in Babilonia ebbero poter grandissimo nella corte, e fecer tremare gli stessi Caldei. Ma in amplissimo senso fu adempiuta questa predizione, quando agli Apostoli, e alla Chiesa si soggettarono tutte le genti.

4,30:Sta' di buon animo Gerusalemme; ec. Qui il Profeta parla, e conforta Gerusalemme. Sta' di buon animo città santa, città di Dio: tuo consolatore egli è, e sarà sempre colui, che dà a te il nome, onde tu se' detta sua propria città, e sua sede. Gerusalemme è detta Città del Santo, Isai. LII. I. IX. 14.

4,32-34:E quella, che tenne seco i tuoi figli; Siccome si allegrò ec. Babilonia, che tenne in cattività i tuoi figliuoli, sara desolata in pena del barbaro piacere, col quale ella vide la tua rovina, e rise di tue sciagure; ella perderà la moltitudine de' suoi abitatori, che la rendono lieta e superba, e il suo gaudio si cangera in acerbissimo duolo.

4,35:Fuoco manderà sopra di lei l'Eterno ec. Questo fuoco egli è la divina vendetta, che Dio manderà sopra Babilonia per mano de' Persiani. Vedi Isai, XIII. 19. Jerem. L. 29. E da' demoni sarà abitata ec. Vedi quello, che si è detto Jerem. L. 39. Isai. XXXIV. 14.

4,37:Raunati da Oriente fino a Occidente, ec. Vengono secondo la promessa di Dio e quelli, che sono in cattività all'Oriente dalle parti di Babilonia, e quelli, che sono a Occidente spersi per le isole, dove o si sono salva ti per fuggire la schiavitù, o venduti da' nemici, sono stati condotti. Vedi Isai. XI. II.