Scrutatio

Venerdi, 29 marzo 2024 - Santi Simplicio e Costantino ( Letture di oggi)

Secondo libro dei Maccabei 6


font

Il governatore mandato dal re vieta agli Ebrei di osservare la legge di Dio; il tempio è profanato, e i Giudei dispersi in varie regioni sono costretti a sacrificare agli idoli: supplizio di due donne che avevan circoncisi i loro figliuoli: sono abbrugiati quei, che celebrano il sabato: si dimostra però, questa afflizione esser venuta non dà Dio, che abbandonasse, ma dà Dio, che gastigava. Martirio del vecchio Eleazaro, che non vuoi mangiar del porco, nè fingere di mangiarne.

1Ma di li a poco mandò il re un certo senatore Antiocheno a costringere i Giudei ad abbandonare le leggi della patria, e di Dio:2E a profanare eziandio il tempio di Gerusalemme, e dargli il nome di Giove Olimpio, e a quello di Garizim il nome di Giove straniero, quali erano gli abitanti di quel luogo.3Orrenda, e terribile per tutti era l'inondazione di tanti mali.4Perocché il tempio era pieno di lascivie, e di crapule de' Gentili, e di gente, che peccava colle meretrici, e le donne entravano sfacciatamente ne' luoghi sacrati, portandovi cose, che non eran permesse.5E l'altare stesso era pieno di cose illecite, e vietate dalle leggi.6Non si osservavano più i sabati, né si celebravano i dì solenni secondo il costume, e nissuno ardiva di confessare ingenuamente di esser Giudeo.7Ed eran condotti per dura necessità, ai sacrifizj nel dì natalizio del re, e quando si celebrava la festa di Bacco eran costretti d'andare attorno coronati di ellera in onore di lui.8E a suggestione di quelli di Tolemaide fu pubblicato nelle vicine città dei Gentili un editto, affinchè anche in quei luoghi fosser costretti nella stessa forma, i Giudei a sacrificare:9E quelli, che non volessero accomodarsi agli usi de' Gentili fossero uccisi. Era pertanto uno spettacolo degno di compassione.10Imperocché furono accusate due donne per aver circoncisi i loro figliuoli, e condottele in pubblica mostra per la città coi bambini attaccati alle mammelle, le precipitarono poi dalle mura.11Altri poi, che si erano adunati nelle vicine caverne per celebrar di nascosto il giorno del sabato, essendo stati denunziati a Filippo furon brugiati vivi, perché ebbero scrupolo di aiutarsi colle loro forze per riguardo alla religione, e alla santità di quel giorno.12Or io prego quelli, che leggeranno questo libro, che non prendano scandalo per tali sinistri avvenimenti, ma riflettano, che le cose che avvennero furon destinate all'ammenda, e non per lo sterminio di nostra nazione.13Perocché indizio di gran benevolenza egli è il non permettere ai peccatori di seguire per lungo tempo i loro capricci, ma dar prontamente di mano al castigo.14Perocché non fa egli come colle altre nazioni, le quali il Signore aspetta pazientemente a punirle venuto che sia il dì del Giudizio, colmata già la in misura de' lor peccati;15Non cosi ha egli disposto riguardo a noi, né a punirci aspetta che siano riuniti al loro termine i nostri peccati:16Cosi egli non allontana giammai la sua misericordia da noi, e correggendoci colle avversità non abbandona il suo popolo.17Ma bastino queste poche parole per avvertimento dei leggitori: venghiamo oramai alla narrazione.18Eleazaro adunque uno de' primi dottori della legge, uomo di età avanzata, e di bell'aspetto, voleano quelli costringere a mangiar della carne di porco aprendogli a forza la bocca.19Ma egli preferendo una gloriosissima morte ad una odiosa vita, volontariamente s'incamminava al supplizio.20E mirando, a quel che gli convenisse di fare, serbando stabile la pazienza, determinò di non far cosa illecita per amor della vita.21Or quelli, che eran presenti, per una ingiusta compassione, e per l'amore che a lui portavano da lungo tempo, prendendolo a parte lo pregavano a permettere, che si portassero delle carni, di quelle ch'ei potea mangiare, per fingere ch'egli avesse mangiato, secondo l'ordine del re, delle carni del sacrificio;22Affinchè per tal mezzo si liberasse dalla morte: e questa umanità usavan con lui per l'antico affetto, che gli portavano.23Ma egli investitosi di alti sentimenti degni di sua età, e vecchiezza, e dell'antica natia nobiltà, e dell'ottima maniera di vita osservata fin da fanciullo, secondo i dettami della legge santa data da Dio, rispose subito, e disse, che avrebbe voluto esser prima gettato nell'inferno.24Imperocché, disse egli, non è cosa conveniente alla nostra età il fingere; e di ciò n'avverrebbe, che molti giovani imaginandosi, che Eleazaro sui novant' anni abbia fatto passaggio alla maniera di vivere dell'altre genti,25Eglino pure per la mia finzione, e per questo poco di vita corruttibile cadrebbeno in errore, ed io alla mia vecchiezza procaccerei infamia, ed esecrazione.26Perocché quand'anche io potessi adesso sottrarmi ai supplizj degli uomini, non potrei però né vivo, né morto, fuggir di mano all'Onnipotente.27Per la qual cosa morendo con fortezza darommi a conoscere degno della vecchiezza:28E un grand'esempio lascerò alla gioventù sopportando con animo volonteroso, e costante una onorevol morte per le gravissime, e santissime nostre leggi. Detto questo fu strascinato al supplizio.29E quelli, che lo conducevano, e so gli eran mostrati più amorevoli si acceser di sdegno per le parole dette da lui, le quali credevan procedere da arroganza.30Ma nel tempo, che lo martoriavano colle percosse gettò egli un sospiro e disse: Signore, che hai la scienza santa, tu sai certamente come potendo io liberarmi dalla morte sostengo atroci dolori nel corpo, ma secondo lo spirito volentieri patisco tali cose pel tuo timore.31Or questi in tal modo finì di vivere, lasciando non solo ai giovani, ma anche a tutta la nazione la memoria della sua morte per esempio di virtù, e di fortezza.

Note:

6,2:E a quello di Garizim. I Samaritani in quell'occasione dichiararono, se esser non Giudei, ma Gentili e Sidoni di origine. Vedi Giuseppe A. XII. 7. Antioco forse informato come costoro adattavano il loro linguaggio a' tempi, e si facevan Giudei quando era utile di esserlo, volle, che al loro tempio fosse dato il nome di Giove straniero, com' essi dicevansi, ed erano stranieri nel paese.

6,10:S'incamminava al supplizio.Il greco invece della parola generale supplizio legge al timpano: or questo tormento consisteva nel far distendere il paziente sulla schiena, e alzate le gambe bastonarlo nelle piante anche fino a morte. Vedi quel che si è detto, Heb. XI. 35. I Padri hanno celebrato con sommi elogi la virtù e la costanza di questo santo Padre de' martiri, e Protomartire del Vecchio Testamento, com'essi l'appellano. Vedi Nazianz. Orat. in Machab. Cypriam de Sing. Cleric., Ambros., ec.