Scrutatio

Martedi, 16 aprile 2024 - Santa Bernadette Soubirous ( Letture di oggi)

Secondo libro dei Maccabei 10


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Giuda Maccabeo purificato il tempio e la città, celebra per otto giorni questa solennita, e ordina, che sia celebrata ogni anno. Eupatore succede nel regno al padre Antioco, tolto dal mondo Tolomeo col veleno, e dà il comando del paese a Gorgia il quale spesso inquieta i Giudei: questi vincono lui e Timoteo, ed espugnano varie fortezze de’ nemici, apparendo ancora nell'aria cinque cavalieri venuti in aiuto de‘ Giudei.

1Allora Maccabeo, e quelli che eran con lui protetti dal Signore ricuperarono il tempio, e la città:2E gettarono a terra gli altari eretti per le piazze dagli stranieri, e i templi.3E purificato il tempio fecero un altare nuovo, e battuto il fuoco per via di pietre focaie offersero sagrifizj, e l'incenso dopo due anni, e vi poser le lampane, e i pani della proposizione.4Fatte queste cose, prostati per terra pregavano il Signore, che non avesser mai più a cadere in simili sciagure, e che ove mai avesser peccato ricevesser gastigo più mite, e non fosser dati in potere di uomini barbari, e bestemmiatori.5Or egli avvenne, che nel giorno in cui il tempio era stato profanato dagli stranieri, nello stesso giorno ne fu fatta la purificazione ai venticinque del mese di Casleu.6E con letizia fecer festa per otto giorni, come pei tabernacoli, rammemorando come poco prima aveano passato il di dei tabernacoli stando per le montagne, e nelle caverne a guisa di fiere.7Per la qunl cosa portavavano dei tirsi, e dei rami verdeggianti, e delle palme in onore di lui, che diede loro la fortuna di purificare il suo tempio.8E d'unanime consenso fecer pubblico decreto per tutta quanta la nazione Giudea, che que' giorni siano solennizzati tutti gli anni.9La morte di Antioco soprannominato Epifane, fu come dicemmo.10Adesso poi racconteremo le geste di Eupatore figliuolo dell'empio Antioco, riepilogando i mali avvenuti nelle guerre.11Perocché egli entrato al possesso del regno diede il maneggio degli affari a un certo Lisia capitano delle milizie della Siria, e della Fenicia.12Perocché Tolomeo detto il Magro avea risoluto di osservare esattamente la giustizia riguardo agli Ebrei, e di mantener loro la pace particolarmente a motivo dell'ingiustizie fatte contro di essi.13Ma accusato perciò sovente presso Eupatore dagli amici del re, e tacciato sovente di traditore per avere abbandonata Cipro, di cui gli era stato affidato il governo da Filometore, e perché dopo essere passato al servizio di Antioco Epifane avea disertato anche da lui, finì la vita col veleno.14Ma Gorgia, che aveva il governo di que' luoghi, assoldata gente straniera, frequentemente metteva alle strette i Giudei.15E i Giudei, che occupavano delle fortezze in luoghi opportuni accoglievano quelli, che venivano scacciati da Gerusalemme, e tentavano di far guerra.16Ma quelli che erano con Maccabeo, fatta orazione per chiedere al Signore, che li soccorresse, andarono ad assalire le fortezze degli Idumei:17E combattendole vigorosamente si fecer padroni di que' luoghi, sconfissero quelli, che si opposero, e in tutto trucidarono nulla meno di venti mila persone.18Ed essendo fuggiti alcuni in due torri grandemente forti, fornite di rotte le provisioni per difendersi,19Maccabeo lasciò la cura di espugnarle a Simone, e a Giuseppe, e anche a Zaccheo col sufficiente corpo di truppe, che eran con essi, ed egli andò dove i più urgenti bisogni della guerra il chiamavano.20Ma la gente di Simone per la loro avarizia si lasciaron corrompere col denaro da alcuni che erano in quelle torri, e tirate settantamila di dramme permisero ad alcuni di andarsene.21Ma riferito il fatto a Maccabeo, adunati i capi del popolo, accusò coloro di aver venduto per denaro i fratelli, lasciando che se n'andassero i loro nemici.22Per la qual cosa fece morire que' traditori, e subitamente si fece padrone delle due torri.23E riuscendo ogni cosa felicemente alle sue armi, e alle sue mani, nelle due fortezze uccise più di venti mila uomini.24Ma Timoteo, il quale era stato prima vinto da' Giudei, messo insieme un esercito di gente straniera, e raunata la cavallerìa dell'Asia, venne come per impadronirsi colle armi della Giudea.25Ma Maccabèo, e i suoi, mentre egli si avvicinava, pregavano il Signore, spargendo sulle loro teste la terra, e avendo attorno ai fianchi il cilizio,26Prostrati appiè dell'altare, affinchè egli fosse propizio con essi, e nemico a' lor nemici, e avverso ai loro avversarj, come dice la legge.27Quindi dopo l'orazione prese le armi avanzandosi in qualche distanza dalla città, e avvicinatisi al nemico, si fermarono.28E al primo spuntar debole vender gli uni, e gli altri a battaglia: e questi aveano col loro valore per mallevadore della vittoria, e del buon evento il Signore; quelli poi aveano per guida nella battaglia l'animo loro.29Ma nel maggior caldo della zuffa gli avversari videro apparire dal cielo cinque uomini sopra cavalli ornati di briglie d'oro, che facevan figura di capitani de' Giudei:30De' quali due, preso in mezzo Maccabeo, colle loro armi lo coprivano, e lo difendevano; ma dardi, e fulmini scagliavano contro gli avversari; per la qual cosa accecati, e confusi, e pieni di sbigottimento cadevan per terra.31E furono uccisi venti mila cinque cento fanti, e seicento cavalieri.32E Timoteo fuggì a Gazara piazza forte, di cui aveva il comando Cherea.33E Maccabeo colla sua gente piena di allegrezza assediarono quattro giorni quella piazza.34Ma quelli, che v' eran dentro fidandosi della fortezza di quel luogo dicevano infinite villanie, e vomitavano parole da non dirsi.35Ma appena spuntò il quinto giorno, venti giovani di quelli che erano con Maccabeo, irritati dalle bestemmie di coloro, si accostarono animosamente alle mura, e con animo risoluto vi saliron sopra:36E saliti degli altri nello stesso modo presero a dar fuoco alle torri, e alle porte, e a brugiar vivi quei bestemmiatori.37E per due interi giorni devastarono la fortezza, e trovato Timoteo, che si era nascoso in un certo luogo, lo uccisero insieme con Cherea suo fratello, e con Apollofane.38Condotte a fine queste imprese, con inni, e cantici benedicevano il Signore, il quale avea fatto cose grandi in Israele, e ad essi avea data la vittoria.

Note:

10,3:Dopo due anni. Questi due anni si contano dal cominciamento del governo di Giuda: ma dal tempo della profanazione a quello della dedicazione vi corsero tre anni, I. Machab. IV. 52.

10,7:De' Tirsi. Il tirso propriamente è un bastone coronato di ellera, o di pampini; ma frequentemente si usa, come in questo luogo, per significare de' ramoscelli di alberi.

10,12:Tolomeo detto il Magro ec. Di lui si parla cap. IV. 45 e VIII. 8.

10,15:I Giudei, che occupavano delle fortezze in luoghi opportuni ec. Sembra doversi intendere ile' Giudei apostati, che temevano il partito di Antioco Eupatore, e avendo in lor potere de' luoghi forti, dove davano ricetto a que' Giudei, i quali come traditori, o sospetti, Giuda discacciava da Gerusalemme.

10,26:E avverso a' loro avversarii. Come dire la legge. Exod. XXIII. 22., Deut. VII. 15. 16.

10,37:In un certo luogo. Forse nel Latino in voce di loco dee leggersi lacu, fossa, cisterna, pozzo.