Scrutatio

Giovedi, 18 aprile 2024 - San Galdino ( Letture di oggi)

Neemia 4


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Opponendosi Sanaballath, e Tobia con tutti gli altri Gentili, i Giudei edificano con una mano, tenendo coll'altra la spada, e Nehemia contro le loro derisioni, e insidie fa orazione a Dio, e l'opera è condotta afine.

1Ma avendo udito Sanaballath, come si fabbricavan le mura, ne concepì grande sdegno: e infuriato com'era, scherniva i Giudei,2E disse alla presenza de' suoi fratelli, e del consiglio de' Samaritani: Che fann'eglino que' fiaccati Giudei? Li lasceran fare queste nazioni? Potrann' eglino offerire sacrifizio, e finire in un di? Potrann' eglino tornare nel primo stato le pietre ridotte dal fuoco in mucchi di polvere?3Similmente Tobia Ammonita, che gli stava accanto, disse: Fabbrichino pure; se vi va una volpe, ella salterà la loro muraglia di pietra.4Ascolta tu, Dio nostro, come noi siamo derisi: rivolgi sulle teste loro lo scherno, e fagli spregevoli là dove siano menati schiavi.5Non coprire la loro iniquità, e non sia cancellato dinanzi a te il loro peccato, perchè eglino hanno deriso chi fabbricava.6Noi adunque rifabbricammo le mura, e le rassettammo interamente sino alla metà e il cuore del popolo ne prese lena per lavorare.7Ma avendo udito Sanaballath, e Tobia, e gli Arabi, e gli Ammoniti, e quelli di Azoto, come si erano saldate le piaghe delle mura di Gerusalemme, e come principiavano a chiudersi i siti aperti, ne presero grandissimo sdegno.8E si raunarono tutti insieme per portar guerra a Gerusalemme, e tenderci insidie.9E noi ci raccomandammo al nostro Dio, e mettemmo sentinelle sopra le mura per cautelarci contro di essi di e notte.10E quei di Guida dissero: I più robusti a portare sono senza lena, e rimane grandissima quantità di terra; onde noi non potremo fabbricare la muraglia.11Ma i nostri nemici dicevano: Coloro non hanno a saperne nulla, sino che sopraggiungiamo tra loro per uccidergli, e far cessare il lavoro.12Ed essendo venuti più, e più volte que' Giudei, che abitavano presso a coloro, e portandoci lo stesso avviso da tutte le parti, donde ei venivano a noi,13Io misi in ordinanza il popolo dietro alle mura all'intorno colle sue spade, e lance, e archi.14E fattane la rivista, andai: e dissi ai magnati, ai magistrati, e a tutto il resto del popolo: Non vi faccia paura la loro venuta. Ricordatevi del Signore grande, e terribile, e combattete pe vostri fratelli, e pei vostri figliuoli, e figliuole, e per le vostre mogli, e per le case vostre.15Ma avendo risaputo i nostri nemici, come noi eravamo stati avvertiti, il Signore mandò in fumo i loro disegni. E noi tornammo alle mura, ciascheduno al suo lavoro.16E da quel giorno in poi la metà della gioventù lavorava, e la metà stava pronta a combattere colle sue lance, e scudi, e archi, e corazze; e i capi loro stavano dietro a tutta la famiglia di Giuda.17E quelli, che lavoravano sulle mura, e quelli, che portavano pesi, e quei, che li caricavano, lavoravan con una mano, e coll'altra tenevan la spada.18Imperocché tutti i lavoranti portavano cinta a' fianchi la spada. E fabbricavano, e sonavan la tromba presso di me.19E io dissi ai magnati, e ai magistrati, e al rimanente del popolo: Il lavoro è grande, e di lunga estensione: e noi rinfanghiamo attorno alle mura separati in distanza l'uno dall'altro:20Dovunque sentirete sonar la tromba, là correte unìtamente verso di noi: il nostro Dio combatterà in nostro aiuto.21E noi continueremo il nostro lavoro: e la metà di noi abbia impugnata la lancia dallo spuntar dell'aurora, sino a che escan fuora le stelle.22In quell'occasione io dissi parimente al popolo: Ognun di voi resti col suo servo dentro Gerusalemme, e noi ci daremo la muta per lavorare di, e notte.23Io poi, e i miei fratelli, e la mia gente, e le guardie, che mi venivano appresso, non ci spogliavamo: nissuno posava i tuoi abiti, se non per qualche purificazione.

Note:

4,2:Alla presenza de' suoi fratelli. Degli altri prefetti, o governatori del paese, suoi colleghi.
Potrann'eglino offeir sacrifizio, e finire in un di? Sperano forse di compiere tutto il lavoro in un giorno, e di aver anche il tempo di offerir il sacrifizio, vale a dire l'olocausto della sera?

4,3:Se vi va una volpe, ella salterà le loro muraglie. Ranto son basse. Così per disposizione di Dio il disprezzo dei nemici aiutava a tirar innanzi il lavoro.

4,4:E fagli spregevoli la dove sieno menati schiavi ec. Rendi loro il controccambio de' disprezzi e degli scherni, co' quali c'insultano, e fa' loro provare gli stessi mali sofferti da noi nella nostra cattività, dacchè in vece di avere compassione di noi, si ostinano a inquietarci, e ci invidiano quel poco di bene, che tu ci hai dato.

4,6:Non coprire la loro iniquità, e non sia cancellato ec. Non ti dimenticare del loro peccato, e non lasciarlo impunito. Abbiamo altrove notato, che simili parole, ed espressioni de' Santi non sono imprecazioni, ma profezie di quello che Dio volea tare contro de' loro nemici, e che in tal guisa approvano i decreti della giustizia divina, la quale veggono risoluta di non usare misericordia verso quei peccatori ostinati e impenitenti.

4,6:Rifabbricammo le mura, e le rassettammo interamente sino alla metà. Fino alla metà della loro altezza. Le mura erano tutte per tutto il giro della città da' fondamenti fino al mezzo. Si accenna, che alcuni pezzi della muraglia erano in piedi qua e la; onde non dovettero far altro, che rassettarli, chiuder le buche, ec.

4,10:E rimane grandissima quantità di lava. Voglion dire i calcinacci e i rottami delle rovine, i quali bisognava trasportare per poter fabbricare senza impedimento.

4,12:Que' Giudei che abitavano presso a colaro. Giudei, che abitavano nelle terre vicine ai Samaritani.

4,17:Lavoravan con una mano, e coll'altra tenevano la spada. E una maniera di parlar figurato, colla quale vuol significarsi, che tutta la gente era insieme intenta al lavoro, e pronta alla difesa, quando si presentasse il nemico.

4,22:Ognun di voi resti col suo servo dentro Gerusalemme. Si vede, che molti, i quali aveano casa nella campagna di Gerusalemme, andavano la sera alle case loro e tornavano la mattina. Nehemia ordinò, che nissuno partisse dalla città, affinchè, dandosi la muta, lavorasse una parte del popolo anche la notte.

4,23:Nissuno posava i suoi abiti, se non per qualche purificazione. Se non per ragione di dover fare alcuna delle purificaziani ordinate nella legge, ovvero per lavarsi dalle sozzure contratte nel lavorare.