Scrutatio

Sabato, 20 aprile 2024 - Beata Chiara Bosatta ( Letture di oggi)

Secondo libro delle Cronache 35


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Immolata la Pasqua con grandissima solennità, e con grandissimo numero di vittime, Josia celebra per sette giorni la festa degli azzimi. Di poi avendo cercato di venir a battaglia contro il re d'Egitto, ferito gravemente, si muore con grandissimo lutto di tutti, e particolarmente di Geremia.

1Celebrò ancora Josia in Gerusalemme la Pasqua del Signore, la quale fu immolata ai quattordici del primo mese.2E fece, che i sacerdoti esercitassero le loro funzioni, e gli esortò a adempire il lor ministero nella casa del Signore.3E parimente disse ai Leviti, per le istruzioni dei quali tutto Israele era santificato al Signore: Ponete l'arca nel Santuario del tempio edificato da Salomone figliuolo di David, re d'Israele; perocché voi non la porterete più: ora voi servite al Signore Dio vostro, e al suo popolo d'Israele.4E tenetevi pronti casa per casa, e famiglia per famiglia, secondo la distribuzione fatta di ciascheduno di voi, come ordinò David re d'Israele, e fu lasciato per iscritto da Salomone suo figliuolo.5E adempite il vostro ministero nel Santuario, osservando la distinzione delle famiglie, e delle schiere Levitiche.6E dopo che vi sarete santificati, immolate fa Pasqua: e disponete anche i vostri fratelli, affinchè possano fare quello, che il Signore comandò per bocca di Mosè.7Oltre a ciò diede Josia a tutto il popolo, che si trovò alla solennità della Pasqua, tra agnelli, e capretti di branco, e altro bestiame minuto trenta mila capi, e anche tre mila bovi: tutto questo lo diede il re del suo.8E i suoi magnati parimente offrirono quello, che avevano spontaneamente promesso tanto al popolo, come ai sacerdoti, e ai Leviti. Ed Helcia, e Zacharia, e Jahiel, principi della casa del Signore, dettero in comune ai sacerdoti per far la Pasqua due mila secento agnelli, e trecento bovi.9E Chonenia, e Semeia, e Nathanael, e i suoi fratelli, e Hasabia, e Jehiel, e Jozabad, principi de' Leviti, dettero agli altri Leviti per celebrare la Pasqua cinque mila agnelli, e cinquecento bovi.10E tutto fu preparato per la funzione, e i sacerdoti furon pronti all'ufficio loro: e similmente i Leviti divisi in ischiere secondo l'ordine del re.11E fu immolata la Pasqua: e i sacerdoti sparsero colle loro mani il sangue, e i Leviti scorticavan gli olocausti.12E li separarono per distribuirli casa per casa, e famiglia per famiglia, affinchè fossero offerti al Signore in quella maniera, che sta scritto nel libro di Mosè: e lo stesso fecero de' bovi.13E fecero arrostire la Pasqua sul fuoco, conforme sta scritto nella legge: e le ostie pacifiche le cossero nelle pignatte, nelle caldaie, e pentole, e le distribuivano speditamente a tutta la plebe.14Per se poi, e pe' sacerdoti ne fecer cuocere in appresso: perocché fino alla notte furono occupati i sacerdoti nell'offerire gli olocausti, e il grasso: per la qual cosa i Leviti non approntaron per loro, e pe' sacerdoti figliuoli d'Aarone, se non dopo tutti gli altri.15E i cantori figliuoli di Asaph erano intenti all'uffizio loro, secondo i precetti di David, e di Asaph, e di Heman, e d'Idithun profeti del re: e i portinaj stavano in sentinella a ciascuna delle porte, talmente che né pure per un sol momento si distoglievano dal loro ministero: per la qual cosa anche per essi prepararono i Leviti loro fratelli da mangiare.16Fu adunque compiuto il culto del Signore in quel giorno secondo i riti nella celebrazione della Pasqua, e nell'oblazione degli olocausti sull'altare del Signore, secondo l'ordine del re Josia.17Così i figliuoli d'Israele, che ivi si ritrovarono, fecero allora la Pasqua, e la solennità degli azzimi per sette giorni.18Non fu fatta mai simil Pasqua in Israele dal tempo di Samuele Profeta: e nissuno eziandio di tutti i re d'Israele fece la Pasqua come Josia co' sacerdoti, e Leviti, e con tutto Giuda, e con quel, che si trovò d'Israele, e cogli abitanti di Gerusalemme.19Questa Pasqua fu celebrata l'anno diciottesimo di Josia.20Dopo che Josia ebbe ristampato il tempio, Nechao re d'Egitto si mosse per andare all'assedio dì Charcamis presso all'Eufrate: e Josia si mosse contro di lui.21Ma quegli mandò ambasciadori a lui, e gli fece dire: Che abbiam noi da disputare insieme, o re di Giuda? Io non porto adesso guerra a te, ma sì ad un'altra casa, contro la quale Dio mi ha comandato di andare senza dilazione: lascia di opponi a Dio, il quale è meco, affinchè egli non ti faccia perire.22Josia non volle tornare indietro,ma si messe in punto per assalirlo: e non si acquietò alle parole di Nechao dette dalla parte di Dio; ma tirò innanzi per venir a battaglia nel campo di Mageddo.23Ed ivi fu ferito di freccia, e disse a' suoi servi: Traetemi fuori della battaglia, perchè io son ferito gravemente.24E quelli lo trasportarono da quel cocchio sopra un altro, che gli andava dietro secondo l'uso dei re, e lo portarono a Gerusalemme; e morì, e fu sepolto nel mausoleo de' padri suoi: e tutto Giuda, e Gerusalemme lo piansero;25Ma più d'ogni altro Geremia: le lamentazioni del quale sopra Josia si rinovellano dai cantatori, e dalle cantatrici, fino a questo giorno, lo che prese piede come legge in Israele. Elle si trovano scritte tralle lamentazioni.26Il rimanente poi delle geste di Josia, e le sue buone opere, secondo precetti della legge del Signore;27E le azioni di lui le prime, e le ultime sono scritte nel libro dei re di Giuda, e d'Israele.

Note:

35,1:Ponete l'arca nel Santuario del tempio edificato da Salomone. L'arca tolta dal suo posto a Achaz, o (come altri sogliono) Manasse, ed ella era stato sino a questo tempo in altro luogo.

35,8:Ed Helcia e Zacharia ec. Helcia era sommo Pontefice, e gli altri due erano come i due primi tra' sacerdoti.

35,11:Fu immolata la Pasqua: e i sacerdoti sparsero.... il sangue ec. I Leviti scannavan gli agnelli, e davano il sangue ai sacerdoti i quali lo spandevano sull'altare. Si aggiunge, che i Leviti in tal occasione scorticavano le vittime, che si offerivano in olocausto, funzione propria dei sacerdoti, ma eseguita adesso da' Leviti, perchè troppo arcano da fare i sacerdoti, che erano in piccol numero in paragone de' Levitì. Vedi di sopra cap. XXIX.34

35,12:E li separarono..., casa per casa, ec. si parla degli olocausti, de' quali è fatta menzione alla fine del versetto precedente. Le vittime destinate per questi olocausti, quando le aveano scorticate, le davano i Leviti alle famiglie del popolo, le quali le presentavano a' sacerdoti, perchè le mettessero a bruciar sull'altare.

35,15:Profeti del re. Cioè di David.

35,15:Non fu fatta mai simil Pasqua. Riguardo alla generosità di Giosia, il quale benché inferiore in possanza a Davìdde e a Salomone, li sorpassò ne' doni, che fece al popolo in tal occasione.

35,21:Lascia di opporti a Dio. Gli Ebrei e con essi l'antico autore delle questioni agli ortodossi, e l'altro autore delle tradizioni Ebree suppongono che Faraone Nechao avesse ricevuto ordine da Geremia di far guerra al re degli Assiri. Checchè siasi di questo, sembra indubitato, che Nechao avesse sicurezza di vittoria dal vero Dio. Vedi v. 22.