Scrutatio

Giovedi, 25 aprile 2024 - San Marco ( Letture di oggi)

Secondo libro delle Cronache 2


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Preparati gli operai per la fabbrica del tempio, Salomone fa convenzione col re Hiram, perche gli mandi un perito artefice, e pel taglio fa' legnami necessarj alla riedificazione del medesimo tempio.

1Or Salomone si risolvè di edificare la casa al nome del Signore, e un palazzo per se.2E comandò settanta mila uomini da portar pesi, e ottanta mila scarpellini, che tagliasser le pietre sulle montagne, e diede loro tre mila secento soprastanti.3E mandò anche a dire ad Hiram re di Tiro: Nella stessa guisa, che facesti tu con Davidde mio padre, mandando gli dei legnami di cedro per fabbricar quella casa, in cui egli risedè,4Fa ora con me, affinchè io possa edificare la casa al nome del Signore Dio mio, e dedicarla a lui, per bruciarvi l'incenso dinanzi a lui, e spargervi il fumo degli aromati, e per esporvi in perpetuo i pani, e offerirvi gli olocausti la mattina, e la sera, e ne' sabati, e ne' noviluni, e nelle solennità del Signore Dio nostro in sempiterno, conforme fu ordinato ad Israele.5Perocché la casa, che io bramo di edificare, sarà grande: perchè grande sopra tutti gli dei, egli è il Dio nostro.6Chi adunque sarà da tanto di edificargli casa degna di lui? Se il cielo, e i cieli de' cieli non posson capirlo, che son io per aggiungere a edificargli una casa? ma non per altro io la fo, se non per bruciarvi incenso dinanzi a lui.7Mandami adunque un uomo intelligente atto a lavorare d'oro, e d'argento, di bronzo, e di ferro, di porpora, di scarlatto, e di giacinto, e che sappia far lavori di intaglio adoperando cogli artefici, che io ho presso di me nella Giudea, e in Gerusalemme raccolti da David padre mio.8E mandami parimente del legname di cedro, e di ginepro, e di pino dal Libano: perocché io so come i tuoi servi sono abili nel lavorare i legnami del Libano, e i miei servi lavoreranno insieme co' tuoi,9Affinchè mi si provveda del legname in quantità. Perocché la casa, ch'io bramo di edificare, ha da essere grandissima, e magnifica.10Or io a' tuoi servi, che lavoreranno attorno ai legnami, darò pel loro vitto venti mila cori di grano, e altrettanti di orzo, e venti mila metrete di vino, e venti mila sati di olio.11E Hiram re di Tiro, nella lettera, che scrisse a Salomone, così diceva: Perchè il Signore ha amato il suo popolo, per questo ne ha dato a te il governo.12E soggiungeva: Benedetto il Signore Dio d'Israele, che fece il cielo, e la terra, il quale ha dato al re David un figliuolo sapiente, scienziato, e pieno di senno, e di prudenza, affinchè questi edificasse una casa al Signore, e un palazzo per se.13Ho adunque mandato a te un uomo virtuoso, e di grandissima capacità, Hiram mio padre,14Figliuolo di una donna della tribù di Dan, di padre di Tiro, il quale sa lavorare d'oro, e d'argento, di bronzo, e di ferro, e di marmo, e d'ogni specie di legno, ed anche di porpora, e di jacinto, e di bisso; e di scarlatto: e il quale sa fare ogni maniera d'intagli, e inventare ingegnosamente tutto quello, che occorra per qualunque lavoro, e starà co' tuoi artefici, e con quelli del signor mio David tuo padre.15Manda pertanto, signor mio, a' tuoi servi il grano, e l'orzo, l'olio, e il vino, che hai promesso.16E noi farem tagliare i legnami del Libano, quanti te ne bisognano, e noi gli uniremo in fodere per condurli per mare a Joppe: e tuo pensiero sarà di trasportargli a Gerusalemme.17Salomone pertanto fece prendere nota di tutti i proseliti; che erano nella terra d'Israele, dopo il novero fattone da David suo padre, e se ne trovò cento cinquantatre mila secento.18E di questi ne scelse settanta mila, per portar pesi sulle spalle, e ottantamila, per tagliare le pietre sulle montagne: e tre mila seicento per sovrastanti al lavoro di questa gente.

Note:

2,2:Tre mila secento. Nel luogo paralello del libro terzo dei Re sono noverati solamente tre mila trecento; onde o i trecento omessi in quel luogo sono aggiunti adesso, o piuttosto que' trecento erano i soprintendenti generali, dal quali dipendevano i tre mila trecento.

2,7:Di porpora, di scarlatto e di iacinto. La prima voce significa il color di porpora più stimato, che si cavava da un pesce, come si e altrove notato. Il coccino o sia scarlatto (in Ebreo Carmil) dicesi che fosse un'altra specie di porpora, che si faceva in qualche luogo verso il monte Carmelo: il color di Iacinto, che era come un altra specie di porpora, si faceva ( almeno il più bello) col sugo di una lumaca di mare, che si pescava sulle costiere del mare da Tiro fino al Carmelo.

2,8:E di ginepro. Il ginepro (non il salvatico, che è un semplice arbusto, ma il domestico) non intarla, e si usavan nelle grandi fabbriche per testimonianza di Plinio e di altri Scrittori.

2,13:Hiram mio padre. Lo chiama suo padreo o per riguardo all'età, o piuttosto per significazione di stima, e di affetto. Così cap. IV. 16. egli è chiamato padre di Salomone.

2,17:Tutti i proseliti. Vedi 1. Paral. XXII. 2. Salomone non volle servirsi di uomini liberi, come gl'Israeliti, per portar pesi, e scavare e tagliar pietre.