Scrutatio

Martedi, 14 maggio 2024 - San Mattia ( Letture di oggi)

Prima lettera ai Corinzi 3


font
DIODATINOVA VULGATA
1 OR io, fratelli, non ho potuto parlare a voi, come a spirituali, anzi vi ho parlato come a carnali, come a fanciulli in Cristo.1 Et ego, fratres, non potui vobis loqui quasi spiritalibus sed qua sicarnalibus, tamquam parvulis in Christo.
2 Io vi ho dato a bere del latte, e non vi ho dato del cibo, perciocchè voi non potevate ancora portarlo; anzi neppure ora potete, perchè siete carnali.2 Lac vobis potum dedi, non escam,nondum enim poteratis. Sed ne nunc quidem potestis,
3 Imperocchè, poichè fra voi vi è invidia, e contenzione, e divisioni, non siete voi carnali, e non camminate voi secondo l’uomo?3 adhuc enim estis carnales.Cum enim sit inter vos zelus et contentio, nonne carnales estis et secundumhominem ambulatis?
4 Perciocchè, quando l’uno dice: Quant’è a me, io son di Paolo; e l’altro: Ed io d’Apollo; non siete voi carnali?4 Cum enim quis dicit: “ Ego quidem sum Pauli ”, alius autem: “ Ego Apollo”, nonne homines estis?
5 Chi è adunque Paolo? e chi è Apollo? se non ministri, per i quali voi avete creduto, e ciò secondo che il Signore ha dato a ciascuno?5 Quid igitur est Apollo? Quid vero Paulus? Ministri,per quos credidistis, et unicuique sicut Dominus dedit.
6 Io ho piantato, Apollo ha adacquato, ma Iddio ha fatto crescere.6 Ego plantavi, Apollorigavit, sed Deus incrementum dedit;
7 Talchè, nè colui che pianta, nè colui che adacqua, non è nulla; ma non vi è altri che Iddio, il quale fa crescere.7 itaque neque qui plantat, est aliquid,neque qui rigat, sed qui incrementum dat, Deus.
8 Ora, e colui che pianta, e colui che adacqua, sono una medesima cosa; e ciascuno riceverà il suo proprio premio, secondo la sua fatica.8 Qui plantat autem et qui rigatunum sunt; unusquisque autem propriam mercedem accipiet secundum suum laborem.
9 POICHÈ noi siamo operai nell’opera di Dio; voi siete il campo di Dio, l’edificio di Dio.9 Dei enim sumus adiutores: Dei agri cultura estis, Dei aedificatio estis.
10 Io, secondo la grazia di Dio che mi è stata data, come savio architetto, ho posto il fondamento, ed altri edifica sopra; ora ciascun riguardi come egli edifica sopra10 Secundum gratiam Dei, quae data est mihi, ut sapiens architectus fundamentumposui; alius autem superaedificat. Unusquisque autem videat quomodosuperaedificet;
11 Perciocchè niuno può porre altro fondamento che quello ch’è stato posto, il quale è Gesù Cristo.11 fundamentum enim aliud nemo potest ponere praeter id, quodpositum est, qui est Iesus Christus.
12 Ora, se alcuno edifica sopra questo fondamento oro, argento, pietre preziose, ovvero legno, fieno, stoppia,12 Si quis autem superaedificat suprafundamentum aurum, argentum, lapides pretiosos, ligna, fenum, stipulam,
13 l’opera di ciascuno sarà manifestata; perciocchè il giorno la paleserà; poichè ha da esser manifestata per fuoco; e il fuoco farà la prova qual sia l’opera di ciascuno.13 uniuscuiusque opus manifestum erit; dies enim declarabit: quia in ignerevelatur, et uniuscuiusque opus quale sit ignis probabit.
14 Se l’opera d’alcuno, la quale egli abbia edificata sopra il fondamento, dimora, egli ne riceverà premio.14 Si cuius opusmanserit, quod superaedificavit, mercedem accipiet;
15 Se l’opera d’alcuno è arsa, egli farà perdita; ma egli sarà salvato, per modo però, che sarà come per fuoco15 si cuius opus arserit,detrimentum patietur, ipse autem salvus erit, sic tamen quasi per ignem.
16 Non sapete voi che siete il tempio di Dio, e che lo Spirito di Dio abita in voi?16 Nescitis quia templum Dei estis, et Spiritus Dei habitat in vobis?
17 Se alcuno guasta il tempio di Dio, Iddio guasterà lui; perciocchè il tempio del Signore è santo, il quale siete voi17 Si quisautem templum Dei everterit, evertet illum Deus; templum enim Dei sanctum est,quod estis vos.
18 Niuno inganni sè stesso; se alcuno fra voi si pensa esser savio in questo secolo, divenga pazzo, acciocchè diventi savio.18 Nemo se seducat; si quis videtur sapiens esse inter vos in hoc saeculo,stultus fiat, ut sit sapiens.
19 Perciocchè la sapienza di questo mondo è pazzia presso Iddio; poichè è scritto: Egli è quel che prende i savi nella loro astuzia.19 Sapientia enim huius mundi stultitia est apudDeum. Scriptum est enim:
“ Qui apprehendit sapientes in astutia eorum ”;
20 Ed altrove: Il Signore conosce i pensieri de’ savi, e sa che son vani20 et iterum:
“ Dominus novit cogitationes sapientium,
quoniam vanae sunt ”.
21 Perciò, niuno si glorii negli uomini, perciocchè ogni cosa è vostra.21 Itaque nemo glorietur in hominibus. Omnia enim vestra sunt,
22 E Paolo, ed Apollo, e Cefa, e il mondo, e la vita, e la morte, e le cose presenti, e le cose future; ogni cosa è vostra.22 sive Paulussive Apollo sive Cephas sive mundus sive vita sive mors sive praesentia sivefutura, omnia enim vestra sunt,
23 E voi siete di Cristo, e Cristo è di Dio23 vos autem Christi, Christus autem Dei.