Scrutatio

Martedi, 14 maggio 2024 - San Mattia ( Letture di oggi)

Prima lettera ai Corinzi 3


font
DIODATIBIBBIA CEI 2008
1 OR io, fratelli, non ho potuto parlare a voi, come a spirituali, anzi vi ho parlato come a carnali, come a fanciulli in Cristo.1 Io, fratelli, sinora non ho potuto parlare a voi come a esseri spirituali, ma carnali, come a neonati in Cristo.
2 Io vi ho dato a bere del latte, e non vi ho dato del cibo, perciocchè voi non potevate ancora portarlo; anzi neppure ora potete, perchè siete carnali.2 Vi ho dato da bere latte, non cibo solido, perché non ne eravate ancora capaci. E neanche ora lo siete,
3 Imperocchè, poichè fra voi vi è invidia, e contenzione, e divisioni, non siete voi carnali, e non camminate voi secondo l’uomo?3 perché siete ancora carnali. Dal momento che vi sono tra voi invidia e discordia, non siete forse carnali e non vi comportate in maniera umana?
4 Perciocchè, quando l’uno dice: Quant’è a me, io son di Paolo; e l’altro: Ed io d’Apollo; non siete voi carnali?4 Quando uno dice: «Io sono di Paolo», e un altro: «Io sono di Apollo», non vi dimostrate semplicemente uomini?
5 Chi è adunque Paolo? e chi è Apollo? se non ministri, per i quali voi avete creduto, e ciò secondo che il Signore ha dato a ciascuno?5 Ma che cosa è mai Apollo? Che cosa è Paolo? Servitori, attraverso i quali siete venuti alla fede, e ciascuno come il Signore gli ha concesso.
6 Io ho piantato, Apollo ha adacquato, ma Iddio ha fatto crescere.6 Io ho piantato, Apollo ha irrigato, ma era Dio che faceva crescere.
7 Talchè, nè colui che pianta, nè colui che adacqua, non è nulla; ma non vi è altri che Iddio, il quale fa crescere.7 Sicché, né chi pianta né chi irriga vale qualcosa, ma solo Dio, che fa crescere.
8 Ora, e colui che pianta, e colui che adacqua, sono una medesima cosa; e ciascuno riceverà il suo proprio premio, secondo la sua fatica.8 Chi pianta e chi irriga sono una medesima cosa: ciascuno riceverà la propria ricompensa secondo il proprio lavoro.
9 POICHÈ noi siamo operai nell’opera di Dio; voi siete il campo di Dio, l’edificio di Dio.9 Siamo infatti collaboratori di Dio, e voi siete campo di Dio, edificio di Dio.
10 Io, secondo la grazia di Dio che mi è stata data, come savio architetto, ho posto il fondamento, ed altri edifica sopra; ora ciascun riguardi come egli edifica sopra10 Secondo la grazia di Dio che mi è stata data, come un saggio architetto io ho posto il fondamento; un altro poi vi costruisce sopra. Ma ciascuno stia attento a come costruisce.
11 Perciocchè niuno può porre altro fondamento che quello ch’è stato posto, il quale è Gesù Cristo.11 Infatti nessuno può porre un fondamento diverso da quello che già vi si trova, che è Gesù Cristo.
12 Ora, se alcuno edifica sopra questo fondamento oro, argento, pietre preziose, ovvero legno, fieno, stoppia,12 E se, sopra questo fondamento, si costruisce con oro, argento, pietre preziose, legno, fieno, paglia,
13 l’opera di ciascuno sarà manifestata; perciocchè il giorno la paleserà; poichè ha da esser manifestata per fuoco; e il fuoco farà la prova qual sia l’opera di ciascuno.13 l’opera di ciascuno sarà ben visibile: infatti quel giorno la farà conoscere, perché con il fuoco si manifesterà, e il fuoco proverà la qualità dell’opera di ciascuno.
14 Se l’opera d’alcuno, la quale egli abbia edificata sopra il fondamento, dimora, egli ne riceverà premio.14 Se l’opera, che uno costruì sul fondamento, resisterà, costui ne riceverà una ricompensa.
15 Se l’opera d’alcuno è arsa, egli farà perdita; ma egli sarà salvato, per modo però, che sarà come per fuoco15 Ma se l’opera di qualcuno finirà bruciata, quello sarà punito; tuttavia egli si salverà, però quasi passando attraverso il fuoco.
16 Non sapete voi che siete il tempio di Dio, e che lo Spirito di Dio abita in voi?16 Non sapete che siete tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi?
17 Se alcuno guasta il tempio di Dio, Iddio guasterà lui; perciocchè il tempio del Signore è santo, il quale siete voi17 Se uno distrugge il tempio di Dio, Dio distruggerà lui. Perché santo è il tempio di Dio, che siete voi.
18 Niuno inganni sè stesso; se alcuno fra voi si pensa esser savio in questo secolo, divenga pazzo, acciocchè diventi savio.18 Nessuno si illuda. Se qualcuno tra voi si crede un sapiente in questo mondo, si faccia stolto per diventare sapiente,
19 Perciocchè la sapienza di questo mondo è pazzia presso Iddio; poichè è scritto: Egli è quel che prende i savi nella loro astuzia.19 perché la sapienza di questo mondo è stoltezza davanti a Dio. Sta scritto infatti: Egli fa cadere i sapienti per mezzo della loro astuzia.
20 Ed altrove: Il Signore conosce i pensieri de’ savi, e sa che son vani20 E ancora: Il Signore sa che i progetti dei sapienti sono vani.
21 Perciò, niuno si glorii negli uomini, perciocchè ogni cosa è vostra.21 Quindi nessuno ponga il suo vanto negli uomini, perché tutto è vostro:
22 E Paolo, ed Apollo, e Cefa, e il mondo, e la vita, e la morte, e le cose presenti, e le cose future; ogni cosa è vostra.22 Paolo, Apollo, Cefa, il mondo, la vita, la morte, il presente, il futuro: tutto è vostro!
23 E voi siete di Cristo, e Cristo è di Dio23 Ma voi siete di Cristo e Cristo è di Dio.