Scrutatio

Lunedi, 20 maggio 2024 - San Bernardino da Siena ( Letture di oggi)

Proverbi 24


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DIODATIBIBBIA CEI 1974
1 Non portare invidia agli uomini malvagi, E non desiderare di esser con loro.1 Non invidiare gli uomini malvagi,
non desiderare di stare con loro;
2 Perciocchè il cuor loro macchina rapina, E le lor labbra parlano d’iniquità2 poiché il loro cuore trama rovine
e le loro labbra non esprimono che malanni.
3 La casa sarà edificata per sapienza, E sarà stabilita per prudenza.3 Con la sapienza si costruisce la casa
e con la prudenza la si rende salda;
4 E per conoscimento le camere saranno ripiene Di beni preziosi e dilettevoli, d’ogni maniera.4 con la scienza si riempiono le sue stanze
di tutti i beni preziosi e deliziosi.
5 L’uomo savio è forte; E l’uomo intendente è possente di forza.5 Un uomo saggio vale più di uno forte,
un uomo sapiente più di uno pieno di vigore,
6 Perciocchè con prudenti consigli tu farai la guerra; E la salute è posta in moltitudine di consiglieri6 perché con le decisioni prudenti si fa la guerra
e la vittoria sta nel numero dei consiglieri.
7 Le sapienze son troppo alte per lo stolto; Egli non aprirà la bocca nella porta.7 È troppo alta la sapienza per lo stolto,
alla porta della città egli non potrà aprir bocca.
8 Chi divisa far male Sarà chiamato uomo malizioso.8 Chi trama per fare il male
si chiama mestatore.
9 Il pensiero di stoltizia è peccato; E lo schernitore è l’abbominio degli uomini9 Il proposito dello stolto è il peccato
e lo spavaldo è l'abominio degli uomini.
10 Se tu ti rallenti nel giorno della distretta, Le tue forze saranno corte10 Se ti avvilisci nel giorno della sventura,
ben poca è la tua forza.
11 Se tu ti rattieni dal riscuoter quelli che son tratti alla morte, E quelli che stanno in forse di essere uccisi,11 Libera quelli che sono condotti alla morte
e salva quelli che sono trascinati al supplizio.
12 Dicendo: Ecco noi non ne sappiamo nulla; Colui che pesa i cuori non vi porrà egli mente? E il guardiano dell’anima tua non lo conoscerà egli, E non renderà egli a ciascuno secondo le sue opere?12 Se dici: "Ecco, io non ne so nulla",
forse colui che pesa i cuori non lo comprende?
Colui che veglia sulla tua vita lo sa;
egli renderà a ciascuno secondo le sue opere.
13 Figliuol mio, mangia pure del miele; Perciocchè egli è buono; E del favo del miele, che è dolce al tuo palato;13 Mangia, figlio mio, il miele, perché è buono
e dolce sarà il favo al tuo palato.
14 Tal sarà la conoscenza della sapienza all’anima tua, Quando tu l’avrai trovata; e vi sarà premio, E la tua speranza non sarà troncata14 Sappi che tale è la sapienza per te:
se l'acquisti, avrai un avvenire
e la tua speranza non sarà stroncata.
15 O empio, non insidiar l’abitacolo del giusto, Non guastare il suo ricetto.15 Non insidiare, o malvagio, la dimora del giusto,
non distruggere la sua abitazione,
16 Perciocchè il giusto cade sette volte, e si rileva; Ma gli empi ruinano nel male16 perché se il giusto cade sette volte, egli si rialza,
ma gli empi soccombono nella sventura.
17 Non rallegrarti, quando il tuo nemico sarà caduto; E quando egli sarà ruinato, il cuor tuo non ne gioisca;17 Non ti rallegrare per la caduta del tuo nemico
e non gioisca il tuo cuore, quando egli soccombe,
18 Che talora il Signore nol vegga, e che ciò non gli dispiaccia, E ch’egli non istorni l’ira sua d’addosso a lui18 perché il Signore non veda e se ne dispiaccia
e allontani da lui la collera.
19 Non adirarti per li maligni; Non portare invidia agli empi.19 Non irritarti per i malvagi
e non invidiare gli empi,
20 Perciocchè non vi sarà premio alcuno per lo malvagio; La lampana degli empi sarà spenta20 perché non ci sarà avvenire per il malvagio
e la lucerna degli empi si estinguerà.
21 Figliuol mio, temi il Signore e il re; Non rimescolarti co’ rapportatori.21 Temi il Signore, figlio mio, e il re;
non ribellarti né all'uno né all'altro,
22 Perciocchè in un momento sorgerà la loro calamità; E chi conosce la ruina procedente d’amendue loro?22 perché improvvisa sorgerà la loro vendetta
e chi sa quale scempio faranno l'uno e l'altro?

23 Queste cose ancora son per li Savi. Ei non è bene di aver riguardo alla qualità delle persone in giudicio.23 Anche queste sono parole dei saggi.
Aver preferenze personali in giudizio non è bene.
24 I popoli malediranno, e le nazioni esecreranno Colui che dice all’empio: Tu sei giusto.24 Se uno dice all'empio: "Tu sei innocente",
i popoli lo malediranno, le genti lo esecreranno,
25 Ma quelli che lo gastigano saranno grati; E benedizione di bene verrà sopra loro.25 mentre tutto andrà bene a coloro che rendono giustizia,
su di loro si riverserà la benedizione.
26 Chi risponde parole diritte Bacia le labbra26 Dà un bacio sulle labbra
colui che risponde con parole rette.
27 Ordina le tue faccende fuori, E mettile in assetto ne’ tuoi campi; E poi edificherai la tua casa27 Sistema i tuoi affari di fuori
e fatti i lavori dei campi
e poi costruisciti la casa.
28 Non essere testimonio contro al tuo prossimo senza cagione; E vorresti tu subornare alcuno con le tue labbra?28 Non testimoniare alla leggera contro il tuo prossimo
e non ingannare con le labbra.
29 Non dire: Come egli ha fatto a me, così farò a lui; Io renderò a costui secondo l’opera sua29 Non dire: "Come ha fatto a me così io farò a lui,
renderò a ciascuno come si merita".
30 Io passai già presso al campo del pigro, E presso alla vigna dell’uomo scemo di senno;30 Sono passato vicino al campo di un pigro,
alla vigna di un uomo insensato:
31 Ed ecco, amendue erano tutti montati in ortiche, I cardi ne aveano coperto il disopra, E la lor chiusura di pietre era ruinata.31 ecco, ovunque erano cresciute le erbacce,
il terreno era coperto di cardi
e il recinto di pietre era in rovina.
32 Ed io, riguardando ciò, vi posi mente; Vedutolo, ne presi ammaestramento.32 Osservando, riflettevo
e, vedendo, ho tratto questa lezione:
33 Dormendo un poco, sonnecchiando un poco, Piegando un poco le mani per riposare;33 un po' dormire, un po' sonnecchiare,
un po' incrociare le braccia per riposare
34 La tua povertà verrà come un viandante, E la tua inopia come uno scudiere34 e intanto viene passeggiando la miseria
e l'indigenza come un accattone.