Scrutatio

Giovedi, 6 giugno 2024 - San Norberto ( Letture di oggi)

Giobbe 13


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BIBBIA CEI 1974BIBBIA VOLGARE
1 Ecco, tutto questo ha visto il mio occhio,
l'ha udito il mio orecchio e l'ha compreso.
1 Ed ecco, ogni cosa vidde l'occhio mio, e udio l'orecchio mio, e intesi ogni cosa.
2 Quel che sapete voi, lo so anch'io;
non sono da meno di voi.
2 Secondo la vostra scienza e io conobbi, e non sono da meno di voi.
3 Ma io all'Onnipotente vorrei parlare,
a Dio vorrei fare rimostranze.
3 Ma pure all' Onnipotente favelleroe, e disputare con Dio desidero;
4 Voi siete raffazzonatori di menzogne,
siete tutti medici da nulla.
4 in prima mostrando che voi siete fabbricatori della bugia, e amatori delle perverse sentenze.
5 Magari taceste del tutto!
sarebbe per voi un atto di sapienza!
5 E Iddio il volesse, che voi foste taciuti, acciò che voi foste tenuti savii.
6 Ascoltate dunque la mia riprensione
e alla difesa delle mie labbra fate attenzione.
6 Adunque udite le mie correzioni, e al giudicio delli miei labbri intendete.
7 Volete forse in difesa di Dio dire il falso
e in suo favore parlare con inganno?
7 Or ha bisogno Iddio della vostra bugia, acciò che per lui favelliate inganno?
8 Vorreste trattarlo con parzialità
e farvi difensori di Dio?
8 Or desiderate voi la faccia sua, e per Dio vi sforzate giudicare?
9 Sarebbe bene per voi se egli vi scrutasse?
Come s'inganna un uomo, credete di ingannarlo?
9 Ovvero piacerà a lui, il quale celare niuna cosa puote? Ovvero sarae ingannato, sì come l'uomo, colle vostre fraudi?
10 Severamente vi redarguirà,
se in segreto gli siete parziali.
10 Elli reprenderà voi, perciò che nascosamente la faccia sua ricevete.
11 Forse la sua maestà non vi incute spavento
e il terrore di lui non vi assale?
11 Incontanente che si muoverà, turberà voi, e la paura sua rovinerae sopra voi.
12 Sentenze di cenere sono i vostri moniti,
difese di argilla le vostre difese.
12 La vostra memoria s'assomiglierae alla cenere, e ritorneranno in luto li capi vostri.
13 Tacete, state lontani da me: parlerò io,
mi capiti quel che capiti.
13 Tacete uno poco, acciò ch' io favelli qualunque cosa la mente rapporterà a me.
14 Voglio afferrare la mia carne con i denti
e mettere sulle mie mani la mia vita.
14 Perchè lacero io le carni mie colli denti miei, e l'anima mia porto nelle mani mie?
15 Mi uccida pure, non me ne dolgo;
voglio solo difendere davanti a lui la mia condotta!
15 Ancora s' elli ucciderà me, in lui spererò; ma pure le vie mie nel cospetto suo riprenderò.
16 Questo mi sarà pegno di vittoria,
perché un empio non si presenterebbe davanti a lui.
16 Ed elli sarae lo mio Salvatore; e in veritade ogni ipocrita non verrà dinanzi a lui.
17 Ascoltate bene le mie parole
e il mio esposto sia nei vostri orecchi.
17 Udite la parola mia, e li miei parlari oscuri ricevete colle orecchie vostre.
18 Ecco, tutto ho preparato per il giudizio,
son convinto che sarò dichiarato innocente.
18 S' io sarò giudicato, so che giusto sarò trovato.
19 Chi vuol muover causa contro di me?
Perché allora tacerò, pronto a morire.
19 Chi è colui il quale sia giudicato meco? venga; perchè tacendo mi consumo (nella mente)?
20 Solo, assicurami due cose
e allora non mi sottrarrò alla tua presenza;
20 Due cose non mi fare, e allora della faccia tua non mi nasconderò.
21 allontana da me la tua mano
e il tuo terrore più non mi spaventi;
21 La tua mano fa di lungi da me, e la paura tua non mi spaventi.
22 poi interrogami pure e io risponderò
oppure parlerò io e tu mi risponderai.
22 E chiama me, e io risponderò a te; ovvero certo io favelleroe, e tu risponderai a me.
23 Quante sono le mie colpe e i miei peccati?
Fammi conoscere il mio misfatto e il mio peccato.
23 Quante iniquitadi ho io e quanti peccati, le fellonie mie e peccati mostra a me.
24 Perché mi nascondi la tua faccia
e mi consideri come un nemico?
24 Perchè nascondi tu la faccia tua, e pensi tu me esser tuo nemico?
25 Vuoi spaventare una foglia dispersa dal vento
e dar la caccia a una paglia secca?
25 Contro la foglia, che si tolle dal vento, mostri la tua potenza; e la paglia secca persèguiti.
26 Poiché scrivi contro di me sentenze amare
e mi rinfacci i miei errori giovanili;
26 Certo tu scrivi contro a me la amaritudine, e vogli consumare me per li peccati della mia fanciullezza.
27 tu metti i miei piedi in ceppi,
spii tutti i miei passi
e ti segni le orme dei miei piedi.
27 Tu ponesti nel nervo lo mio piede, e osservasti tutte le mie vie, e le vestigie de' miei piedi considerasti.
28 Intanto io mi disfò come legno tarlato
o come un vestito corroso da tignola.
28 Il quale sono da essere consumato come puzza, e sì come vestimento mangiato dalla tignuola.