Primo libro dei Re 2
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BIBBIA CEI 1974 | LA SACRA BIBBIA |
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1 Sentendo avvicinarsi il giorno della sua morte, Davide fece queste raccomandazioni al figlio Salomone: | 1 Quando i giorni di Davide stavano per finire, egli fece a suo figlio Salomone le seguenti raccomandazioni: |
2 "Io me ne vado per la strada di ogni uomo sulla terra. Tu sii forte e mostrati uomo. | 2 "Io me ne sto andando là dove vanno tutti; ma tu sii coraggioso e comportati da uomo! |
3 Osserva la legge del Signore tuo Dio, procedendo nelle sue vie ed eseguendo i suoi statuti, i suoi comandi, i suoi decreti e le sue prescrizioni, come sta scritto nella legge di Mosè, perché tu riesca in ogni tua impresa e in ogni tuo progetto, | 3 Osserverai i precetti del Signore tuo Dio, camminando nelle sue vie e praticando i suoi statuti, i suoi comandamenti, i suoi decreti e le sue prescrizioni, secondo quanto sta scritto nella legge di Mosè, affinché tu riesca in tutto quello che farai e dovunque ti volgerai. |
4 perché il Signore attui la promessa che mi ha fatto quando ha detto: Se i tuoi figli nella loro condotta si cureranno di camminare davanti a me con lealtà, con tutto il cuore e con tutta l'anima, sul trono d'Israele siederà sempre uno dei tuoi discendenti. | 4 In tal modo il Signore confermerà la promessa che mi ha fatto: "Se i tuoi figli regoleranno la loro condotta camminando lealmente al mio cospetto con tutto il loro cuore e con tutta la loro anima, non ti mancherà mai un successore sul trono d'Israele". |
5 Anche tu sai quel che ha fatto a me Ioab, figlio di Zeruià, cioè come egli ha trattato i due capi dell'esercito di Israele, Abner figlio di Ner e Amasà figlio di Ieter, come li ha uccisi spargendo in tempo di pace il sangue, come si fa in guerra, e macchiando di sangue innocente la cintura dei suoi fianchi e i sandali dei suoi piedi. | 5 Tu pure hai saputo quello che mi fece Ioab, figlio di Zeruià, quanto cioè fece ai due capi degli eserciti d'Israele, ad Abner, figlio di Ner, e ad Amasà, figlio di Ieter: li ha massacrati, ha versato, durante la pace, il sangue di guerra e ha macchiato di sangue innocente la cintura che avevo ai fianchi e i sandali che portavo ai piedi. |
6 Tu agirai con saggezza, ma non permetterai che la sua vecchiaia scenda in pace agli inferi. | 6 Agirai saggiamente se non permetterai che la sua canizie discenda in pace negli inferi. |
7 Agirai con bontà verso i figli di Barzillài il Galaadita, che mangeranno alla tua tavola, perché mi hanno assistito mentre fuggivo da Assalonne tuo fratello. | 7 Quanto ai figli di Barzillài il galaadita, tu li tratterai benevolmente ed essi saranno fra coloro che mangiano alla tua tavola; perché furono essi che mi vennero incontro quando fuggivo di fronte a tuo fratello Assalonne. |
8 Tu hai accanto a te anche Simèi figlio di Ghera, Beniaminita, di Bacurìm; egli mi maledisse con una maledizione terribile quando fuggivo verso Macanàim. Ma mi venne incontro al Giordano e gli giurai per il Signore: Non ti farò morire di spada. | 8 Ecco presso di te Simeì, figlio di Ghera, il beniaminita di Bacurìm, colui che mi maledisse con una maledizione atroce nel giorno in cui me ne andavo a Macanàim. E' vero che egli scese a incontrarmi al Giordano e io gli giurai per il Signore: "Non ti ucciderò di spada!"; |
9 Ora non lasciare impunito il suo peccato. Sei saggio e sai come trattarlo. Farai scendere la sua canizie agli inferi con morte violenta". | 9 tu però non lasciarlo impunito e, da uomo avveduto qual sei, saprai come trattarlo e come far scendere la sua canizie insanguinata negli inferi". |
10 Davide si addormentò con i suoi padri e fu sepolto nella città di Davide. | 10 Poi Davide s'addormentò con i suoi padri e fu sepolto nella Città di Davide. |
11 La durata del regno di Davide su Israele fu di quaranta anni: sette in Ebron e trentatré in Gerusalemme. | 11 Davide regnò su Israele per quarant'anni: sette anni in Ebron, e trentatré a Gerusalemme. |
12 Salomone sedette sul trono di Davide suo padre e il suo regno si consolidò molto. | 12 Salomone s'insediò sul trono di Davide suo padre e il suo regno si consolidò fortemente. |
13 Adonia figlio di Agghìt si recò da Betsabea, madre di Salomone, che gli chiese: "Vieni con intenzioni pacifiche?". "Pacifiche", rispose quello, | 13 Adonia, figlio di Agghìt, si recò da Betsabea, madre di Salomone, che gli domandò: "E' pacifica la tua venuta?". Quegli rispose: "E' pacifica". |
14 e soggiunse: "Ho da dirti una cosa". E quella: "Parla!". | 14 Poi soggiunse: "Ti devo dire una cosa"; quella rispose: "Parla pure". |
15 Egli disse: "Tu sai che il regno spettava a me e che tutti gli Israeliti si attendevano che io regnassi. Eppure il regno mi è sfuggito ed è passato a mio fratello, perché gli era stato decretato dal Signore. | 15 Egli riprese: "Tu sai bene che il regno apparteneva a me e che tutto Israele s'aspettava ch'io divenissi re; invece il regno m'è sfuggito ed è toccato a mio fratello, perché il Signore glielo aveva concesso. |
16 Ora ti rivolgo una domanda; non respingermi". Ed essa: "Parla!". | 16 Ora ho una sola domanda da rivolgerti; non me la rifiutare". Gli disse: "Parla". |
17 Adonia disse: "Di' al re Salomone - il quale nulla ti può negare - che mi conceda in moglie Abisag la Sunammita". | 17 Egli rispose: "Di' al re Salomone, poiché non si rifiuterà, che mi dia in moglie Abisag di Sunem". |
18 Betsabea rispose: "Bene! Parlerò in tuo favore al re". | 18 Rispose Betsabea: "Bene, io stessa parlerò al re in tuo favore". |
19 Betsabea si presentò al re Salomone per parlargli in favore di Adonia. Il re si alzò per andarle incontro, si prostrò davanti a lei, quindi sedette sul trono, facendo collocare un trono per la madre del re. Questa gli sedette alla destra | 19 Andò dunque Betsabea dal re Salomone per parlargli di Adonia e il re s'alzò per andarle incontro, si prostrò davanti a lei e si sedette sul trono; poi si collocò un trono per la madre del re ed ella si sedette alla sua destra. |
20 e disse: "Ho una piccola grazia da chiederti; non me la negare". Il re le rispose: "Chiedi, madre mia, non ti respingerò". | 20 Questa disse: "Ho una piccola domanda da rivolgerti; non me la rifiutare". Le rispose il re: "Domanda pure, o madre mia, perché non te la rifiuterò". |
21 E quella: "Si conceda Abisag la Sunammita in moglie ad Adonia tuo fratello". | 21 Ella continuò: "Si dia Abisag di Sunem in moglie a tuo fratello Adonia". |
22 Il re Salomone rispose alla madre: "Perché tu mi chiedi Abisag la Sunammita per Adonia? Chiedi anche il regno per lui, poiché egli è mio fratello maggiore e per lui parteggiano il sacerdote Ebiatàr e Ioab figlio di Zeruià". | 22 Il re Salomone replicò a sua madre: "Ma perché chiedi Abisag di Sunem per Adonia? Chiedi pure per lui il regno, perché egli è mio fratello maggiore e per lui stanno il sacerdote Ebiatàr e Ioab figlio di Zeruià". |
23 Il re Salomone giurò per il Signore: "Dio mi faccia questo e altro mi aggiunga, se non è vero che Adonia ha manifestato quest'idea a danno della propria vita. | 23 Poi il re Salomone giurò per il Signore: "Che Dio mi faccia questo male e aggiunga ancora quest'altro, se non è a prezzo della sua vita che Adonia ha pronunciato queste parole! |
24 Ebbene, per la vita del Signore che mi ha reso saldo, mi ha fatto sedere sul trono di Davide mio padre e mi ha concesso una casa come aveva promesso, oggi stesso Adonia verrà ucciso". | 24 Orbene, com'è vero che vive il Signore che mi ha confermato e collocato sul trono di mio padre Davide e, come mi ha promesso, mi ha fondata una casa, oggi stesso Adonia sarà messo a morte". |
25 Il re Salomone ordinò a Benaià figlio di Ioiadà, di ucciderlo; così morì Adonia. | 25 Il re Salomone inviò pertanto Benaià, figlio di Ioiadà, che lo colpì a morte. |
26 Al sacerdote Ebiatàr il re ordinò: "Vattene in Anatòt, nella tua campagna. Meriteresti la morte, ma oggi non ti faccio morire perché tu hai portato l'arca del Signore davanti a Davide mio padre e perché hai partecipato a tutte le traversie di mio padre". | 26 Il re disse al sacerdote Ebiatàr: "Vattene ad Anatot, ai tuoi poderi, perché ti meriti la morte; tuttavia non ti farò morire oggi, perché hai portato l'arca del Signore in presenza di Davide mio padre e hai partecipato a tutte le prove che mio padre sopportò". |
27 Così Salomone escluse Ebiatàr dal sacerdozio del Signore, adempiendo la parola che il Signore aveva pronunziata in Silo riguardo alla casa di Eli. | 27 Salomone depose Ebiatàr dall'ufficio di sacerdote del Signore, attuando così la parola che il Signore aveva pronunciato contro la casa di Eli a Silo. |
28 Quando la notizia giunse a Ioab - questi era stato dalla parte di Adonia, ma non per Assalonne - Ioab si rifugiò nella tenda del Signore e si afferrò ai corni dell'altare. | 28 La notizia intanto giunse a Ioab che s'era schierato per Adonia, senza però parteggiare per Assalonne. Ioab si rifugiò nella tenda del Signore e s'aggrappò ai corni dell'altare. |
29 Fu riferito al re Salomone come Ioab si fosse rifugiato nella tenda del Signore e si fosse posto al fianco dell'altare. Salomone inviò Benaià figlio di Ioiadà con l'ordine: "Va', colpiscilo!". | 29 Fu perciò avvertito il re Salomone: "Ioab s'è rifugiato nella tenda del Signore ed ecco che sta accanto all'altare". Salomone mandò Benaià, figlio di Ioiadà, dicendogli: "Va', colpiscilo". |
30 Benaià andò nella tenda del Signore e disse a Ioab: "Per ordine del re, esci!". Quegli rispose: "No! Morirò qui". Benaià riferì al re: "Ioab ha parlato così e così mi ha risposto". | 30 Benaià andò nella tenda del Signore e gli disse: "Così ha ordinato il re: Esci!". Quegli rispose: "No, voglio morire qui". Benaià riferì la cosa al re: "Così ha detto Ioab e così ha risposto". |
31 Il re gli disse: "Fa' come egli ha detto; colpiscilo e seppelliscilo; così allontanerai da me e dalla casa di mio padre il sangue che Ioab ha sparso senza motivo. | 31 Allora il re soggiunse: "Fa' com'egli ha detto: colpiscilo e poi seppelliscilo. Così stornerai da me e dalla casa di mio padre il sangue sparso da Ioab senza motivo. |
32 Il Signore farà ricadere il suo sangue sulla sua testa, perché egli ha colpito due uomini giusti e migliori di lui e li ha trafitti con la sua spada - senza che Davide mio padre lo sapesse - ossia Abner, figlio di Ner, capo dell'esercito di Israele e Amasà figlio di Ieter, capo dell'esercito di Giuda. | 32 Il Signore farà ricadere sul suo capo il sangue che egli versò quando colpì due uomini più giusti e più buoni di lui e li uccise di spada a insaputa di mio padre Davide, cioè Abner, figlio di Ner, capo dell'esercito d'Israele, e Amasà, figlio di Ieter, capo dell'esercito di Giuda. |
33 Il loro sangue ricada sulla testa di Ioab e sulla testa della sua discendenza per sempre, mentre su Davide e sulla sua discendenza, sul suo casato e sul suo trono si riversi per sempre la pace da parte del Signore". | 33 Il sangue loro ricadrà sul capo di Ioab e dei suoi discendenti in perpetuo; invece Davide e i suoi discendenti, la sua dinastia e il suo trono avranno pace per sempre da parte del Signore". |
34 Benaià figlio di Ioiadà andò, lo assalì e l'uccise; Ioab fu sepolto nella sua casa, nel deserto. | 34 Allora Benaià, figlio di Ioiadà, salì, lo colpì e lo fece morire; fu poi seppellito nella sua casa nel deserto. |
35 Il re lo sostituì, nominando capo dell'esercito Benaià figlio di Ioiadà, mentre mise il sacerdote Zadòk al posto di Ebiatàr. | 35 Al suo posto il re pose a capo dell'esercito Benaià, figlio di Ioiadà, e al posto di Ebiatàr pose il sacerdote Zadòk. |
36 Il re mandò a chiamare Simèi per dirgli: "Costruisciti una casa in Gerusalemme; ivi sia la tua dimora; non ne uscirai per andartene qua e là. | 36 Il re mandò pure a chiamare Simeì e gli disse: "Costruisciti una casa in Gerusalemme; vi abiterai ma non ne uscirai per andare qua o là. |
37 Quando ne uscirai, oltrepassando il torrente Cedron - sappilo bene! - sarai degno di morte; il tuo sangue ricadrà sulla tua testa". | 37 Quel giorno in cui tu uscissi e attraversassi il torrente Cedron, sappi che certamente morrai e il tuo sangue ricadrà sul tuo capo". |
38 Simèi disse al re: "L'ordine è giusto! Come ha detto il re mio signore, così farà il tuo servo". Simèi dimorò in Gerusalemme per molto tempo. | 38 Simeì rispose al re: "Sta bene! Il tuo servo agirà come il re mio signore ha ordinato". E Simeì dimorò molti anni in Gerusalemme. |
39 Dopo tre anni, due schiavi di Simei fuggirono presso Achis figlio di Maaca, re di Gat. Fu riferito a Simei che i suoi schiavi erano in Gat. | 39 Passati però tre anni, due schiavi di Simeì fuggirono presso Achis, figlio di Maaca, re di Gat. Alcuni informarono Simeì dicendogli: "Ecco i tuoi schiavi si trovano a Gat". |
40 Simei si alzò, sellò l'asino e partì per Gat andando da Achis in cerca dei suoi schiavi. Simei vi andò e ricondusse i suoi schiavi da Gat. | 40 Allora Simeì si levò, sellò il suo asino e si recò a Gat presso Achis a reclamare i suoi schiavi. Poi se ne tornò conducendoli con sé da Gat. |
41 Fu riferito a Salomone che Simei era andato da Gerusalemme a Gat e che era ritornato. | 41 Fu riferito a Salomone che Simeì da Gerusalemme era andato a Gat ed era tornato. |
42 Il re, fattolo chiamare, gli disse: "Non ti avevo forse giurato per il Signore e non ti avevo io testimoniato che, quando tu fossi uscito per andartene qua e là - lo sapevi bene! - saresti stato degno di morte? Tu mi avevi risposto: L'ordine è giusto! Ho capito. | 42 Il re allora mandò a chiamare Simeì e gli disse: "Non ti ho fatto giurare per il Signore e ammonito dicendoti: "Nel giorno in cui uscirai per andare qua o là sappi che certamente morrai"? Non mi hai tu risposto: "Va bene, ho inteso"? |
43 Perché non hai rispettato il giuramento del Signore e il comando che ti avevo impartito?". | 43 Perché dunque non hai osservato il giuramento del Signore e gli ordini che ti avevo impartiti?". |
44 Il re aggiunse a Simei: "Tu conosci tutto il male che hai fatto a Davide mio padre. Il Signore farà ricadere la tua malvagità sulla tua testa. | 44 Disse ancora il re a Simeì: "Tu sai, giacché la tua coscienza te lo attesta, tutto il male che hai fatto a Davide mio padre; ora il Signore ti farà ricadere sul capo la tua malvagità. |
45 Invece sia benedetto il re Salomone e il trono di Davide sia saldo per sempre davanti al Signore". | 45 Invece il re Salomone sarà benedetto e il trono di Davide sarà saldo in perpetuo innanzi al Signore". |
46 Il re diede ordine a Benaià figlio di Ioiadà, di andare ad ucciderlo. E quegli morì. Il regno si consolidò nelle mani di Salomone. | 46 E il re comandò a Benaià, figlio di Ioiadà; egli uscì e lo colpì a morte. Così il potere reale si consolidò nelle mani di Salomone. |