Scrutatio

Domenica, 12 maggio 2024 - Santi Nereo e Achilleo ( Letture di oggi)

Seconda lettera ai Corinzi 4


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BIBBIA MARTININOVA VULGATA
1 Per la qual cosa avendo noi tal ministero in virtù della misericordia da noi conseguita, non ci perdiamo di cuore:1 Ideo habentes hancministra tionem, iuxta quod misericor diam consecuti sumus, non deficimus,
2 Ma rinunziamo ai nascondigli della turpitudine, non camminando con astuzia, né corrompendo la parola di Dio, ma commendevoli rendendoci presso là coscienza di tutti gli uomini dinanzi a Dio mediante la manifestazione della verità.2 sedabdicavimus occulta dedecoris non ambulantes in astutia neque adulterantesverbum Dei, sed in manifestatione veritatis commendantes nosmetipsos ad omnemconscientiam hominum coram Deo.
3 Che se è velato anche il nostro vangelo; per que', che periscono, egli è velato:3 Quod si etiam velatum est evangelium nostrum, in his, qui pereunt, estvelatum;
4 De' quali infedeli il Dio di questo secolo ha accecate le menti, onde non rifulga per essi la luce del vangelo della gloria di Cristo, il quale è immagine di Dio.4 in quibus deus huius saeculi excaecavit mentes infidelium, ut nonfulgeat illuminatio evangelii gloriae Christi, qui est imago Dei.
5 Imperocché noi non predichiamo noi stessi, ma Gesù Cristo Signor nostro; noi poi servi vostri per Gesù:5 Non enimnosmetipsos praedicamus sed Iesum Christum Dominum; nos autem servos vestros perIesum.
6 Conciossiachè Dio, il quale disse che dalle tenebre splendesse la luce, egli stesso rifulse ne' nostri cuori, perché chiara si rendesse la cognizione della gloria di Dio nella faccia di Gesù Cristo.6 Quoniam Deus, qui dixit: “ De tenebris lux splendescat ”, ipseilluxit in cordibus nostris ad illuminationem scientiae claritatis Dei in facieIesu Christi.
7 Ma questo tesoro lo abbiamo in vasi di creta: onde la superiorità della virtù sia di Dio, e non da noi.7 Habemus autem thesaurum istum in vasis fictilibus, ut sublimitas sit virtutisDei et non ex nobis.
8 Per ogni verso siam tribolati, ma non avviliti d'animo: siamo angustiati, ma non siamo disperati:8 In omnibus tribulationem patimur, sed non angustiamur;aporiamur, sed non destituimur;
9 Siamo perseguitati, ma non siamo abbandonati: siamo abbattuti, ma non estinti:9 persecutionem patimur, sed non derelinquimur;deicimur, sed non perimus;
10 Portando noi sempre per ogni dove la mortificazione di Gesù Cristo nel corpo nostro, affinchè la vita ancor di Gesù si manifesti ne' corpi nostri.10 semper mortificationem Iesu in corporecircumferentes, ut et vita Iesu in corpore nostro manifestetur.
11 Imperocché continuamente noi, che viviamo, siam messi a morte per amor di Gesù: affinchè la vita ancor di Gesù si manifesti nella carne nostra mortale.11 Semper enimnos, qui vivimus, in mortem tradimur propter Iesum, ut et vita Iesu manifesteturin carne nostra mortali.
12 Trionfa adunque in noi la morte, e in voi la vita.12 Ergo mors in nobis operatur, vita autem in vobis.
13 Ma avendo lo stesso spirito di fede, conforme sta scritto: credetti, per questo parlai: noi pur crediamo, e per questo anche parliamo:13 Habentes autem eundem spiritum fidei, sicut scriptum est: “ Credidi,propter quod locutus sum ”, et nos credimus, propter quod et loquimur,
14 Sapendo noi, come colui, che risuscitò Gesù, noi pure risusciterà con Gesù, e ci darà luogo tra voi.14 scientes quoniam, qui suscitavit Dominum Iesum, et nos cum Iesu suscitabit etconstituet vobiscum.
15 Imperocché tutte le cose sono per voi: affinchè l'abbondante grazia ridondi abbondantemente in gloria di Dio pe' ringraziamenti di molti.15 Omnia enim propter vos, ut gratia abundans per multosgratiarum actionem abundare faciat in gloriam Dei.
16 Per la qual cosa non perdiamo coraggio: ma quantunque quel nostro uomo, che è al di fuori, si corrompa: quello però, che è al di dentro, di giorno in giorno si rinnovella.16 Propter quod nondeficimus, sed licet is, qui foris est, noster homo corrumpitur, tamen is, quiintus est, noster renovatur de die in diem.
17 Imperocché quella, che è di presente momentanea, e leggera tribolazione nostra, un eterno sopra ogni misura smisurato peso di gloria opera in noi.17 Id enim, quod in praesenti est,leve tribulationis nostrae supra modum in sublimitatem aeternum gloriae pondusoperatur nobis,
18 Non mirando noi a quel, che si vede, ma a quello, che non si vede. Imperocché le cose, che si veggono, sono temporali: quelle poi, che non si veggono, sono eterne.18 non contemplantibus nobis, quae videntur, sed quae nonvidentur; quae enim videntur, temporalia sunt, quae autem non videntur, aeternasunt.