Scrutatio

Lunedi, 13 maggio 2024 - Beata Vergine Maria di Fatima ( Letture di oggi)

Seconda lettera ai Corinzi 10


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BIBBIA MARTINIBIBBIA RICCIOTTI
1 Ora io stesso Paolo vi scongiuro per la mansuetudine, e modestia di Cristo, io, che in faccia sono umile tra di voi, assente poi sono ardito con voi.1 - Or io stesso Paolo, vi esorto per la mansuetudine e mitezza di Cristo, io che di presenza fra voi sono così umile, e assente poi sono sì ardito con voi,
2 Vi supplico adunque, che non abbia io presente ad agire arditamente con quella franchezza, per la quale sono creduto ardito, contro certuni, i quali fan concetto di noi quasi camminiamo secondo la carne.2 vi prego di far in modo che io non debba, venendo, farmi forte di quella franchezza della quale si crede che io sia audace, contro quelli che fan conto di noi come gente che vive secondo la carne.
3 Imperocché camminando noi nella carne, non militiamo secondo la carne.3 Giacchè pur vivendo nella carne non militiamo però secondo la carne;
4 Imperocché le armi della nostra milizia non sono carnali, ma potenti in Dio a distruggere le fortificazioni, distruggendo noi le macchinazioni,4 poichè le armi della nostra milizia non sono carnali, ma potenti in Dio a distruggere anche delle fortezze, distruggendo noi i falsi ragionamenti
5 E qualunque altura, che si innalza contro la scienza di Dio, e in servaggio conducendo ogni intelletto all'ubbidienza di Cristo,5 e ogni rocca elevata contro la conoscenza di Dio, e facendo schiava ogni intelligenza all'obbedienza di Cristo;
6 E avendo in mano onde prender vendetta di ogni disubbidienza, quando sarà perfezionata la vostra ubbidienza.6 avendo in pronto anche il punire ogni disobbedienza quando la vostra obbedienza non sia completa.
7 Badate all'apparenza. Se taluno dentro di se confida di essere di Cristo, pensi vicendevolmente dentro di se, che com'egli è di Cristo, cosi anche noi.7 Voi badate a quello che è l'apparenza delle cose. Se uno confida in sè d'essere di Cristo, questo di nuovo entro di sè rifletta, che com'è di Cristo lui, così anche noi.
8 Imperocché quand' anche mi gloriassi un poco più della potestà nostra, la quale il Signore ci ha dato per vostra edificazione, e non per distruzione, non ne arrossirei.8 Poichè se anche mi vantassi un po' di più della podestà nostra che il Signore ci diede, a edificazione vostra, e non a rovina, non avrei da vergognarmene;
9 Ma affinchè io non sia creduta quasi sbalordirvi con le lettere:9 che non abbia a sembrare ch'io vi voglia intimidire con le lettere.
10 Imperocché le lettere (dicono essi) elle sono gravi, e robuste: ma la presenza del corpo è meschina, e il discorso non val nulla:10 Le sue lettere, dice taluno, sono gravi e forti, ma la presenza di persona è debole, e la parola non val nulla.
11 Pensi chi dice cosi, che quali siamo a parole per lettera in assenza, tali ancor (siamo) a' fatti in presenza.11 Chi dice così rifletta, che quali siamo assenti colla parola per mezzo delle lettere, tali siamo presenti coll'opera.
12 Imperocché non abbiamo ardire di metterci in mazzo, o di paragonarci con certuni, i quali da loro stessi si celebrano: ma noi misuriamo noi stessi con noi medesimi, e con noi stessi ci paragoniamo.12 Non abbiamo certo il coraggio di metterci nel novero o di paragonarci ad alcuno di quelli che mettono avanti se stessi, ma misuriamo noi stessi in noi stessi, e paragoniamo noi a noi stessi;
13 Noi però non ci glorieremo formisura, ma giusta la maniera di misura che Dio ci ha dato in sorte, misura da arrivare sino a voi.13 noi non ci vanteremo senza misura, ma staremo alla misura di quel limite di cui Iddio ci ha fatto parte sì da giungere fino anche a voi.
14 Imperocché non, quasi non fossimo arrivati sino a voi, ci siamo stesi oltre i limiti: imperocché sino a voi pure siamo arrivati col vangelo di Cristo:14 Poichè noi non è che ci arroghiamo troppo, come sarebbe se non fossimo arrivati sino a voi, perchè sino a voi siam venuti nel predicare l'evangelo di Cristo;
15 Non gloriandoci formisura sopra le altrui fatiche: ma sperando, che crescendo la vostra fede, saremo tra di voi ingranditi nella nostra misura ampiamente,15 non ci vantiamo fuor di luogo in fatiche altrui, e nutriamo speranza che crescendo la fede vostra in noi, il nostro campo d'azione potrà essere ingrandito secondo il limite nostro largamente,
16 Porteremo il vangelo anche ne' luoghi, che sono di là da voi, non ci glorieremo di ciò, che è coltivato dentro la misura assegnata ad altri.16 sino a evangelizzare anche luoghi posti oltre i vostri confini, senza però invadere limiti altrui, sì da menar vanto di cose già apparecchiate da altri.
17 Per altro chi si gloria, nel Signore si glorj.17 E chi si vanta, nel Signore si vanti,
18 Imperocché non è provato chi se stesso commenda: ma quegli, cui Iddio commenda.18 giacchè non colui che raccomanda se stesso è approvato, ma quegli cui raccomanda il Signore.