Scrutatio

Martedi, 28 maggio 2024 - Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano ( Letture di oggi)

Isaia 58


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BIBBIA MARTINIBIBBIA VOLGARE
1 Grida, non darti posa; alza la tua voce come una tromba, e annunzia al popol mio le sue scelleratezze, e alla casa di Giacobbe i suoi peccati;1 Grida, e non ristare; ed esalta la tua voce quasi come fosse una tromba, e annuncia al popolo mio le loro fellonie, e alla casa di Iacob lo loro peccato.
2 Perocché ogni giorno m'interrogano, e voglion saper i miei consigli: come gente, che abbia esercitata la giustizia, e non abbia abbandonata la legge del suo Dio, mi domandan ragione dei giudizj di (mia) giustizia: voglion essere vicini a Dio.2 Però che loro (addomandano e) cercano me tutto dì, e vogliono sapere le mie vie, quasi come gente la quale abbia fatto giustizia, e che non abbia abbandonato lo giudicio del suo Iddio; però che li giudicii e le giustizie fanno preghiera a me, e voglionsi appressare a Dio.
3 Perchè abbiam noi digiunato, e tu non ne hai fatto conto? abbiamo umiliato le anime nostre, ed hai fatto vista di non saperlo? Ecco, che nel dì del vostro digiuno la volontà vostra si soddisfa, e voi stringete tutti i vostri debitori.3 Or perchè fu questo, che noi digiunammo, e tu non riguardasti; e adumiliammo le nostre anime, e tu non sapesti? Ecco che nel dì del vostro digiuno si trova la vostra volontade, e voi richiedete tutti li vostri debitori.
4 Ecco che voi digiunate per litigare, e quistionare, e percuotete altrui co' pugni empiamente. Non digiunate come avete fatto fino a questo dì per e far sentire nell'alto i vostri clamori.4 Ecco che voi digiunate per fare lite e contenzione, e percotete colla mano malvagiamente. Adunque non vogliate digiunare più come voi avete digiunato insino a questo dì (cioè insino a questo tempo), sì che lo vostro rumore (non) sia udito nell'altezza del cielo.
5 Il digiuno, che io amo, sta egli in questo, che l'uomo affligga per giorno l'anima sua? ovver ch'ei della sua testa incurvata ne faccia quasi un cerchio, e si getti addosso il sacco, e la cenere? Questo forse chiamerai tu digiuno, e giorno accetto al Signore?5 Or così fatto è lo digiuno il quale io hoe eletto, cioè che l'uomo affligga per tutto lo dì l'anima sua? or (non) si vuole torcere lo suo capo come una coreggia, e vestirsi di sacco, e mettersi in capo la cenere? or (non) chiamerai tu questo, digiuno e dì (molto) accettabile a Dio?
6 Non è egli questo piuttosto il digiuno, che io amo? sciogli i vincoli dell'empietà; sciogli le obbligazioni, che opprimono: metti in libertà i mal condotti, e rompi ogni gravame.6 Or non è questo, che io hoe eletto, maggior digiuno? Sciogli li legami della (tua) malvagitade, e sciogli li fascicoli i quali abbattono (te); lascia coloro liberi i quali sono tutti rotti, e rompi ogni (tuo) carico.
7 Spezza all'affamato il tuo pane, e i poveri, e i raminghi menati a tua casa: se vedi uno ignudo, rivestilo, e non ispregiare la tua propria carne.7 Rompi lo pane allo affamato, e mena nella tua casa i bisognosi e li sviati; quando vedi lo ignudo, ricoprilo, e non spregiare la tua carne.
8 Allora come di dell'aurora spunterà la tua luce, e presto verrà la tua guarigione, e la tua giustizia anderà innanzi a te, e la gloria del Signore ti accoglierà.8 Allora uscirà fuori lo tuo lume, come è bella la mattina, e la tua sanitade nascerà più tosto, e la tua giustizia andrà innanzi alla tua faccia, e la gloria di Dio raccoglierà te.
9 Allora tu invocherai il Signore, ed egli ti esaudirà: alzerai la tua voce, ed ei dirà: Eccomi a te. Se torrai di mezzo a te la catena, e cesserai di stendere il dito, e di parlare come non si conviene.9 Allora tu chiamerai, e lo Signore esaudirà te; allora tu griderai, ed egli dirae: io sono presente, (però ch' io sono tuo misericordioso Iddio), se tu averai tolto del mezzo di te la catena, e rimarra'ti di distendere lo dito, e parlare quello che non giova.
10 Quando tu aprirai le tue viscere all'affamato, e consolerai l'anima afflitta, nascerà nelle tenebre a te la luce, e le tue tenebre si cangeranno in un mezzodì.10 Conciosia cosa che tu abbia data l'anima al povero affamato, e averai riempiuta l'anima afflitta, la tua luce nascerà nelle tenebre, e le tue tenebre saranno come nello mezzo dì.
11 E il Signore darà a te sempre riposo, e l'anima tua empierà di splendori, e conforterà le tue ossa: e tu sarai come un giardino innaffiato, e come fontana, cui non mancano acque giammai.11 E lo Signore (Iddio tuo) darà lo riposo a te sempre, ed empierà di splendore la tua anima, libererà le tue ossa; e sarai quasi come un orto adacquato, e come fonte d' acque, le cui acque non vengono meno.
12 E saran da te ristorati i luoghi ab antico deserti, alzerai de' fondamenti per generazioni, e generazioni: e ti sarà dato il nome di ristoratore delle mura d'uom, che rende sicure le strade.12 E in te saranno edificati li deserti de' populi; e risusciterai li fondamenti delle generazioni; e sarai chiamato edificatore delle siepi, e rivolgente le vie (delle malvagitadi) in quiete.
13 Se conterrai il tuo piede nel sabato, e non farai la tua volontà nel santo mio giorno, e se tu il sabato chiamerai giorno delizioso, e santo, glorioso del Signore, e lui glorificherai col non fare quel, che solevi, e col non soddisfare la tua volontà co' tuoi cicalecci;13 Se tu rivolgerai lo tuo piede dal sabbato, e che tu facci la tua volontade nello mio santo dì, e averai chiamato lo sabbato delicato, e lo santo di Dio glorioso, e che tu abbi dato gloria a lui, mentre che tu non fai le tue vie, e non si trova la tua volontà (nel dì mio santo), che tu parli pure una parola;
14 Allora la dilettazione tua avrai nel Signore, ed io t'innalzerò sopra ogni elevazion della terra, e per tuo nutrimento darotti l'eredità di Giacobbe tuo padre: imperocché il Signore di sua bocca ha parlato.14 allora tu averai diletto in Dio, e leverotti in alto sopra l'altezza della terra, e darò per cibo a te la ereditade di Iacob tuo padre; e questo parlò (e disse) la bocca di Dio.