Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Primo libro delle Cronache 8


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Giuda avendo avuto tre fgli di una moglie Chananea, fece sposar Thamar al primo, e al secondo: dopo la morte di essi ebbe che fare con lei senza saperlo, credendo la donna di mala vita, e generò di lei Phares, e Zara:

1Nello stesso tempo Giuda separato da' suoi fratelli andò a posare in casa di un uomo di Odollam, per nome Hiram.2E ivi vide la figlia di un Chananeo, chiamato Sue: e, presala per moglie, convivea con lei.3Ed ella concepì e partorì un figliuolo, e gli pose nome Her.4La quale concepito un'altra volta, pose al figliuolo, che le nacque, il nome di Onan.5Partorì anche il terzo, cui ella chiamò Sela: e nato questo, non ebbe più figliuoli.6E Giuda diede in moglie ad Her, suo primogenito, una chiamata Thamar.7Ma Her, primogenito di Giuda, fu uomo perverso nel cospetto del Signore: il quale lo fece morire.8Disse pertanto Giuda ad Onan suo figlio: Prendi la moglie di tuo fratello, e convivi con lei affin di dare figliuoli al tuo fratello.9Sapendo quegli, che i figliuoli, che nascessero, non sarebbero suoi, accostandosi alla moglie del fratello, impediva il concepimento, affinché non nascessero figliuoli col nome del fratello.10Quindi il Signore lo fece morire, perché faceva cosa detestabile.11Per la qual cosa disse Giuda a Thamar sua nuora: Rimanti vedova nella casa del padre tuo, fino a tanto che Sela mio figlio cresca: or ei temeva, che non morisse anche questo, come i suoi fratelli. Ella se n'andò, e abitò in casa del padre suo.12Passati poi molti giorni morì la figliuola di Sue, consorte di Giuda: il quale dopo gli uffici funebri, passato il duolo, se n'andò a trovare quelli che tosavano le sue pecore in Thamnas, egli, e Hiras di Odollam, pastore di pecore.13E fu riferito a Thamar, come suo suocero andava a Thamnas a tosare le pecore.14Ed ella, posati i vestimenti da vedova, prese un velo: e travestita si pose a sedere in un bivio della strada, che mena a Thamnas; perocché Sela era cresciuto, e non le era stato dato in isposo.15E avendola veduta Giuda, sospicò, ch'ella fosse donna di mala vita: conciossiaché ella avea coperta la sua faccia per non essere riconosciuta.16E appressatosi a lei la richiese di mal fare: perocché non sapeva, ch'ella fosse sua nuora. E avendo ella risposto: Che mi darai per fare il tuo volere?17Disse egli: Ti manderò un capretto del mio gregge. E replicando quella: Acconsentirò a tutto, purché tu mi dia un pegno, perfino a tanto che tu mandi quel che prometti.18Giuda disse: Che vuoi tu, che ti sia dato per pegno? Rispose: L'anello, e il braccialetto, e il bastone, che hai in mano. Concepì adunque la donna ad un sol atto:19E si alzò, e se ne andò: e deposto l'abito, che avea preso, si vestì di vestimenti da vedova.20Ma Giuda mandò per mezzo del suo pastore Odollamite il capretto, affine di riavere il pegno dato alla donna: ma questi non avendola trovata,21Domandò alla gente di quel luogo: Dov'è quella donna, che stava a sedere nel bivio? E tutti rispondendogli: Non è stata in questo luogo donna di mala vita:22Se ne tornò a Giuda, e gli disse: Non l'ha trovata: e di più tutta la gente di quel luogo mi hanno detto, non essere ivi stata giammai donna di mala vita.23Disse Giuda: Se lo tenga per sé: almeno non può ella rinfacciarmi bugia: io ho mandato il capretto promessole, e tu non l'hai ritrovata.24Ma di lì a tre mesi, ecco che venne chi disse a Giuda: Thamar tua nuora ha peccato, e si vede, ch'ella è gravida. Disse Giuda: Conducetela fuori ad esser bruciata.25E mentre ella era condotta al supplizio, mandò a dire al suo suocero: Io sono gravida di colui, di cui sono queste cose: guarda di chi sia l'anello, e il braccialetto, e il bastone.26Ed egli, riconosciuti i pegni, disse: Ella è più giusta di me: perocché io non l'ho data in moglie a Sela mio figlio. Ma però egli non ebbe più che fare con lei.27Ma appressandosi il parto, si conobbe, che avea in seno due gemelli: e nell'uscire de' bambini uno mise fuori la mano, alla quale la levatrice legò un filo di scarlatto, dicendo:28Questi uscirà il primo.29Ma avendo egli ritirata la mano, uscì l'altro, e la donna disse: Per qual motivo si è rotta per causa tua la muraglia? e per tal motivo gli pose nome Phares.30Uscì dipoi il suo fratello, che aveva alla mano il filo di scarlatto: e lo nominò Zara.

Note:

38,1:Nello stesso tempo. Vale a dire dopo la vendita di Giuseppe. Lascio da parte la maniera di ordinare la serie dei fatti, che sono qui descritti, come cosa fuori del mio istituto,e che non può farsi in poche parole.
Giuda... andò a posare in casa di un uomo di Odollam. Lo Spirito santo ha voluto che fosse in questo luogo descritta la genealogia di Giuda. Perché da questo per via di Thamar dovea nascere il Cristo; quindi a dimostrare l'estrema esinanizione, alla quale volle per noi discendere il Verbo di Dio, si raccontano anche le vergognosa cadute di quelli, de' quali egli non ebbe a sdegno di nascere, affinchè nascendo di peccatori cancellasse i peccati di tutti gli uomini.

38,3:Gli pose nome Her. Giuda fu quegli, che diede qui il nome al figliuolo: al figliuolo poi nel versetto Seguente il nome fu imposto dalla madre come apparisce dall'Ebreo.

38,7:Her... fu uomo perverso ec. Credesi comunemente, che il peccato di Bar fosse lo stesso, che quello di Onan; volea dire, che ambedue con eccesso d'infame libidine procurassero, che la donna non concepisse.

38,9:Affinché non nascessero figliuoli col nome del fratello. Il primogenito portava certamente il nome del fratello defunto; ma quanto agli altri figliuoli credesi, che portasser il nome del loro padre naturale.

38,11:Or ci temeva, che non morisse anche questo. Vuol significare, che Giuda, benchè mostrasse di voler dare a Thamar per suo marito il terzo figliuolo e di non aspettare, se non che questi avesse l'età competente, in realtà però la rimandava alla casa paterna colla speranza, ch'ella frattanto trovasse occasione di rimettersi con altr'uomo, perchè temeva, che non facesse Sela la stesso fine, che avean fatti gli altri due. Cosi egli non parlava a Thamar con sincerità.

38,18:Il Braccialetto. La voce Ebreo alcuni la spiegano per un berretto, altri per una fascia, colla quale gli orientali si cingevano la testa, altri in altra guisa. Siccome sappiamo che anticamente gli uomini portavano dei braccialetti, non v'è ragione di allontanarsi dalla volgata.

38,23:Se lo tenga per se; almeno non può ec. L'Ebreo è più espressivo: Se lo tenga per se (il mio pegno) affinchè non cadiamo noi in vergogna, ovvero, non siamo noi svergognati. Giuda dice, che non vuole cercare più il suo pegno per non venire cosi a propalare l'azione sua vergognosa.

38,24:Conducetela fuori ad esser bruciata. Questa dovea essere in quel tempo la pena ordinaria dell'adulterio presso quelle nazioni, e generalmente severissime furono sempre presso tutti i popoli anche barbari le leggi contro gli adulteri.
Thamar era Sposa di Sela secondo il convenuto con Giuda; ma dovea ella esser bruciata essendo gravida? Si può credere, che Giuda non avrebbe lasciato, che si eseguisse allora la sentenza pronunziata da lui nel primo impeto di sdegno. Giuda qui ci rappresenta il carattere degl'ipocriti, i quali non facendo caso dei proprii peccati, sono ardentissimi nel punire gli altrui.

38,26:Ella è più giusta di me. Giuda differendo sempre con mala fede il matrimonio di Thamar, col suo di figliuolo Sela, mezzo avea dato occasione alla donna di lasciarsi traspotare a simile eccesso, di procurarsi per mezzo del suocero i figliuoli, che non poteva avere con il matrimonio di Sela. Ella non altro bramava, che di esser madre di un primogenito della famiglia di Giuda; cosi Thamar in un senso era men ingiusta di Giuda. Ciò però non fa si, che il delitto di Thamar, delitto di adulterio ed incesto non sia molto più grave, che quello di Giuda, il quale peceò di fornicazione, non avendo saputo, che quella donna fosse sua nuora, ma credendola di mala vita. Credesi, che Thamar non ebbe più altro marito, e che Sela sposò altra donna (Num. XXXVI. 19.) e dopo quello, che era avvenuto, non avrebbe certamente potuto, né voluto averla per moglie.

38,28:Questi uscirà il primo. L'Ebreo: è uscito il primo: e vual dire, questiè il primomogenito.

38,29:Per qual motivo si è rotta ec. Perché è ella stata per te divisa le membrane onde tu eri involto, affinché tu passassi il primo? Gli pose nome Phares. Ecco le parole di S. Girolamo: Phares, perché divise la membrana delle secondine, prese il nome di divisione, onde anche i Farisei, i quali come giusti si separavan dal popolo, preser tal nome.

38,30:Chiamollo Zara. Vale a dire l'appariscente, il nascente, perché fu il primo a comparire. Phares adunque benché figliuolo del peccato, fu primogenilo di Giuda, progenitore di Davidde e di Salomone e di tutti i re della stirpe di Giuda, e del Cristo medesimo promesso alla famiglia di Giuda, come vedremo, cap. XLIX. 10