Scrutatio

Giovedi, 9 maggio 2024 - Beata Maria Teresa di Gesù (Carolina Gerhardinger) ( Letture di oggi)

Jób könyve 41


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KÁLDI-NEOVULGÁTADIODATI
1 Íme, az ilyennek reménye semmivé válik, már puszta látásától is földre vágódik!1 Trarrai tu fuori il leviatan con l’amo, O con una fune che tu gli avrai calata sotto alla lingua?
2 Nincs olyan merész, aki ingerelni merné, és ki állhat meg az én színem előtt?2 Gli metterai tu un uncino al muso? Gli forerai tu le mascelle con una spina?
3 Ki adott nekem előbb, hogy vissza kellene neki adnom? Ami az ég alatt van, az mind az enyém!3 Userà egli molti preghi teco? Ti parlerà egli con lusinghe?
4 Nem hallgatom el, hogy milyenek tagjai, beszélek erejéről, alkata szépségéről!4 Patteggerà egli teco, Che tu lo prenda per servo in perpetuo?
5 Ki tudja levenni ruhája burkolatát? Ki hatol be szája belsejébe?5 Scherzerai tu con lui, come con un uccello? E lo legherai tu con un filo, per darlo alle tue fanciulle?
6 Ki nyitja meg szája kapuit? Fogai környékén rémület lakik!6 I compagni ne faranno essi un convito? Lo spartiranno essi fra i mercatanti?
7 Teste, mint az öntött pajzs, egymáshoz simuló pikkelyekből van egyberakva;7 Gli empirai tu la pelle di roncigli, E la testa di raffi da pescare?
8 az egyik a másikhoz lapul, még levegő sem férkőzik közéjük;8 Pongli pur la mano addosso, Tu non ricorderai mai più la guerra.
9 az egyik a másikhoz tapad, egymást tartják s el nem válnak.9 Ecco, la speranza di pigliarlo è fallace; Anzi l’uomo non sarà egli atterrato, solo a vederlo?
10 Tüsszentése tüzes láng, és szeme olyan, mint a hajnal pillái.10 Non vi è alcuno così feroce, che ardisca risvegliarlo; E chi potrà presentarsi davanti a me?
11 Lángok jönnek torkából, megannyi kigyúlt, égő fáklya;11 Chi mi ha prevenuto in darmi cosa alcuna? ed io gliela renderò; Quello che è sotto tutti i cieli è mio.
12 gőz tör elő orra lyukaiból, mint tűzön álló forró fazékból;12 Io non tacerò le membra di quello, Nè ciò ch’è delle sue forze, nè la grazia della sua disposizione.
13 lehelete meggyújtja a szenet, láng lövell torkából.13 Chi scoprirà il disopra della sua coverta? Chi verrà a lui con le sue doppie redini?
14 Erő honol nyakában, és rémület jár előtte.14 Chi aprirà gli usci del suo muso? Lo spavento è d’intorno a’ suoi denti.
15 Tagjaira húsa pompásan tapad, hullna rá bár villám, helyéből ki sem mozdul.15 I suoi forti scudi sono una cosa superba; Son serrati strettamente come con un suggello.
16 A szíve kőkemény, kemény, mint az alsó őrlőkő.16 L’uno si attiene all’altro, Talchè il vento non può entrar per entro.
17 Amikor felemelkedik, még hősök is megijednek, megzavarodnak félelmükben.17 Sono attaccati gli uni agli altri, ed accoppiati insieme, E non possono spiccarsi l’uno dall’altro.
18 Ha kard éri, nem fog rajta, s a dárda visszapattan páncéljáról;18 I suoi starnuti fanno sfavillar della luce, E i suoi occhi son simili alle palpebre dell’alba.
19 olyannak veszi a vasat, mint a szalmát, s az ércet, mint a korhadó fát,19 Della sua gola escono fiaccole, Scintille di fuoco ne sprizzano.
20 nem szalasztja meg őt a nyilas, polyvává lesznek rajta a parittya kövei,20 Delle sue nari esce un fumo, Come d’una pignatta bollente, o d’una caldaia.
21 szalmaszálnak veszi a buzogányt, neveti a dárda süvítését.21 L’alito suo accende i carboni, E fiamma esce della sua bocca.
22 Alul éles cserepek vannak rajta, cséplőszán nyomait hagyja az iszapban.22 La possa alberga nel suo collo, E la doglia tresca davanti a lui.
23 Felforralja a mély tengert, mint az üstöt, olyanná teszi, mintha kenőcs forrna benne.23 Le polpe della sua carne son compresse; Egli ha la carne addosso soda, e non tremola punto.
24 Világít nyomában az ösvény, őszülő hajnak néznéd az örvényt.24 Il cuor suo è sodo come una pietra, E massiccio come un pezzo della macina disotto.
25 Nincs hozzá fogható hatalom a földön, úgy van alkotva, hogy semmitől se féljen.25 I più forti e valenti hanno paura di lui, quando egli si alza; E si purgano de’ lor peccati, per lo gran fracasso.
26 Szembenéz minden nagysággal: ő a király minden kevély állat fölött.«26 Nè la spada di chi l’aggiungerà potrà durare, Nè l’asta, nè lo spuntone, nè la corazza:
27 Egli reputa il ferro per paglia, E il rame per legno intarlato.
28 La saetta non lo farà fuggire; Le pietre della frombola si mutano inverso lui in istoppia.
29 Gli ordigni son da lui riputati stoppia; Ed egli si beffa del vibrare dello spuntone.
30 Egli ha sotto di sè de’ testi pungenti; Egli striscia come una trebbia di ferro in sul pantano.
31 Egli fa bollire il profondo mare come una caldaia; Egli rende il mare simile a una composizione d’unguentaro.
32 Egli fa rilucere dietro a sè un sentiero, E l’abisso pare canuto.
33 Non vi è alcuno animale in su la terra che gli possa essere assomigliato, Che sia stato fatto per esser senza paura.
34 Egli riguarda ogni cosa eccelsa, Ed è re sopra tutte le più fiere belve