Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Prima lettera ai Corinzi 14


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DIODATIBIBBIA VOLGARE
1 PROCACCIATE la carità, ed appetite, come a gara, i doni spirituali; ma principalmente che voi profetizziate.1 Andate dopo la carità, e amate le cose spirituali, in tal modo che profetiate.
2 Perciocchè, chi parla in linguaggio strano non parla agli uomini, ma a Dio; poichè niuno l’intende, ma egli ragiona misteri in ispirito.2 Chè chi parla colla lingua, non parla agli uomini, ma a Dio; e niuno l' intende. Ma lo Spirito è quello che parla le cose secrete.
3 Ma chi profetizza ragiona agli uomini, in edificazione, ed esortazione, e consolazione.3 E quelli che profeta, alli uomini sì parla a edificazione e confortamento.
4 Chi parla in linguaggio strano edifica sè stesso; ma chi profetizza edifica la chiesa.4 Ma quello che parla per diversi linguaggi, edifica pur sè medesimo; e quelli che profeta, edifica tutta la Chiesa.
5 Or io voglio bene che voi tutti parliate linguaggi; ma molto più che profetizziate; perciocchè maggiore è chi profetizza che chi parla linguaggi, se non ch’egli interpreti, acciocchè la chiesa ne riceva edificazione5 Voglio che voi tutti parliate in tutte le lingue; maggiormente voglio che voi profetiate. Chè maggiori sono quelli che profetano, che quelli che parlano tutte le lingue; se non fosse per avventura ch' egli interpretassero alcuno detto che fosse per edificazione della Chiesa.
6 Ed ora, fratelli, se io venissi a voi parlando in linguaggi strani, che vi gioverei, se non che io vi parlassi o in rivelazione, o in scienza, o in profezia, o in dottrina?6 Fratelli, se io venissi a voi, e parlassi a voi per diversi linguaggi (e non intendeste), che gioverò, se io non favello a voi (che intendiate) d'alcuno senno, ovver profezia, ovver d' alcuno ammaestramento?
7 Le cose inanimate stesse che rendono suono, o flauto, o cetera, se non dànno distinzione a’ suoni, come si riconoscerà ciò che è sonato in sul flauto, o in su la cetera?7 Che per certo, quelle cose che son senza anima, sì dànno voce, secondo che son li instrumenti che suonano, [la tibia, ovver] la citara; e questi medesimi, se non distinguono quegli versi che cantano, non sa l'uomo, che dicano, nè ch' egli cantano.
8 Perciocchè, se la tromba dà un suono sconosciuto, chi si apparecchierà alla battaglia?8 Che se la tromba non dà quella voce ch' è usata, come s' apparecchia altri a combattere?
9 Così ancor voi, se per lo linguaggio non proferite un parlare intelligibile, come s’intenderà ciò che sarà detto? perciocchè voi sarete come se parlaste in aria.9 E così è di noi; chè se noi (parliamo per diversi linguaggi, e) non siamo intesi, come sa l' uomo quello che diciamo? e così parliamo (tutti i linguaggi) all' aere.
10 Vi sono, per esempio, cotante maniere di favelle nel mondo, e niuna nazione fra gli uomini è mutola.10 Chè molte generazioni di lingue son in questo mondo; e niuna ve n'è senza voce.
11 Se dunque io non intendo ciò che vuol dir la favella, io sarò barbaro a chi parla, e chi parla sarà barbaro a me.11 Adunque se io non saprò lo intendimento. della voce, sarò a colui che mi favella straniero, e quelli che parla sì mi pare uno barbaro.
12 Così ancor voi, poichè siete desiderosi de’ doni spirituali, cercate d’abbondarne, per l’edificazion della chiesa.12 E così voi, che siete amatori di spirito, dimandate che voi abbondiate a edificazione della Chiesa.
13 Perciò, chi parla linguaggio strano, preghi di potere interpretare.13 E quelli che parla colla lingua, ori perchè sia interpretato (quello ch' egli dice).
14 Perciocchè, se io fo orazione in linguaggio strano, ben fa lo spirito mio orazione, ma la mia mente è infruttuosa14 Chè se io oro pur con la lingua, lo spirito mio favella, ma la mia mente è senza frutto.
15 Che si deve adunque fare? io farò orazione con lo spirito, ma la farò ancora con la mente; salmeggerò con lo spirito, ma salmeggerò ancora con la mente.15 Adunque che sarà? Per certo voglio orare collo spirito e colla mente; e voi [fate il] simigliante collo spirito e colla mente.
16 Poichè, se tu benedici con lo spirito, come dirà colui che occupa il luogo dell’idiota Amen al tuo ringraziamento, poichè egli non intende ciò che tu dici?16 Ma se tu orerai pur piano con la tua mente, come farà quelli che sa poco (e che copre il suo difetto) e come risponderà: amen, sopra alla tua benedizione? chè egli non sa quello che tu dici.
17 Perciocchè tu rendi ben grazie, ma altri non è edificato.17 Chè tu ben (fai e ben) referisci grazie (a Dio); ma un altro non è edificato.
18 Io ringrazio l’Iddio mio, che io ho più di questo dono di parlar diverse lingue che tutti voi.18 Grazie rendo a Dio, che con tutte le vostre lingue parlo.
19 Ma nella chiesa io amo meglio dir cinque parole per la mia mente, acciocchè io ammaestri ancora gli altri, che diecimila in lingua strana.19 Ma io voglio parlare nella Chiesa maggiormente cinque parole per mio senno a edificazione, che dieci milia parole per linguaggio straniero.
20 Fratelli, non siate fanciulli di senno; ma siate bambini in malizia, e uomini compiuti in senno20 Fratelli miei, non vogliate diventare fanciulli del senno; ma siate parvoli di malizia, e di senno siate perfetti (e compiuti).
21 Egli è scritto nella legge: Io parlerò a questo popolo per genti di lingua strana, e per labbra straniere; e non pur così mi ascolteranno, dice il Signore.21 Che nella legge sì è scritto (e dice Dio): in altre lingue e in altre labbra parlerò a questo popolo; e per tutto ciò non m' hanno esaudito (nè inteso), [dice il Signore].
22 Per tanto, i linguaggi son per segno, non a’ credenti, anzi agli infedeli; ma la profezia non è per gl’infedeli, anzi per li credenti.22 Adunque le lingue sì son in segno, non alli fedeli, ma a coloro che non son fedeli; e le profezie son segni alli fedeli, e non alli infedeli.
23 Se dunque, quando tutta la chiesa è raunata insieme, tutti parlano linguaggi strani, ed entrano degl’idioti, o degl’infedeli, non diranno essi che voi siete fuori del senno?23 Adunque, se voi sarete raunati tutti nella Chiesa, e tutti parlerete per diversi linguaggi, e uno idiota o uno infedele entri dentro, non dirà egli che voi impazziate?
24 Ma, se tutti profetizzano, ed entra alcun infedele, o idiota, egli è convinto da tutti, è giudicato da tutti.24 Ma se tutti profeteranno, ed entrerà uno che non creda nella fede, ovver [uno] idiota, sì è convinto, e si è giudicato da tutti.
25 E così i segreti del suo cuore son palesati; e così, gettandosi in terra sopra la sua faccia, egli adorerà Iddio, pubblicando che veramente Iddio è fra voi25 Saranno palesati (li suoi pensieri e) tutti li suoi secreti (e le sue credenze da coloro che profetano). Questo tale, vedendo questo, non si gitterà egli incontinente in terra per adorare Dio, pronunziando che Dio veramente sia in voi?
26 CHE convien dunque fare, fratelli? Quando voi vi raunate, avendo ciascun di voi, chi salmo, chi dottrina, chi linguaggio, chi rivelazione, chi interpretazione, facciasi ogni cosa ad edificazione.26 Adunque che cosa è, fratelli? Quando voi vi raunate, ciascuno di voi ha il salmo, ha l'ammaestramento, ha l'apocalisse, ha il linguaggio e l' interpretazione; e tutte le cose sieno a edificazione.
27 Se alcuno parla linguaggio strano, facciasi questo da due, o da tre al più; e l’un dopo l’altro; ed uno interpreti.27 Se alcuno parla lingua straniera, sieno due o più tre, e l'uno interpreti.
28 Ma, se non vi è alcuno che interpreti, tacciasi nella chiesa colui che parla linguaggi strani; e parli a sè stesso, e a Dio.28 E se non ha interprete, sì taccia nella Chiesa, e favelli tra sè e Dio.
29 Parlino due o tre profeti, e gli altri giudichino.29 Li profeti due ovver tre dicano, e gli altri diano sentenza (in quel detto).
30 E se ad un altro che siede è rivelata alcuna cosa, tacciasi il precedente.30 E se ad un altro sarà rivelato alcuna cosa quando egli siede, taccia il primario (che profeta).
31 Poichè tutti ad uno ad uno potete profetizzare; acciocchè tutti imparino, e tutti sieno consolati.31 Chè voi potete tutti profetare per ciascuno; chè tutti imprendano e tutti si confortino.
32 E gli spiriti de’ profeti son sottoposti a’ profeti.32 E li spiriti de' profeti siano soggetti alli profeti.
33 Perciocchè Iddio non è Dio di confusione, ma di pace; e così si fa in tutte le chiese de’ santi33 Chè Dio non è diviso, ma è di pace, secondo che io ammaestro in tutte le Chiese de' santi.
34 Tacciansi le vostre donne nelle raunanze della chiesa, perciocchè non è loro permesso di parlare, ma debbono esser soggette, come ancora la legge dice.34 Le femine tacciano nella Chiesa; chè non è permesso a loro (nè lecito) di parlare; ma siano soggette, secondo che dice la legge.
35 E se pur vogliono imparar qualche cosa, domandino i lor propri mariti in casa; perciocchè è cosa disonesta alle donne di parlare in chiesa35 E se vogliono imprendere alcuna cosa, a casa ne dimandano li loro mariti; che sozza cosa è alla femina parlare nella Chiesa.
36 La parola di Dio è ella proceduta da voi? ovvero è ella pervenuta a voi soli?36 È forse uscita la parola di Dio da voi? 0 venne solamente in voi?
37 Se alcuno si stima esser profeta, o spirituale, riconosca che le cose che io vi scrivo son comandamenti del Signore.37 Se alcuno pare intra voi, che sia profeta o spirituale, cognosca queste cose che io scrivo a voi; chè son comandamenti del Signore.
38 E se alcuno è ignorante, sialo.38 Ma quelli che non conosce, non sarà conosciuto.
39 Così dunque, fratelli miei, appetite, come a gara, il profetizzare, e non divietate il parlar linguaggi.39 Adunque, fratelli, amate di profetare; e non vietate di parlare in diverse lingue.
40 Facciasi ogni cosa onestamente, e per ordine40 E tutte le cose siano (in voi) onestamente e ordinatamente.