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Martedi, 14 maggio 2024 - San Mattia ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Matteo 14


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DIODATIBIBBIA CEI 2008
1 IN quel tempo, Erode il tetrarca udì la fama di Gesù. E disse ai suoi servitori:1 In quel tempo al tetrarca Erode giunse notizia della fama di Gesù.
2 Costui è Giovanni Battista; egli è risuscitato da’ morti; e però le potenze operano in lui.2 Egli disse ai suoi cortigiani: «Costui è Giovanni il Battista. È risorto dai morti e per questo ha il potere di fare prodigi!».
3 Perciocchè Erode avea preso Giovanni, e l’avea messo ne’ legami, e l’avea incarcerato, a motivo di Erodiada, moglie di Filippo, suo fratello.3 Erode infatti aveva arrestato Giovanni e lo aveva fatto incatenare e gettare in prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo.
4 Perciocchè Giovanni gli diceva: Ei non ti è lecito di ritenere costei.4 Giovanni infatti gli diceva: «Non ti è lecito tenerla con te!».
5 E volendolo far morire, pure temette il popolo; perciocchè essi lo teneano per profeta.5 Erode, benché volesse farlo morire, ebbe paura della folla perché lo considerava un profeta.
6 Ora, celebrandosi il giorno della natività di Erode, la figliuola di Erodiada avea ballato ivi in mezzo, ed era piaciuta ad Erode.6 Quando fu il compleanno di Erode, la figlia di Erodìade danzò in pubblico e piacque tanto a Erode
7 Onde egli le promise, con giuramento, di darle tutto ciò ch’ella chiederebbe.7 che egli le promise con giuramento di darle quello che avesse chiesto.
8 Ed ella, indotta prima da sua madre, disse: Dammi qui in un piatto la testa di Giovanni Battista.8 Ella, istigata da sua madre, disse: «Dammi qui, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista».
9 E il re se ne attristò; ma pure, per li giuramenti, e per rispetto di coloro ch’erano con lui a tavola, comandò che le fosse data.9 Il re si rattristò, ma a motivo del giuramento e dei commensali ordinò che le venisse data
10 E mandò a far decapitar Giovanni Battista in prigione.10 e mandò a decapitare Giovanni nella prigione.
11 E la sua testa fu portata in un piatto, e data alla fanciulla; ed ella la portò a sua madre.11 La sua testa venne portata su un vassoio, fu data alla fanciulla e lei la portò a sua madre.
12 E i discepoli d’esso vennero, e tolsero il corpo, e lo seppellirono; poi vennero, e rapportarono il fatto a Gesù12 I suoi discepoli si presentarono a prendere il cadavere, lo seppellirono e andarono a informare Gesù.
13 E GESÙ, udito ciò, si ritrasse di là sopra una navicella, in un luogo deserto, in disparte. E la turbe uditolo, lo seguitarono a piè, dalle città.13 Avendo udito questo, Gesù partì di là su una barca e si ritirò in un luogo deserto, in disparte. Ma le folle, avendolo saputo, lo seguirono a piedi dalle città.
14 E Gesù, essendo smontato dalla navicella, vide una gran moltitudine, e fu mosso a compassione inverso loro, e sanò gl’infermi d’infra loro.14 Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, sentì compassione per loro e guarì i loro malati.
15 E, facendosi sera, i suoi discepoli gli si accostarono, dicendo: Questo luogo è deserto, e l’ora è già passata; licenzia le turbe, acciocchè vadano per le castella, e si comperino da mangiare.15 Sul far della sera, gli si avvicinarono i discepoli e gli dissero: «Il luogo è deserto ed è ormai tardi; congeda la folla perché vada nei villaggi a comprarsi da mangiare».
16 Ma Gesù disse loro: Non han bisogno di andarsene; date lor voi da mangiare.16 Ma Gesù disse loro: «Non occorre che vadano; voi stessi date loro da mangiare».
17 Ed essi gli dissero: Noi non abbiam qui se non cinque pani, e due pesci.17 Gli risposero: «Qui non abbiamo altro che cinque pani e due pesci!».
18 Ed egli disse: Recatemeli qua.18 Ed egli disse: «Portatemeli qui».
19 E comandò che le turbe si coricassero sopra l’erba; poi prese i cinque pani, e i due pesci; e levati gli occhi al cielo, fece la benedizione; e, rotti i pani, li diede a’ discepoli, e i discepoli alle turbe.19 E, dopo aver ordinato alla folla di sedersi sull’erba, prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò la benedizione, spezzò i pani e li diede ai discepoli, e i discepoli alla folla.
20 E tutti mangiarono, e furon saziati; poi i discepoli levarono l’avanzo de’ pezzi, e ve ne furono dodici corbelli pieni.20 Tutti mangiarono a sazietà, e portarono via i pezzi avanzati: dodici ceste piene.
21 Or coloro che aveano mangiato erano intorno a cinquemila uomini, oltre alle donne ed i fanciulli21 Quelli che avevano mangiato erano circa cinquemila uomini, senza contare le donne e i bambini.
22 INCONTANENTE appresso, Gesù costrinse i suoi discepoli a montare in su la navicella, ed a passare innanzi a lui all’altra riva, mentre egli licenziava le turbe.22 Subito dopo costrinse i discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull’altra riva, finché non avesse congedato la folla.
23 Ed egli, dopo aver licenziate le turbe, salì in sul monte in disparte, per orare. E, fattosi sera, era quivi tutto solo.23 Congedata la folla, salì sul monte, in disparte, a pregare. Venuta la sera, egli se ne stava lassù, da solo.
24 E la navicella era già in mezzo del mare, travagliata dalle onde; perciocchè il vento era contrario.24 La barca intanto distava già molte miglia da terra ed era agitata dalle onde: il vento infatti era contrario.
25 E nella quarta vigilia della notte, Gesù se ne andò a loro, camminando sopra il mare.25 Sul finire della notte egli andò verso di loro camminando sul mare.
26 E i discepoli, vedendolo camminar sopra il mare, si turbarono, dicendo: Egli è un fantasma. E di paura gridarono.26 Vedendolo camminare sul mare, i discepoli furono sconvolti e dissero: «È un fantasma!» e gridarono dalla paura.
27 Ma subito Gesù parlò loro, dicendo: Rassicuratevi; sono io, non temiate.27 Ma subito Gesù parlò loro dicendo: «Coraggio, sono io, non abbiate paura!».
28 E Pietro, rispondendogli, disse: Signore, se sei tu, comanda che io venga a te sopra le acque.28 Pietro allora gli rispose: «Signore, se sei tu, comandami di venire verso di te sulle acque».
29 Ed egli disse: Vieni. E Pietro, smontato dalla navicella, camminava sopra le acque, per venire a Gesù.29 Ed egli disse: «Vieni!». Pietro scese dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò verso Gesù.
30 Ma, vedendo il vento forte, ebbe paura; e, cominciando a sommergersi, gridò, dicendo: Signore, salvami.30 Ma, vedendo che il vento era forte, s’impaurì e, cominciando ad affondare, gridò: «Signore, salvami!».
31 E incontanente Gesù distese la mano, e lo prese, e gli disse: O uomo di poca fede, perchè hai dubitato?31 E subito Gesù tese la mano, lo afferrò e gli disse: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?».
32 Poi, quando furono entrati nella navicella, il vento si acquetò.32 Appena saliti sulla barca, il vento cessò.
33 E coloro ch’erano nella navicella vennero, e l’adorarono, dicendo: Veramente tu sei il Figliuol di Dio33 Quelli che erano sulla barca si prostrarono davanti a lui, dicendo: «Davvero tu sei Figlio di Dio!».
34 Poi, essendo passati all’altra riva, vennero nella contrada di Gennesaret.34 Compiuta la traversata, approdarono a Gennèsaret.
35 E gli uomini di quel luogo, avendolo riconosciuto, mandarono a farlo sapere per tutta quella contrada circonvicina; e gli presentarono tutti I malati;35 E la gente del luogo, riconosciuto Gesù, diffuse la notizia in tutta la regione; gli portarono tutti i malati
36 e lo pregavano che potessero sol toccare il lembo della sua vesta; e tutti quelli che lo toccarono furono sanati36 e lo pregavano di poter toccare almeno il lembo del suo mantello. E quanti lo toccarono furono guariti.