SCRUTATIO

Martedi, 1 luglio 2025 - SS. Primi Martiri della Chiesa di Roma ( Letture di oggi)

Giobbe 29


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DIODATIBIBBIA MARTINI
1 E GIOBBE riprese il suo ragionamento, e disse:1 Soggiunse indi Giobbe, ripigliando la sua parabola, e disse:
2 Oh! fossi io pure come a’ mesi di prima, Come al tempo che Iddio mi guardava!2 Chi mi darà, ch'io ritorni qual era nei mesi trascorsi, come ne' giorni, in cui Dio avea la custodia di me?
3 Quando egli faceva rilucere la sua lampana sopra il mio capo, E quando io camminava al suo lume, per mezzo le tenebre;3 Allorché il suo lume risplendeva sulla mia testa, e tralle tenebre io camminava guidato dalla sua luce.
4 Come io era al tempo della mia giovanezza, Mentre il consiglio di Dio governava il mio tabernacolo;4 Qual era ne' giorni di mia giovinezza allorché Dio segretamente si stava nella mia tenda.
5 Mentre l’Onnipotente era ancora meco, E i miei famigli mi erano d’intorno;5 Quando meco si stava l'Onnipotente, e attorno a me tutti i miei figli
6 Mentre io lavava i miei passi nel burro, E le rocce versavano presso di me de’ ruscelli d’olio6 Quand'io col burro ungeva i miei piedi, e da' massi sgorgavano rividi olio per me.
7 Quando io andava fuori alla porta per la città, O mi faceva porre il mio seggio in su la piazza,7 Quand'io me n'andava alla porta della città, e nella piazza mi preparavano la residenza.
8 I fanciulli, veggendomi, si nascondevano; E i vecchi si levavano, e stavano in piè;8 In reggendomi i giovani si ritirivano, e i vecchi si alzavano, e stavano in piedi.
9 I principali si rattenevano di parlare, E si mettevano la mano in su la bocca;9 I principi più non fiatavano, e mettevano il dito sulle lor labbra.
10 La voce de’ rettori era celata, E la lor lingua era attaccata al lor palato;10 I grandi rattenevan la loro voce, e la loro lingua era attaccata al palato.
11 L’orecchio che mi udiva mi celebrava beato; L’occhio che mi vedeva mi rendeva testimonianza;11 Beato, diceami, chi ascoltava le mie parole, e chi mi vedea, dicea bene di me;
12 Perciocchè io liberava il povero che gridava, E l’orfano che non avea chi l’aiutasse.12 Perch'io liberava il povero che strideva, e il pupillo privo di difensore.
13 La benedizione di chi periva veniva sopra me; Ed io faceva cantare il cuor della vedova.13 Benedizioni mandava a me colui, che stava in pericolo di perire, e al cuor della vedova io porgeva conforto.
14 Io mi vestiva di giustizia, ed ella altresì mi rivestiva; La mia dirittura mi era come un ammanto, e come una benda.14 Mi rivestii di giustizia, e della mia equità mi adornai come di manto, e di diadema.
15 Io era occhi al cieco, E piedi allo zoppo.15 Io fui occhio al cieco, e piede allo zoppo.
16 Io era padre a’ bisognosi, E investigava la causa che mi era sconosciuta.16 Io era il padre de' poveri, e delle cause a me ignote faceva diligentissima inquisizione.
17 E rompeva i mascellari al perverso, E gli faceva gittar la preda d’infra i denti17 Io spezzava le mascelle a' malvagj, e strappava lor di tra i denti la preda.
18 Onde io diceva: Io morrò nel mio nido, E moltiplicherò i miei giorni come la rena.18 E diceva: Io morrò nel mio nido, e come la palma moltiplicherò i miei giorni.
19 La mia radice era aperta alle acque, E la rugiada era tutta la notte in su i miei rami.19 La mia radice diffondesi lungo le acque, e la rugiada si poserà su' miei rami.
20 La mia gloria si rinnovava in me, E il mio arco si rinforzava in mano mia.20 Sempre nuova sarà la mia gloria, e il mio arco sarà sempre più forte nella mia mano.
21 Altri mi ascoltava, ed aspettava che io avessi parlato; E taceva al mio consiglio.21 Quelli che mi ascoltavano aspettavano il mio parere, e in silenzio stavano attenti al mio consiglio.
22 Dopo che io avea parlato, niuno replicava; E i miei ragionamenti stillavano sopra loro.22 Non ardivano di aggiunger cosa alle mie parole, e i miei discorsi cadevano a stille sopra di loro.
23 Essi mi aspettavano come la pioggia, Ed aprivano la bocca, come dietro alla pioggia della stagione della ricolta.23 Ma essi aspettavano come la pioggia, e aprivano la loro bocca, come alla piova della tarda stagione.
24 Se io rideva verso loro, essi nol credevano, E non facevano scader la chiarezza della mia faccia.24 Se qualche volta io scherzava con essi, non sei credevano, e la ilarità del mio volto non era senza il suo frutto.
25 Se mi piaceva d’andar con loro, io sedeva in capo, Ed abitava con loro come un re fra le sue schiere, E come una persona che consola quelli che fanno cordoglio25 Se io voleva andare tra loro, stava assiso nel primo posto, e sedendo qual re circondato di armati, era con tutto ciò il consolator degli afflitti.