Scrutatio

Lunedi, 19 maggio 2025 - San Celestino V - Pietro di Morrone ( Letture di oggi)

Iob 3


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BIBBIA VOLGARENOVA VULGATA
1 Ma dopo queste cose aperse Iob la bocca sua, e maledisse lo die suo,1 Post haec aperuit Iob os suum et maledixit diei suo
2 e disse:2 et locutus est:
3 Perisca lo dì nel quale io nacqui, e la notte nella quale detto è: conceputo è l' uomo.3 “ Pereat dies, in qua natus sum,
et nox, in qua dictum est: “Conceptus est homo”.
4 Quello dì si riverta in tenebre; non lo ricerchi lo Signore di sopra, (e non sia in memoria) e non risplenda di lume.4 Dies ille vertatur in tenebras;
non requirat eum Deus desuper,
et non illustretur lumine.
5 Iscurino in lui le tenebre, e l'ombra della morte; occupi lui la oscuritade, e sia involto d'amaritudine.5 Obscurent eum tenebrae et umbra mortis;
occupet eum caligo,
et involvatur amaritudine.
6 Quella notte lo tenebroso turbamento possegga; non sia computata nelli dì dell' anno, nè sia annumerata nelli mesi.6 Noctem illam tenebrosus turbo possideat;
non computetur in diebus anni
nec numeretur in mensibus.
7 Sia quella notte sola, nè degna di lode.7 Sit nox illa solitaria nec laude digna;
8 Maledicano lei coloro che maledicono lo dì, i quali sono apparecchiati di suscitare Leviatan (cioè il diavolo).8 maledicant ei, qui maledicunt diei,
qui parati sunt suscitare Leviathan.
9 Sieno ottenebrate le stelle dalla sua oscurità; aspetti la luce, e non la vedino, nè lo nascimento. della levata aurora.9 Obtenebrentur stellae crepusculi eius;
exspectet lucem, et non sit,
nec videat palpebras aurorae,
10 Imperciò ch' ella non ha rinchiuso l'uscio del ventre che mi portò, e non tolse i mali dagli occhi miei.10 quia non conclusit ostia ventris, qui portavit me,
nec abstulit mala ab oculis meis.
11 Perchè non morii io nel ventre? perchè uscito del ventre non perii io incontanente?11 Quare non in vulva mortuus sum?
Egressus ex utero non statim perii?
12 Perchè ricevuto sopra le ginocchia? perchè lattato colle poppe?12 Quare exceptus genibus?
Cur lactatus uberibus?
13 E (se mi fossi morto) ora mi staria cheto, e nel mio sonno mi riposerei,13 Nunc enim dormiens silerem
et somno meo requiescerem
14 colli re e colli consoli della terra, i quali edificano a loro le cose solitarie,14 cum regibus et consulibus terrae,
qui aedificant sibi solitudines,
15 ovvero colli principi che posseggono l'oro, e riempiono le case loro d' ariento;15 aut cum principibus, qui possident aurum
et replent domos suas argento.
16 ovvero, sì come quelli che sono nati non al suo tempo (cioè dispersi) nascosto non saria quivi, ovvero sì come quelli che furono conceputi, e non videro luce.16 Aut sicut abortivum absconditum non subsisterem,
vel qui concepti non viderunt lucem.
17 Ivi li malvagi sì cessarono da' loro gridi, e quivi si riposarono i stancati di fortezza.17 Ibi impii cessaverunt a tumultu,
et ibi requieverunt fessi robore.
18 E di qui adietro vinti parimente senza molestia non esaudirono la voce dello importuno dimandatore.18 Et quondam vincti pariter sine molestia
non audierunt vocem exactoris.
19 Lo piccolo e il grande quivi sono, lo servo e lo libero dal signore suo.19 Parvus et magnus ibi sunt,
et servus liber a domino suo.
20 Perchè è data al misero luce, e la vita a coloro che nella amaritudine dell' anima sono?20 Quare misero data est lux,
et vita his, qui in amaritudine animae sunt?
21 I quali aspettano la morte, e non viene, sì come quelli che cavano lo tesoro.21 Qui exspectant mortem, et non venit,
et effodiunt quaerentes illam magis quam thesauros;
22 E allegranosi molto, poi che abbino trovato lo sepolcro.22 gaudentque vehementer
et laetantur sepulcro.
23 All' uomo, al qual la via è nascosta, e halló intorniato Iddio di tenebre?23 Viro, cuius abscondita est via,
et circumdedit eum Deus tenebris.
24 Innanzi ch' io mangi, sospiro; e sì come acque andante, così è lo pianto mio.24 Antequam comedam, suspiro,
et quasi inundantes aquae sic rugitus meus.
25 Perciò che la paura mia, ch' io temea, avvenuta a me; e quello che io dubitava, m'è incontrato.25 Quia timor, quem timebam, evenit mihi,
et, quod verebar, accidit.
26 Or non ho io dissimulato? Or non stetti io cheto? Or non mi riposai? Ed è venuta sopra di me la indignazione.26 Non dissimulavi, non silui, non quievi,
et venit super me indignatio ”.