SCRUTATIO

Lunedi, 25 agosto 2025 - San Giuseppe Calasanzio ( Letture di oggi)

Iob 7


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BIBBIA VOLGAREBIBBIA MARTINI
1 La cavalleria è vita dell' uomo sopra la terra; e sì come lo dì del mercenaio, così li dì suoi sono.1 Milizia ell'è la vita dell'uomo sopra la terra, e i giorni suoi son come quelli di un bracciante.
2 Come lo servo desidera l'ombra, e sì come lo mercenaio aspetta la fine del lavorio suo,2 Come un servo sospira la sera, e il mercenario aspetta ansiosamente la fine del suo travaglio:
3 così io ebbi li mesi vôti, e le fatichevoli notti annumerai a me.3 Cosi io pure ebbi in retaggio dei mesi vuoti (di ristoro), e contai delle notti dolorose.
4 Se io dormiroe, dirò: quando mi leveroe? E una altra volta aspetteroe lo vespro, e riempirommi di dolori insino alle tenebre.4 Se mi metto a dormire io dico: Quando mi leverò? E dipoi bramerò che venga la sera, e sarò pieno di affanni sino al far della notte.
5 Vestita è la carne mia di puzza, e di bruttura di polvere; la cutica mia è secca, e contratta.5 Coperta è la mia carne di putredine, e di croste schifose: la mia cute è secca, e intirizzita.
6 E li di miei più velocemente trapassano, che dal tessente la tela sia tagliata; e consumati sono senza alcuna (altra) speranza.6 I miei giorni sono passati più velocemente, che non si recide dal tessitore la tela, e sono svaniti senza speranza,
7 Ricorditi che vento è la vita mia; e non itornerà l'occhio mio, ch' elli vegga le buone cose.7 Ricorditi, che la mia vita è un soffio, e che gli occhi miei non torneranno a vedere felicità.
8 E non riguarderà me lo vedere dell' uomo; gli occhii tuoi in me, e non starò su.8 E occhio d'uomo non mi vedrà: gli occhi tuoi sopra di me, e io più non sarò.
9 Si come sarà consumata la nuvola, e trapassata; così colui che scenderà di sotto non salirà.9 Come si dissipa, e svanisce una nuvola; così chi nell'inferno discende non ne uscirà.
10 Nè più oltre tornerà nella casa sua, nè conoscerà più oltre il luogo suo lui.10 Né tornerà più alla sua casa, né il luogo dove egli stava lo conoscerà più.
11 Per la quale cagione non perdoneroe alla bocca mia; favelleroe nella tribulazione del spirito mio, e confabulerò con l' amaritudine dell' anima mia.11 Per la qual cosa io pure non ratterrò la mia bocca; parlerò delle angustie del mio spirito, ragionerò delle amarezze dell'anima mia.
12 E sono io mare e balena, perciò che tu hai intorniato me di prigione?12 Son io come il mare, o come una balenna, che tu ini hai ristretto in un carcere?
13 Se dirò consolerà me lo letto mio, e sarò levato, e parlerò meco nel mio letto,13 Se io dirò: Mi darà conforto il mio letticciuolo, ed avrò alleviamento col ragionar meco stesso nel mio riposo:
14 spaventerai me in sogni, e per visioni con ispaventamento mi scuoterai.14 Mi atterrirai co' sogni, e mi scuoterai con orrende visioni.
15 Per la quale cagione hae eletto la uccisione l'anima mia, e le ossa mie la morte.15 Per questo l'anima mia si elegge una fine violenta, e le ossa mie la morte.
16 Dispera'mi; già mai non viverò più oltre; perdona a me, Signore; certo nulla sono li dì miei.16 Sono senza speranza: io più non viverò: abbi di me pietà, perocché i giorni miei sono un nulla.
17 Che cosa è l'uomo, perciò che tu fai grande lui? ovvero perchè poni appo lui lo cuore tuo?17 Che è l'uomo, che tu ne fai tanto conto? e perché il tuo cuore si occupa intorno a lui?
18 Tu visiti lui nel fare del dì, e sùbito provi lui.18 Di gran mattino lo visiti, e lo metti repentinamente alla prova:
19 Perchè non perdoni a me, e non lasci me, che io inghiotti la saliva mia?19 Sino a quando mi negherai compassione, e non mi permetterai d'inghiottire la mia saliva?
20 Io hoe peccato; che faroe io a te, o guardiano delli uomini? Perchè hai tu posto me contrario a te, e fatto son a me medesimo grave?20 Peccai; che farò io con te, o osservatore degli uomini? Per qual motivo mi hai preso per tuo avversario, ond'io son divenuto grave a me stesso?
21 Perchè non togli lo peccato mio, e perchè non porti via la iniquitade mia? Ecco ora nella polvere dormirò; e se la mattina addomanderai me, non mi leveroe, (io anzi starò fermo nella bruttura mia con dolore).21 Per qual motivo non togli il mio peccato, e perché non cancelli la mia iniquità? Ecco che io dormirò nella polvere, e se al mattino mi cercherai, io più non sarò.