Scrutatio

Mercoledi, 15 maggio 2024 - Sant'Isidoro agricoltore ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Luca 10


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BIBBIA TINTORIBIBBIA MARTINI
1 Di poi, il Signore elesse altri sottantadue e li mandò a due a due innanzi a sé in ogni città e luogo dove egli era per andare.1 Dipoi elesse il Signore altri settantadue: e li mandò a due a due davanti a se in tutte le città, e luoghi, dove egli era per andare:
2 E diceva loro: La messe è molta, ma gli operai sono pochi. Pregate dunque il padrone della messe che mandi operai per la sua mietitura.2 E diceva loro: La messe è molta, e gli operai son pochi. Pregate adunque il padrone della messe, che mandi degli operai per la sua messe.
3 Andate: ecco io vi mando come agnelli in mezzo ai lupi.3 Andate: ecco, che io mando voi, come agnelli tra' lupi.
4 Non portate nò borsa, nè sacca, nè calzari; e per la strada non salutate nessuno.4 Non portate, né borsa, né sacca, né borzacchini, e per istrada non salutate chicchessia.
5 In qualunque casa entrerete, dite prima di tutto: Pace a questa casa.5 In qualunque casa entrerete, dite prima: Pace sia a questa casa.
6 E se ci sarà un figlio di pace, riposerà su di lui la pace vostra, altrimenti ritornerà a voi.6 E se quivi sarà un figliuolo di pace, poserà sopra di lui la vostra pace; se no ritornerà a voi.
7 E nella stessa, casa restate, mangiando e bevendo di quel che vi danno; perchè 1'operaio è degno della sua mercede. Non girate di casa in casa.7 Restate nella medesima casa mangiando, e bevendo di quello, che hanno: imperocché è dovuta all'operajo la sua mercede. Non andate girando di casa in casa.
8 E in qualunque città entrerete, se vi accolgono, mangiate di quel che vi sarà messo davanti8 E in qualunque città entrerete, essendovi stati accolti, mangiate quel, che vi sarà messo davanti.
9 e guarite gli infermi che ci sono, e dite loro: Vi s'avvicina il regno di Dio.9 E guarite gl' infermi, che quivi sono, e dite loro: Si è avvicinato a voi il regno di Dio.
10 Ma in qualunque città entriate, se non vi accolgono, uscite sulle piazze e dite:10 Ma in qualunque città che entrati essendo, non vi ricevano, andate nelle piazze, e dite:
11 Della vostra città, anche la polvere che ci si è attaccata, abbiamo scosso contro di voi: sappiate nondimeno che il regno di Dio s'avvicina.11 Abbiamo scosso contro di voi sin la polvere, che ci si era attaccata della vostra città: con tutto questo sappiate, che il regno di Dio è vicino.
12 Vi assicuro che nel gran giorno, Sodoma sarà trattata, meno rigorosamente di quella città.12 Vi dico, che men dura sarà in quella giornata la condizione di Sodoma, che di quella città.
13 Guai a te, Corazain, guai a te, Betsaida, perchè se in Tiro e Sidone fossero stati operati i prodigi fatti in mezzo a voi, già da gran tempo in cilicio, sedute sulla cenere, farebbero penitenza.13 Guai a te, o Coroazin, guai a te, o Betsaida: perché se in Tiro, o in Silone fossero stati fatti i prodigi, che sono stati fatti presso di te, già tempo farebbero penitenza coperte di cilizio, e giacendo su la cenere.
14 Nel giudizio quindi Tiro e Sidone saran trattate meno rigorosamente di voi.14 Ma con minor severità sarà trattata nel giudizio Tiro, e Sidone, che voi.
15 E tu, Cafarnao, già esaltata fino al cielo,15 E tu Cafarnaum, esaltata sino al cielo, sarai depressa sino all'inferno.
16 sarai sprofondata fino all'inferno. Chi ascolta voi, ascolta me; chi disprezza voi, disprezza me. E chi disprezza me, disprezza Colui che mi ha mandato.16 Chi ascolta voi ascolta me: e chi voi disprezza, disprezza me. E chi disprezza me, colui disprezza, che mi ha mandato.
17 E i sottantadue ritornarono lieti, dicendo: Signore, anche i demoni ci stan soggetti in tuo nome.17 E i settantadue (discepoli) se ne ritornarono allegramente, dicendo: Signore, anche i demonj sono a noi soggetti in virtù del tuo nome.
18 E rispose loro: Vedevo Satana cadere dal cielo come folgore.18 Ed egli disse loro: Io vedeva Satana cadere dal cielo a guisa di folgore.
19 Ecco, v'ho dato il potere di calcare e serpenti e scorpioni e tutta la potenza del nemico, e niente vi farà male.19 Ecco, che io vi ho dato podestà di Calcare i serpenti, e i scorpioni, e di superare tutta la forza del nemico: né cosa alcuna a voi nuocerà.
20 Pure, non vi rallegrate perchè vi stan soggetti gli spiriti, ma rallegratevi perchè i vostri nomi sono scritti nei cieli.20 Contuttociò non vogliate rallegrarvi, perché siano a voi soggetti gli spiriti: ma rallegratevi, perché i vostri nomi scritti sono nel cielo.
21 In quel medesimo punto, esultando di Spirito Santo, disse: Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perchè hai nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti, e le hai rivelate ai piccoli. Così, o Padre, perchè sì ti è piaciuto.21 Nello stesso punto per Ispirito santo esultò, e disse: Gloria a te, o Padre, signore del cielo, e della terra, perché queste cose hai nascoste a' saggi, e prudenti, e le hai manifestate a' piccoli. Cosi è, o Padre: perché cosi a te piacque.
22 Tutto è stato affidato a me, dal Padre mio. E nessuno conosce chi sia il Figlio, tranne il Padre; nè chi sia il Pade, eccetto il Figlio, e colui al quale il Figlio avrà voluto rivelarlo.22 In mia balìa ha posto il Padre tutte le cose. E nissuno conosce, chi sia il Figliuolo, fuori del Padri; né chi sia il Padre, fuori del Figliuolo, e fuor di colui, al quale avrà il Figliuolo voluto rivelarlo.
23 Poi rivolto ai suoi discepoli disse: Beati gli occhi che vedono quanto vedete voi;23 E rivolto a' suoi discepoli, disse: Beati gli occhi, che veggono quello, che voi vedete.
24 perchè vi assicuro che molti profeti e re bramarono vedere quello che vedete voi e non lo videro; ed ascoltarono quello che voi udite e non lo poterono ascoltare.24 Imperocché vi dico, che molti profeti, e regi bramarono di vedere quello, che voi vedete, e nol videro; e udire quello, che voi udite, e non l'udirono.
25 Allora, alzatosi un certo dottore in legge, gli disse per tentarlo: Maestro, che debbo fare per ottener la vita eterna?25 Allora alzatosi un certo dottor della legge per tentarlo, gli disse; Maestro, che debbo io fare per possedere la vita eterna?
26 E Gesù a lui: Nella legge che c'è scritto? Come leggi?26 Ma egli rispose a lui: Che è quello, che sta scritto nella legge? Come leggi tu?
27 L'altro rispose: Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore e con tutta l'anima tua e con tutte le tue forze e con tutta la tua intelligenza ed il prossimo tuo come te stesso.27 Quegli rispose, e disse: Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuor tuo,e con tutta l'anima tua, e con tutte le tue forze, e con tutto il tuo spirito: e il prossimo tuo come te stesso.
28 È Gesù gli disse: Hai risposto bene; fa' questo e vivrai.28 E Gesù gli disse: Bene hai risposto: fa questo, e viverai.
29 Ma quello, volendo giustificarsi, disse: E chi è il mio prossimo?29 Ma quegli volendo giustificare se stesso, disse a Gesù: E chi il mio prossimo?
30 E Gesù prese a dire: Un uomo, scendendo da Gerusalemme a Gerico, incappò noi ladroni, che, spogliatolo, lo caricarono di ferite, e se ne andarono, lasciandolo mezzo morto.30 E Gesù prese la parola, e disse: Un uomo andava da Gerusalemme a Gerico, e dette negli assassini, i quali ancor lo spogliarono: e avendogli date delle ferite, se n' andarono, lasciandolo mezzo morto.
31 Or per caso scendeva per la medesima strada un sacerdote, il quale, guardatolo, passò oltre.31 Or avvenne, che passò per là stessa strada un sacerdote, il quale vedutolo passò oltre.
32 Così pure un levita, arrivato lì vicino, guardò e tirò di lunghe32 Similmente anche un Levita arrivato vicino a quel luogo, e veduto colui, tirò innanzi.
33 Ma un Samaritano che era in viaggio e passò di li, e vedutolo, n'ebbe pietà;33 Ma un Samaritano, che facca suo viaggio, giunse presso a lui: e vedutolo, si mosse a compassione.
34 e accostatosi, gli fasciò le ferite, versandovi su dell'olio e del vino, e, adagiandolo sul giumento, lo condusse all'albergo e ne ebbe cura.34 E se gli accostò, e fasciò le ferite di lui, spargendovi sopra olio, e vino; e messolo sul suo giumento, lo condusse all'albergo, ed ebbe cura di esso.
35 Ed il giorno dopo, tratti fuori due danari, li diede all'oste, dicendogli: Abbine cura, e quanto spenderai di più te lo renderò al mio ritorno.35 E il di seguente tirò fuori due denari, e gli dette all'ostiere, e dissegli: Abbi cura di lui: e tutto quello, che penderai di più, te lo restituirò al mio ritorno.
36 Or quale di questi tre sembra che sia stato il prossimo per colui che incappò nei ladroni?36 Chi di questi tre ti pare egli essere stato prossimo per colui, che dette negli assassini?
37 E quello rispose: Chi gli uso misericordia. Va e fa anche tu lo stesso.37 E quegli rispose: Colui, che usò ad esso misericordia. E Gesù gli disse: Va, fa anche tu allo stesso modo.
38 Or avvenne che seguitando la strada, entrò in un villaggio, dove una donna chiamata Marta lo ricevette in casa sua.38 E avvenne, che essendo in viaggio, entrò egli in un certo castello: e una donna, per nome Marta, lo ricevette in sua casa:
39 E questa aveva una sorella chiamata Maria, la quale, postasi a sedere ai piedi dei Signore, ne ascoltava la parola.39 E questa aveva una sorella chiamata Maria, la quale ancora assisa a' piedi del Signore, ascoltava le sue parole.
40 Marta intanto s'affannava tra le molte faccende, e si presentò a dire: Signore, non t'importa che la mia sorella mi lasci sola a servire? Dille dunque di aiutarmi.40 Marta poi si affannava tra le molte faccende di casa: e si presentò, e disse: Signore, a te non cale, che mia sorella mi abbia lasciata sola alle faccende di casa? Dille adunque, che mi dia una mano.
41 Ma il Signore le rispose: Marta, Marta, t'affanni e t'inquieti di molte cose,41 Ma il Signore le rispose, e disse: Marta, Marta, tu ti affanni, e ti inquieti per un gran numero di cose.
42 eppure una sola è necessaria. Maria s'è scelta la parte migliore, che non le sarà tolta.42 Eppure una sola è necessaria. Maria ha eletto la miglior parte, che nun le sarà levata.