Scrutatio

Domenica, 9 giugno 2024 - Beata Anna Maria Taigi ( Letture di oggi)

Giobbe 29


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LA SACRA BIBBIABIBBIA TINTORI
1 Giobbe riprese a pronunciare i suoi versi dicendo:1 poi Giobbe, ripigliando il suo discorso, disse:
2 "Chi mi renderà come ai giorni antichi, quando Dio mi proteggeva,2 « Chi mi darà di tornare come nei mesi di prima, come nei mesi in cui Dio mi proteggeva?
3 quando la sua lucerna brillava sopra il mio capo e alla sua luce camminavo in mezzo alle tenebre?3 Quando la sua lampada splendeva sopra il mio capo, e alla sua luce io camminavo nelle tenebre?
4 Com'ero ai giorni del mio autunno, quando l'amicizia di Dio riposava sulla mia tenda,4 come fui nei giorni della mia giovinezza, allorché Dio come amico stava nella mia tenda?
5 quando l'Onnipotente era ancora con me e i miei figli mi stavano intorno!5 Quando era con me l'Onnipotente e intorno a me i miei figli?
6 Lavavo i piedi nel latte e la roccia mi versava ruscelli d'olio.6 Quando io lavavo i miei piedi nel burro e la roccia mi fluiva rivi d'olio?
7 Quando uscivo verso la porta della città e disponevo il mio seggio in piazza,7 Quando io me ne andavo alla porta della città e mi preparavano un seggio sulla piazza?
8 i giovani, vedendomi, si tiravano in disparte, gli anziani si alzavano rimanendo in piedi.8 I giovani, alvedermi, si ritiravano, i vecchi s'alzavano e rimanevano in piedi.
9 I notabili si astenevano dal parlare e si ponevano la mano alla bocca.9 I principi cessavano di parlare e mettevano il dito alla bocca.
10 La voce dei capi si smorzava e la loro lingua si incollava al palato.10 I grandi rattenevano la loro voce e la loro lingua s'attaccava al palato.
11 L'orecchio che mi ascoltava, mi proclamava felice, e l'occhio che mi vedeva, mi rendeva testimonianza;11 Chi sentiva parlar di me mi chiamava beato, chi mi vedeva mi rendeva testimonianza.
12 soccorrevo il povero che chiedeva aiuto e l'orfano che nessuno assisteva.12 Perchè io avevo liberato il povero che gridava (soccorso), l'orfano privo di aiuto.
13 La benedizione del morente scendeva su di me e rendevo la gioia al cuore della vedova.13 La benedizione di chi stava per perire veniva sopra di me e io consolavo il cuore della vedova.
14 Mi ero rivestito di giustizia come di un vestimento, la mia equità era come mantello e turbante.14 Mi rivestii di giustizia, l'equità fu come il mio manto e il mio diadema.
15 Ero occhi per il cieco e piedi per lo zoppo;15 Ero l'occhio del cieco, il piede dello zoppo;
16 ero padre per i poveri ed esaminavo la causa dello sconosciuto.16 ero il padre dei poveri e studiavo a fondo la causa da me non conosciuta.
17 Spezzavo le mascelle dell'iniquo e dai suoi denti strappavo la preda.17 Rompevo le ganasce all'iniquo, e strappavo dai suoi denti la preda,
18 E pensavo: "Spirerò nel mio nido; aumenterò i miei anni come la sabbia.18 e dicevo: Morrò nel mio piccolo nido e come la palma moltiplicherò i miei giorni;
19 La mia radice si alimenterà alle acque e la rugiada cadrà di notte sul mio ramo.19 la mia radice si stende lungo le acque e la rugiada si poserà sui miei rami;
20 Il mio prestigio sarà sempre nuovo e il mio arco si rinforzerà nella mia mano".20 si rinnovellerà sempre la mia gloria, il mio arco si rinforzerà nella mia mano.
21 Mi ascoltavano in fiduciosa attesa e tacevano per udire il mio consiglio.21 Quelli che mi ascoltavano aspettavano il mio parere e in silenzio stavano a sentire il mio consiglio.
22 Dopo che avevano parlato, non replicavano; su di loro cadevano goccia a goccia i miei detti.22 Dopo le mie parole nessuno fiatava. I miei discorsi stillavano sopra di loro (come rugiada).
23 Li attendevano come si aspetta la pioggia, e li bevevano come acqua di primavera.23 Essi m'aspettavano come la pioggia, aprivan la loro bocca come alla pioggia della tarda stagione.
24 Se scherzavo, non credevano, e non lasciavano cadere nemmeno un gesto del mio favore.24 Se qualche volta loro sorridevo, non arrivavano a crederlo, e la luce del mio volto non cadeva per terra.
25 Seduto come capo, fissavo loro la via, e vi rimanevo come un re fra le sue schiere; dove li guidavo, si lasciavano condurre.25 Se mi piaceva andar tra loro, avevo il primo posto, e, sebbene vi stessi come un re in mezzo alle schiere, ero il consolatore degli afflitti ».