Scrutatio

Martedi, 11 giugno 2024 - San Barnaba ( Letture di oggi)

Sapienza 11


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA VOLGARE
1 Diresse bene le loro imprese per mano di un santo profeta.1 Dirizzò l'opere loro in mano del santo profeta.
2 Traversaron deserti disabitati, e in luoghi impraticabili drizzaron le tende.2 (Moisè con li Israeliti) feciono il cammino per li deserti che non si abitavano; e feciono li tabernacoli nelli luoghi deserti.
3 Tennero testa ai nemici e fecer vendetta degli avversari.3 Stettono contro alli avversarii, e vendicaronsi delli nimici (e conobbero le tue maraviglie).
4 Assetati t‘invocarono, ed ebber acqua da una rupe scoscesa e ristoro alla sete da duro macigno.4 Ebbeno sete, e invocarono te, e fue data loro l'acqua della altissima pietra; e riposo della sete fue dato loro del duro sasso.
5 Con ciò stesso con cui furon puniti i loro nemici, rimasti senza acque da bere, mentre godevano i figliuoli di Israele della loro abbondanza,5 E per quelle pene che patirono li loro nimici del difetto del bere, abbondando in loro le acque, li figliuoli d' Israel s' allegrarono.
6 con ciò, essendo essi nel bisogno, furon beneficati.6 Per queste cose, conciosia che a coloro mancassono (l'acque), successe bene alli figliuoli d' Israel.
7 Invece infatti d’una fonte di fiume perenne, umano sangue tu desti agl'ingiusti;7 Alli ingiusti tu dèsti, in luogo di fontana di sempiterno fiume, il sangue umano.
8 e mentre soffrivan costoro in pena degli uccisi bambini, tu desti a quelli acqua abbondante contro ogni speranza;8 Li quali, essendo minuiti per la traduzione delli fanciulli uccisi (per Faraone in Egitto, in recompensazione) dèsti loro acqua abbondante non sperata,
9 mostrando, con la sete d'allora, come tu esaltavi i tuoi e punivi i loro avversari.9 mostrando per la sete che venne loro, tu esaltavi li tuoi, e annegavi li avversarii.
10 Durante tal prova, invero, benché castigati con misericordia, poterono intendere qual fosse stato il tormento degli empi, giudicati con ira.10 Quando furono tentati, certo con misericordia ricevettono ammaestramento, e seppono come li malvagi, giudicati con ira, sostennono tormenti.
11 Gli uni tu provasti come un padre che ammonisce; gli altri, come un re severo che tortura, li condannasti.11 Tu provasti costoro, ammonendoli come padre; ma coloro, sì come duro re esaminandoli, li condannasti.
12 Assenti invero e presenti essi furono ugualmente tormentati.12 Li assenti e li presenti somigliantemente erano tormentati.
13 Perchè una doppia tristezza li colse, e un gemito al ricordo del passato.13 Doppio rincrescimento teneva coloro, il presente pianto con la memoria delli passati mali.
14 Quando infatti appresero che dai loro tormenti traevan beneficio quegli [altri], riconobbero il Signore, meravigliati dell'esito degli avvenimenti.14 Conciò fusse cosa che udissono che per le sue pene loro erano bene trattati, ricordaronsi di Dio, maravigliandosi nella fine dello uscimento.
15 E colui che, esposto [già] barbaramente e buttato in [acqua], avevan schernito l'ammirarono alla fine degli eventi, quand’ebbero a soffrire una sete ben diversa da quella de' giusti.15 E maravigliaronsi di colui, nella fine di quello che avvenne, lo quale (abbassarono e atterrarono) egli avevano ischeruito con malvagia imposta, non facendo così alli giusti.
16 In pena poi degli Insipienti pensieri della loro iniquità, per cui ingannati adoravano rettili irragionevoli e vili bestie, mandasti loro una moltitudine di bruti animali per punirli,16 Ma per li insensati pensieri furono le loro iniquitadi, e alcuni erranti adorarono molti serpenti e superchie bestie; mandasti sopra loro moltitudine di molti animali in vendetta,
17 perchè imparassero come son le cose stesse, con cui uno pecca, con quelle è tormentato.17 acciò che loro sapessono che per quelle cose per le quali alcuno peccoe, e per quelle è tormentato.
18 Non mancava modo, invero, alla onnipotente tua mano, che ha creato il mondo da informe materia, di mandar contro loro un branco di orsi o de' feroci leoni,18 Non era impossibile alla onnipotente mano tua, la quale creò il mondo di materia invisa, mandare a coloro moltitudine d'orsi, o arditi leoni,
19 o sconosciute fiere dì nuova creazione, piene di furore, o spiranti alito infocato, o esalanti lezzo di fumo, o lanelanti dagli occhi tremende scintille,19 o bestie di nuova generazione piene d' ira, e bestie incognite, ovvero che gittassono fiamma di fuoco, o portanti fumo di puzza, o che gittassono faville orribili per li occhi;
20 e tali, che non solo il loro morso poteva stritolarli, ma la stessa vista farli morir di spavento.20 delle quali la percossa (di queste) non solamente li potea dilacerare, ma ancora (col) la pagura dello aspetto li potea uccidere.
21 E anche senza di questo, potevan stramazzare per un soffio solo, perseguitati dalle lor proprie azioni, e dispersi dal soffio della tua potenza; ma tutto tu disponesti in misura, numero e peso.21 Però che, eziandio sanza queste cose, da uno spirito di vento poteano essere morti, ricevendo persecuzione delli loro fatti stessi, e dispersi per lo spirito della tua potenza; ma tu ordinasti tutte le cose in misura e in numero e in peso.
22 Perchè grandeggiar di potenza è sempre in tua mano, e alla forza del tuo braccio chi potrebbe resistere?22 Molta potenza a te solo era dirittamente sempre; e chi resisterae alla virtude del braccio tuo?
23 Come un peso che fa traboccar la bilancia è il mondo tutto dinanzi a te, e come una stilla di rugiada mattutina caduta sulla terra!23 Però che sì come uno punto di stadera, così è dinanzi da te il cerchio delle terre, e sì come la gocciola della rugiada mattutinale, la quale discende in terra.
24 Ma di tutti tu hai compassione, [appunto] perchè tutto puoi: e dissimuli i peccati degli uomini in attesa di penitenza.24 E tu hai misericordia di tutti, però che tu puoi tutto, e non riguardi li peccati degli uomini li quali si sono pentiti.
25 Ami invero gli esseri tutti, e nulla abomini di quanto hai fatto. Perchè, se avessi odiato una cosa, non l’avresti prodotta nè fatta.25 Tu ami tutte le cose che tu facesti; nè hai in odio le cose che tu ordinasti e facesti.
26 E come potrebbe sussistere alcunché se tu non l’avessi voluto? o conservarsi ciò che non fu da te chiamato [all’esistenza] ?26 Or come potrebbe [una cosa] durare, quando tu non volessi? or quello che non fosse da te chiamato, come si conserverebbe?
27 Ma tutti gli esseri tu risparmi, perchè son tuoi, o Signore, amico de’ viventi.27 Tu (Signore) perdoni a tutti; però che sono tuoi, Signore, il quale ami le anime.