Scrutatio

Mercoledi, 15 maggio 2024 - Sant'Isidoro agricoltore ( Letture di oggi)

Siracide 41


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA TINTORI
1 - O morte, quant'è amaro il tuo ricordo all'uomo che vive in pace tra le sue ricchezze,1 O morte, quanto è amaro il ricordarti per un uomo che trova la pace nelle sue ricchezze,
2 all'uomo tranquillo, cui tutto va a seconda, e ch'è ancora in forze da provare il piacere!2 per un uomo tranquillo, fortunato in tutto e ancora capace di gustare il cibo!
3 O morte, gradito è il tuo decreto all'uomo miserabile e privo di forze:3 O morte, il tuo decreto è buono pel meschino a cui diminuiscono le forze,
4 al vecchio decrepito e pieno d'affanni, e sfiduciato e che ha perduta la pazienza.4 e che è spossato dall'età, pieno di cure, senza speranza e senza pazienza.
5 Non temere il decreto di morte: ricorda ciò che accadde prima di te e ciò che avverrà dopo. Tale decreto [fu stabilito] dal Signore per ogni vivente:5 Non temere il decreto della morte: ricordati di quello che è stato avanti di te e pensa a quello che verrà dopo: questo è il decreto emanato dal Signore sopra tutti i viventi.
6 e a che ricalcitrerai tu contro il beneplacito dell'Altissimo? Sia dieci, sia cento, sia mille anni [che tu abbia vissuto].6 E che ti verrà aggiunto oltre il beneplacito dell'Altissimo, sian dieci o cento o mille i tuoi anni?
7 non c'è recriminazioni nell'averno sulla [lunghezza della] vita!7 Nell'altro mondo non si guarda a quanto uno ha vissuto.
8 Figliuoli abominevoli sono i figliuoli dei peccatori, e quei che bazzican le case degli empi.8 I figli dei peccatori diventan figli d'abominazione, e così pure quelli che frequentano le case degli empi.
9 De' figliuoli de' peccatori va in malora l'eredità, e nella loro stirpe si perpetua l'obbrobrio.9 L'eredità dei figli dei peccatori va in perdizione, e l'obbrobrio accompagnerà sempre i loro posteri.
10 Di un padre empio si lamentano i figliuoli, perchè a cagion di lui son nell'ignominia.10 I figli dell'empio si lamentano del loro padre, perchè per colpa di lui vivono nell'ignominia.
11 Guai a voi, uomini empi, che avete abbandonato la legge del Signore Altissimo.11 Guai a voi, uomini empi, che avete abbandonata la legge del Signore Altissimo!
12 Quando siete nati, siete nati per la maledizione, e quando morrete, la maledizione sarà la vostra eredità.12 Quando nascerete, nascerete nella maledizione, e quando ,morirete, la maledizione sarà il vostro avere.
13 Tutto quanto vien dalla terra, ritorna alla terra; cosi gli empi [van] dalla maledizione alla perdizione.13 Tutto quello che vien dalla terra tornerà alla terra: così gli empi dalla maledizione andranno alla perdizione.
14 Il lutto degli uomini è per i loro cadaveri; ma il tristo nome degli empi sarà scancellato.14 Gli uomini fan lutto sopra i loro cadaveri, ma il nome degli empi sarà cancellato.
15 Abbi cura del buon nome, perchè più [sicuramente] ti resterà che mille preziosi e grandi tesori.15 Abbi cura del tuo buon nome, perchè sarà tuo più lungamente che mille tesori preziosi e immensi.
16 Della buona vita si contano i giorni ma il buon nome dura in eterno.16 I giorni della buona vita hanno un numero, ma il buon nome dura eternamente.
17 istruzione conservate in pace, figliuoli. La sapienza nascosta e il tesoro invisibile, che utilità hanno l'una e l'altro?17 Figlioli, conservate in pace le istruzioni, perchè la sapienza nascosta è un tesoro ignoto. A che giovano l'una e l'altro?
18 Meglio chi nasconde la sua stoltezza, che chi nasconde la sua sapienza.18 E' migliore l'uomo che nasconde la sua stoltezza, dell'uomo che nasconde la sua sapienza.
19 Pertanto abbiate rossore di ciò che vi dirò.19 Or voi vergognatevi delle cose che vi dirò;
20 Perchè non ogni rossore è bene coltivare, e non ogni cosa è approvata da tutti secondo verità.20 perchè non è bene arrossire d'ogni cosa, non tutte le cose sono approvate da tutti con verità.
21 Vergognatevi dell'impudicizia dinanzi al padre e alla madre, e della menzogna dinanzi al principe e al potente;21 Vergognatevi della fornicazione davanti al padre e alla madre, della menzogna davanti al governatore e al potente;
22 del reato dinanzi al magistrato e al giudice, e della trasgressione dinanzi all'adunanza e al popolo;22 del delitto dinanzi al principe e al giudice, dell'iniquità davanti all'assemblea e al popolo;
23 dell'ingiustizia dinanzi al compagno e all'amico, e del furto dinanzi al paese dove dimori,23 Nell'ingiustizia dinanzi al compagno a all'amico; e, dinanzi alla gente del luogo ove abiti,
24 di [romper] la fedeltà a Dio e il patto, e d'appoggiare il gomito sul pane; d'esser vituperato per il dare e ricevere,24 Nel furto, della verità di Dio, dell'alleanza, di mettere il gomito sul pane, d'imbrogli nel dare e nel ricevere,
25 e di non rispondere a chi saluta; di guardare una donna pubblica e di torcere il volto da un parente;25 di non rispondere a chi saluta, di gettar gli occhi su donna pubblica, di non guardare in viso un parente.
26 di toglier la parte [d'altri] e non restituire,26 Non volgere altrove la faccia per non vedere il tuo prossimo. (Vergognati) di togliere ad uno la sua parte e di non restituire.
27 e di posar lo sguardo sulla donna d'altri; di scrutare indiscretamente la sua serva, e d'accostarti al suo letto;27 Non guardare la donna d'altri, non ne tentare la serva, non ti accostare al suo letto.
28 delle parole ingiuriose dinanzi agli amici, e di rinfacciare un dono che tu abbia fatto;28 (Vergognati) di parole offensive cogli amici, e, quando hai fatto un dono, non lo rinfacciare.