Scrutatio

Mercoledi, 15 maggio 2024 - Sant'Isidoro agricoltore ( Letture di oggi)

Siracide 22


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA CEI 2008
1 - A una pietra lordata è simile il pigro, e ognuno sibilerò sulla sua ignominia.1 Il pigro è simile a una pietra insudiciata,
tutti fischiano in suo disprezzo.
2 Allo sterco del letamaio è simile il pigro, e chiunque lo tocchi, scuoterò la mano.2 Il pigro è simile a una palla di sterco,
chi la raccoglie scuote la mano.
3 Vergogna del padre è un figliuolo maleducato, e una figlia [simile] gli è di danno.3 Un figlio maleducato è la vergogna di un padre,
se è una figlia il danno è più grave.
4 Una figliuola prudente è un'eredità per il suo marito, ma quella che reca disdoro, è obbrobrio [e afflizione] del genitore.4 Una figlia sensata troverà marito,
la svergognata è un dolore per chi l’ha generata.
5 Al padre e al marito reca disdoro la sfrontata, e non la cede in nulla agli empi! e da entrambi sarò disprezzata.5 La figlia sfacciata disonora il padre e il marito,
dall’uno e dall’altro sarà disprezzata.
6 [Qual] musica nel lutto è una spiegazione inopportuna; ma la sferza e la disciplina son saviezza in ogni tempo.6 Un discorso inopportuno è come musica in caso di lutto,
ma frusta e correzione sono saggezza in ogni tempo.
7 Chi istruisce uno stolto è come chi incolla un vaso di terra;7 I figli che hanno di che vivere con una vita onesta
fanno dimenticare l’umile origine dei loro genitori.
8 chi parla a chi non ascolta è come chi sveglia un dormiente da un sonno profondo.8 I figli che millantano superbia e cattiva educazione
disonorano la nobiltà delle loro famiglie.
9 Con un dormiente ragiona, chi spiega allo stolto la sapienza; e alla fine del discorso questi dirò: «Che cosa è?».9 Chi ammaestra uno stolto è come uno che incolla cocci,
che sveglia un dormiglione da un sonno profondo.
10 Piangi sur un morto, perchè s'è spenta la sua luce; e piangi sur uno stolto, perchè se n'è andato via il senno.10 Parlare a uno stolto è parlare a chi ha sonno;
alla fine dirà: «Cosa c’è?».
11 Ma piangi più moderatamente sul morto, perchè ha trovato riposo:11 Piangi per un morto perché ha perduto la luce,
piangi per uno stolto perché ha perduto il senno.
Piangi meno per un morto perché ora riposa,
ma la vita dello stolto è peggiore della morte.
12 la vita dello stolto è peggiore della morte.12 Il lutto per un morto dura sette giorni,
per uno stolto ed empio tutti i giorni della sua vita.
13 Il lutto per un morto [dura] sette giorni, ma quello per lo stolto e per l'empio tutti i giorni della loro vita.13 Con uno stolto non prolungare il discorso,
e non frequentare l’insensato:
nella sua insipienza ti disprezzerà in ogni modo.
Guàrdati da lui, per non avere noie
e per non contaminarti al suo contatto.
Evitalo e troverai pace,
non sarai disgustato dalla sua insipienza.
14 Non parlar molto con l'insensato, e non andar con l'insipiente.14 Che c’è di più pesante del piombo?
E qual è il suo nome, se non quello di stolto?
15 Guardati da lui per non aver molestie, e per non insudiciarti del suo peccato.15 Sabbia, sale e massa di ferro
si portano meglio che un insensato.
16 Sfuggilo, e troverai riposo, e non proverai dispiacere per la sua follia.16 Una travatura di legno ben connessa in una casa
non viene scompaginata per un terremoto,
così un cuore consolidato da matura riflessione
non si scoraggia nel momento critico.
17 Che c'è di più pesante del piombo? e quale è il suo nome, se non « stolto »?17 Un cuore sorretto da sagge riflessioni
è come un bel fregio su parete levigata.
18 L'arena, il sale, una massa di ferro son più facili a portarsi, che l'uomo insipiente e stolto ed empio.18 Ciottoli posti su un’altura
di fronte al vento non resistono,
così un cuore meschino, basato su stolti pensieri,
non regge di fronte a un qualsiasi timore.
19 Un'armatura di legname ben costrutta attorno a un edificio, non si sconquassa [per una scossa violenta]:19 Chi punge un occhio lo fa lacrimare,
chi punge un cuore ne scopre il sentimento.
20 il proponimento d'un uomo sensato, non sarà mai abbattuto dal timore.20 Chi scaglia un sasso contro gli uccelli li mette in fuga,
chi offende un amico rompe l’amicizia.
21 Come una palizzata In altura e il muro a secco non resistono in faccia al vento;21 Se hai sguainato la spada contro un amico,
non disperare: può esserci un ritorno.
22 cosi anche il cuor timido, in un proposito stolto, non resisterà all' impeto del timore.22 Se hai aperto la bocca contro un amico,
non temere: può esserci riconciliazione,
tranne il caso d’insulto, di arroganza,
di segreti svelati e di un colpo a tradimento;
in questi casi ogni amico scompare.
23 Come il cuor pavido in un proposito sciocco mai non teme, cosi chi sta saldo ne' precetti di Dio [teme] sempre.23 Conquìstati la fiducia del prossimo nella sua povertà,
per godere con lui nella sua prosperità.
Nel tempo della tribolazione restagli vicino,
per avere parte alla sua eredità.
L’apparenza infatti non è sempre da disprezzare
né deve meravigliare che un ricco non abbia senno.
24 Chi urta l'occhio, fa uscir lagrime, e chi urta un cuore, ne cava il [ri] sentimento.24 Prima del fuoco c’è vapore e fumo di fornace,
così prima del sangue ci sono le ingiurie.
25 Chi lancia un sasso contro gli uccelli, li mette in fuga; cosi chi rinfaccia all'amico, scioglie l'amicizia.25 Non mi vergognerò di proteggere un amico,
non mi nasconderò davanti a lui.
26 Contro l'amico se tu abbia sguainato la spada, non disperare: è possibile il ritorno. Contro l'amico26 Se mi succederà il male a causa sua,
chiunque lo venga a sapere si guarderà da lui.
27 se tu abbia aperto con asprezza la bocca, non temere: è possibile la riconciliazione. Eccetto però l'insulto e il rimbrotto e il superbo disprezzo, la rivelazione del segreto e la botta a tradimento: per tutte queste cose sen fugge ogni amico.27 Chi porrà una guardia alla mia bocca,
e alle mie labbra un sigillo guardingo,
perché io non cada per colpa loro
e la mia lingua non sia la mia rovina?
28 Mantieni fede all'amico nella sua povertà, perchè anche della sua prosperità tu possa godere.
29 Nel tempo della sua tribolazione restagli fedele, affinchè anche alla sua eredità tu abbia parte.
30 Prima del fuoco, s'alza il vapor della fornace e il fumo: cosi prima del sangue [corrono] gl'improperi, gli oltraggi e le minacce.
31 Di protegger l'amico non avrò vergogna, nè mi nasconderò alla sua vista: e se male m'incoglierà por colpa sua lo sopporterò,
32 chiunque venga a saperlo, si guarderà da lui.
33 Chi metterà una guardia alla mia bocca, e un sigillo sicuro sulle mie labbra, perchè io non cada per cagion loro, e la mìa lingua non mi mandi in rovina?