Scrutatio

Domenica, 9 giugno 2024 - Beata Anna Maria Taigi ( Letture di oggi)

Siracide 3


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NOVA VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Filii sapientiae ecclesia iustorum,
et natio illorum oboedientia et dilectio.
1 Figliuoli di sapienza son chiesa di giusti; e' discendenti di coloro, ubbidienza e dilezione.
2 Indicium patris audite, filii,
et sic facite, ut salvi sitis.
2 Figliuoli (diletti), udite la volontà del padre, e fate sì che voi siate salvi.
3 Deus enim honoravit patrem in filiis
et iudicium matris firmavit in filios.
3 Iddio onorò il padre nelli figliuoli; e udita la esaminazione e la volontade della madre, fermò ne' figliuoli.
4 Qui honorat patrem, exorabit pro peccatis
et continebit se ab illis
et in oratione dierum exaudietur.
4 Chi ama Iddio, pregherà per li peccati suoi, e ritrarrassi da quelli, e sarà esaudito nella orazione de' dì.
5 Et, sicut qui thesaurizat,
ita et qui honorificat matrem suam.
5 E sì come [chi] tesaurizza, così è colui che onora la madre sua.
6 Qui honorat patrem suum, iucundabitur in filiis
et in die orationis suae exaudietur;
6 Colui che onora il padre suo, si rallegrerà ne' suoi figliuoli, e nella orazione sarà esaudito.
7 qui honorat patrem suum, vita vivet longiore,
et, qui oboedit patri, refrigerabit matrem.
7 Chi onora il padre suo, viverà per molto lunga vita; e chi ubbedirae il padre, refrigerae la madre.
8 Qui timet Dominum, honorat parentes
et quasi dominis serviet his, qui se genuerunt.
8 Chi teme Iddio, onora il padre e la madre, e quasi signori servirà coloro che lo generarono.
9 In opere et sermone honora patrem tuum,
9 In opera e in detto e in ogni pazienza onora il padre tuo,
10 ut superveniat tibi benedictio ab eo.
10 acciò che sopra te vegna da Dio la benedizione, e nella fine stea ferma la sua benedizione.
11 Benedictio patris firmat domos filiorum;
maledictio autem matris eradicat fundamenta.
11 La benedizione del padre ferma le case dei figliuoli; la maledizione della madre disturba le fondamenta.
12 Ne glorieris in contumelia patris tui,
non est enim tibi gloria eius confusio;
12 Non ti vanagloriare nella ingiuria (e nella villania) del padre tuo; però ch' ella non t' è gloria, ma confusione.
13 gloria enim hominis ex honore patris sui,
et dedecus filii mater sine honore.
13 La gloria dell' uomo si è dello onore del padre suo, e il vituperio del figliuolo è il padre sanza onore.
14 Fili, suscipe senectam patris tui
et non contristes eum in vita illius;
14 O figliuolo, ricevi la vecchiezza del padre tuo, e non lo contristare nella vita sua.
15 et, si defecerit sensu, veniam da
et ne spernas eum omnibus diebus vitae eius.
Eleemosyna enim patris non erit in oblivione,
15 E s' egli rinfanciullisce, passalo benignamente, e non lo spregiare nella tua forza; la limosina del padre non si dimenticherae.
16 nam pro peccatis ipsa plantabitur
16 Per lo peccato della madre il bene ti sarà restituito.
17 et in iustitia aedificabitur tibi;
et in die tribulationis commemorabitur tui,
et sicut in sereno glacies solventur tua peccata.
17 E in giustizia fia edificato a te, e nel die della tribulazione si ricorderae di te; e sì come nel tempo chiaro il ghiaccio si disfà, così si disfaranno li tuoi peccati.
18 Quam malae famae est, qui derelinquit patrem;
et maledictus a Deo, qui exasperat matrem.
18 Com'è di mala fama colui che abbandona il padre, e da Dio è maledetto colui che cruccia la madre!
19 Fili, in mansuetudine opera tua perfice
et super hominem datorem diligeris.
19 O figliuolo, compi l' opere tue in mansuetudine, e sarai amato sopra la fama degli uomini.
20 Quanto magnus es, humilia te in omnibus
et coram Deo invenies gratiam.
Multi sunt excelsi et gloriosi,
sed mansuetis revelat mysteria sua.
20 Quanto più tu se' maggiore, più umilia te in tutte le cose; e troverai grazia dinanzi da Dio.
21 Quoniam magna potentia Dei solius,
et ab humilibus honoratur.
21 Però ch' è la grande potenza del solo Iddio, ed è onorato dalli umili.
22 Altiora te ne quaesieris
et fortiora te ne scrutatus fueris;
sed, quae praecepit tibi Deus, illa cogita semper
et in pluribus operibus eius ne fueris curiosus.
22 Non cercherai cose più alte di te, e cose più forti di te non cercare; se alcune cose ti comanda Iddio, pensa quelle sempre, e in più opere non sarai sollecito.
23 Non est enim tibi necessarium
ea, quae abscondita sunt, videre oculis tuis.
23 Non ti sono necessarie quelle cose, le quali sono nascose, di vedere agli occhi tuoi.
24 In supervacuis rebus noli scrutari multipliciter;
24 In cose vane e di soperchio non cercare molto, e in più opere di quelle che comandò Iddio, non sarai curioso.
25 plurima enim super sensum hominum ostensa sunt tibi.
25 Molte cose sopra il sentimento degli uomini sono mostrate a te.
26 Multos quoque supplantavit suspicio illorum,
et species vana decepit sensus illorum.
Sine pupilla deerit lux,
sine scientia deerit sapientia.
26 La sospicione di quelli ne ingannò molti, e ritenne li sensi di coloro nella vanitade.
27 Cor durum male habebit in novissimo;
et, qui amat periculum, in illo peribit.
27 Il cuore duro starà male nella fine; e chi ama i pericoli, in quelli perirà.
28 Cor ingrediens duas vias non habebit successus,
et pravus corde in illis scandalizabitur.
28 Il (duro) cuore ch' entra per due vie, non averae i suoi intendimenti; e l'uomo che è di malvagio cuore si scandelizzerà in quelli.
29 Cor nequam gravabitur doloribus,
et peccator adiciet peccatum ad peccatum.
29 Lo reo cuore si graverà nel dolore; e il peccatore aggiugnerae nel peccato.
30 Plagis superborum non erit sanitas,
frutex enim peccati radicabitur in illis et non intellegetur.
30 Non è sanitade nella sinagoga de' superbi; lo spirito de' peccati si debarberae in quelli, e non fia inteso..
31 Cor sapientis intelleget verba sapientium,
et auris audiens concupiscet sapientiam.
31 Il cuore de' savi s' intende in sapienza; e l'orecchio buono ode con ogni desiderio la sapienza.
32 Sapiens cor et intellegibile abstinebit se a peccatis
et in operibus iustitiae successus habebit.
32 Il cuore savio e intendente si ritrarrae dalli peccati; e averà felice avvenimento nelle opere della giustizia.
33 Ignem ardentem exstinguit aqua,
sic eleemosyna expiat peccata.
33 L'acqua spegne l'ardente fuoco, e la limosina resiste alli peccati.
34 Deus prospector est eius, qui reddit gratiam;
meminit eius in posterum,
et in tempore casus sui inveniet firmamentum.
34 E Iddio sì è difenditore di colui che rende grazia; ricordossi del passato, e nel tempo della sua tribulazione troverae fermamento.