Scrutatio

Sabato, 18 maggio 2024 - San Giovanni I papa ( Letture di oggi)

Giobbe 12


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DIODATIVULGATA
1 E GIOBBE rispose, e disse:1 Respondens autem Job, dixit :
2 Sì, veramente voi siete tutt’un popolo, E la sapienza morrà con voi.2 Ergo vos estis soli homines,
et vobiscum morietur sapientia ?
3 Anch’io ho senno come voi; Io non sono da men di voi; Ed appo cui non sono cotali cose?3 Et mihi est cor sicut et vobis, nec inferior vestri sum ;
quis enim hæc quæ nostis ignorat ?
4 Io son quell’uomo ch’è schernito dal suo amico; Ma un tale invoca Iddio, ed egli gli risponderà; L’uomo giusto ed intiero è schernito.4 Qui deridetur ab amico suo, sicut ego,
invocabit Deum, et exaudiet eum :
deridetur enim justi simplicitas.
5 Colui che sta per isdrucciolare col piè, E, per estimazione di chi è felice, un tizzone sprezzato5 Lampas contempta apud cogitationes divitum
parata ad tempus statutum.
6 I tabernacoli de’ ladroni prosperano, E v’è ogni sicurtà per quelli che dispettano Iddio, Nelle cui mani egli fa cadere ciò che desiderano.6 Abundant tabernacula prædonum,
et audacter provocant Deum,
cum ipse dederit omnia in manus eorum.
7 E in vero, domandane pur le bestie, ed esse tu l’insegneranno; E gli uccelli del cielo, ed essi te lo dichiareranno;7 Nimirum interroga jumenta, et docebunt te ;
et volatilia cæli, et indicabunt tibi.
8 Ovvero, ragionane con la terra, ed essa te l’insegnerà; I pesci del mare eziandio te lo racconteranno.8 Loquere terræ, et respondebit tibi,
et narrabunt pisces maris.
9 Fra tutte queste creature, Quale è quella che non sappia che la mano del Signore fa questo?9 Quis ignorat quod omnia hæc manus Domini fecerit ?
10 Nella cui mano è l’anima d’ogni uomo vivente, E lo spirito d’ogni carne umana.10 In cujus manu anima omnis viventis,
et spiritus universæ carnis hominis.
11 L’orecchio non prova egli le parole, Come il palato assapora le vivande?11 Nonne auris verba dijudicat ?
et fauces comedentis, saporem ?
12 Ne’ vecchi è la sapienza, E nella grande età è la prudenza.12 In antiquis est sapientia,
et in multo tempore prudentia.
13 Appo lui è la sapienza e la forza; A lui appartiene il consiglio e l’intelligenza.13 Apud ipsum est sapientia et fortitudo ;
ipse habet consilium et intelligentiam.
14 Ecco, se egli ruina, la cosa non può esser riedificata; Se serra alcuno, non gli può essere aperto.14 Si destruxerit, nemo est qui ædificet ;
si incluserit hominem, nullus est qui aperiat.
15 Ecco, se egli rattiene le acque, elle si seccano; E se le lascia scorrere, rivoltano la terra sottosopra.15 Si continuerit aquas, omnia siccabuntur ;
et si emiserit eas, subvertent terram.
16 Appo lui è forza e ragione; A lui appartiene chi erra, e chi fa errare.16 Apud ipsum est fortitudo et sapientia ;
ipse novit et decipientem, et eum qui decipitur.
17 Egli ne mena i consiglieri spogliati, E fa impazzare i giudici.17 Adducit consiliarios in stultum finem,
et judices in stuporem.
18 Egli scioglie il legame dei re, E stringe la cinghia sopra i lor propri lombi.18 Balteum regum dissolvit,
et præcingit fune renes eorum.
19 Egli ne mena i rettori spogliati, E sovverte i possenti.19 Ducit sacerdotes inglorios,
et optimates supplantat :
20 Egli toglie la favella agli eloquenti, E leva il senno a’ vecchi.20 commutans labium veracium,
et doctrinam senum auferens.
21 Egli spande lo sprezzo sopra i nobili, E rallenta la cintura de’ possenti.21 Effundit despectionem super principes,
eos qui oppressi fuerant relevans.
22 Egli rivela le cose profonde, traendole fuor delle tenebre; E mette fuori alla luce l’ombra della morte.22 Qui revelat profunda de tenebris,
et producit in lucem umbram mortis.
23 Egli accresce le nazioni, ed altesì le distrugge; Egli sparge le genti, ed altresì le riduce insieme.23 Qui multiplicat gentes, et perdit eas,
et subversas in integrum restituit.
24 Egli toglie il senno a’ capi de’ popoli della terra, E li fa andar vagando per luoghi deserti, ove non ha via alcuna.24 Qui immutat cor principum populi terræ,
et decipit eos ut frustra incedant per invium :
25 Vanno a tentone per le tenebre, senza luce alcuna: Ed egli li fa andare errando come un uomo ebbro25 palpabunt quasi in tenebris, et non in luce,
et errare eos faciet quasi ebrios.