Rut 3
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BIBBIA CEI 2008 | VULGATA |
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1 Noemi, sua suocera, le disse: "Figlia mia, non devo io cercarti una sistemazione, così che tu sia felice? | 1 Postquam autem reversa est ad socrum suam, audivit ab ea : Filia mea, quæram tibi requiem, et providebo ut bene sit tibi. |
2 Ora, Booz, con le cui giovani tu sei stata, non è nostro parente? Ecco, questa sera deve ventilare l'orzo sull'aia. | 2 Booz iste, cujus puellis in agro juncta es, propinquus noster est, et hac nocte aream hordei ventilat. |
3 Su dunque, profumati, avvolgiti nel tuo manto e scendi all'aia; ma non ti far riconoscere da lui, prima che egli abbia finito di mangiare e di bere. | 3 Lavare igitur, et ungere, et induere cultioribus vestimentis, et descende in aream : non te videat homo, donec esum potumque finierit. |
4 Quando andrà a dormire, osserva il luogo dove egli dorme; poi va', alzagli la coperta dalla parte dei piedi e mettiti lì a giacere; ti dirà lui ciò che dovrai fare". | 4 Quando autem ierit ad dormiendum, nota locum in quo dormiat : veniesque et discooperies pallium, quo operitur a parte pedum, et projicies te, et ibi jacebis : ipse autem dicet quid agere debeas. |
5 Rut le rispose: "Farò quanto dici". | 5 Quæ respondit : Quidquid præceperis, faciam. |
6 Scese all'aia e fece quanto la suocera le aveva ordinato. | 6 Descenditque in aream, et fecit omnia quæ sibi imperaverat socrus. |
7 Booz mangiò, bevve e aprì il cuore alla gioia; poi andò a dormire accanto al mucchio d'orzo. Allora essa venne pian piano, gli alzò la coperta dalla parte dei piedi e si coricò. | 7 Cumque comedisset Booz, et bibisset, et factus esset hilarior, issetque ad dormiendum juxta acervum manipulorum, venit abscondite, et discooperto pallio, a pedibus ejus se projecit. |
8 Verso mezzanotte quell'uomo si svegliò, con un brivido, si guardò attorno ed ecco una donna gli giaceva ai piedi. | 8 Et ecce, nocte jam media expavit homo, et conturbatus est : viditque mulierem jacentem ad pedes suos, |
9 Le disse: "Chi sei?". Rispose: "Sono Rut, tua serva; stendi il lembo del tuo mantello sulla tua serva, perché tu hai il diritto di riscatto". | 9 et ait illi : Quæ es ? Illaque respondit : Ego sum Ruth ancilla tua : expande pallium tuum super famulam tuam, quia propinquus es. |
10 Le disse: "Sii benedetta dal Signore, figlia mia! Questo tuo secondo atto di bontà è migliore anche del primo, perché non sei andata in cerca di uomini giovani, poveri o ricchi. | 10 Et ille : Benedicta, inquit, es a Domino, filia, et priorem misericordiam posteriore superasti : quia non est secuta juvenes, pauperes sive divites. |
11 Ora non temere, figlia mia; io farò per te quanto dici, perché tutti i miei concittadini sanno che sei una donna virtuosa. | 11 Noli ergo metuere, sed quidquid dixeris mihi, faciam tibi. Scit enim omnis populus, qui habitat intra portas urbis meæ, mulierem te esse virtutis. |
12 Ora io sono tuo parente, ma ce n'è un altro che è parente più stretto di me. | 12 Nec abnuo me propinquum, sed est alius me propinquior. |
13 Passa qui la notte e domani mattina se quegli vorrà sposarti, va bene, ti prenda; ma se non gli piacerà, ti prenderò io, per la vita del Signore! Sta' tranquilla fino al mattino". | 13 Quiesce hac nocte : et facto mane, si te voluerit propinquitatis jure retinere, bene res acta est : sin autem ille noluerit, ego te absque ulla dubitatione suscipiam, vivit Dominus. Dormi usque mane. |
14 Rimase coricata ai suoi piedi fino alla mattina. Poi Booz si alzò prima che un uomo possa distinguere un altro, perché diceva: "Nessuno sappia che questa donna è venuta sull'aia!". | 14 Dormivit itaque ad pedes ejus, usque ad noctis abscessum. Surrexit itaque antequam homines se cognoscerent mutuo, et dixit Booz : Cave ne quis noverit quod huc veneris. |
15 Poi aggiunse: "Apri il mantello che hai addosso e tienilo con le due mani". Essa lo tenne ed egli vi versò dentro sei misure d'orzo e glielo pose sulle spalle. Rut rientrò in città | 15 Et rursum : Expande, inquit, pallium tuum, quo operiris, et tene utraque manu. Qua extendente, et tenente, mensus est sex modios hordei, et posuit super eam. Quæ portans ingressa est civitatem, |
16 e venne dalla suocera, che le disse: "Come è andata, figlia mia?". Essa le raccontò quanto quell'uomo aveva fatto per lei. | 16 et venit ad socrum suam. Quæ dixit ei : Quid egisti, filia ? Narravitque ei omnia, quæ sibi fecisset homo. |
17 Aggiunse: "Mi ha anche dato sei misure di orzo; perché mi ha detto: Non devi tornare da tua suocera a mani vuote". | 17 Et ait : Ecce sex modios hordei dedit mihi, et ait : Nolo vacuam te reverti ad socrum tuam. |
18 Noemi disse: "Sta' quieta, figlia mia, finché tu sappia come la cosa si concluderà; certo quest'uomo non si darà pace finché non abbia concluso oggi stesso questa faccenda". | 18 Dixitque Noëmi : Expecta, filia, donec videamus quem res exitum habeat : neque enim cessabit homo, nisi compleverit quod locutus est. |