Geremia 9
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BIBBIA CEI 2008 | BIBBIA VOLGARE |
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1 Chi mi darà nel deserto un rifugio per viandanti? Lascerei il mio popolo e mi allontanerei, perché sono tutti adùlteri, una massa di traditori. | 1 Or chi darà acqua al mio capo, e una fonte di lacrime alli miei occhi? e piagnerò di dì e di notte li uccisi della figliuola del populo mio. |
2 «Tendono la loro lingua come il loro arco; non la verità ma la menzogna domina nella terra. Passano da un delitto all’altro e non conoscono me. Oracolo del Signore. | 2 Chi mi porrà in uno deserto di diversi andatori? e abbandonerò lo populo mio, e partirommi da loro; però che tutti sono operatori d' adulterio, e (le) compagnie di prevaricatori. |
3 Ognuno si guardi dal suo prossimo, non fidatevi neppure del fratello, poiché ogni fratello inganna come Giacobbe e ogni amico va spargendo calunnie. | 3 E stesono la loro lingua quasi come uno arco di bugia, e non di verità; confortati sono in terra, per ciò che di male in male sono andati, e non conobbono me, dice Iddio. |
4 Ognuno si beffa del suo prossimo, nessuno dice la verità. Hanno addestrato la lingua a dire menzogne, operano l’iniquità, incapaci di convertirsi. | 4 Ciascuno si guardi dal suo prossimo, e in ogni suo fratello non abbi speranza; però che ogni fratello sottomettendo sottometterà, e ogni amico. anderà con inganni. |
5 Angheria su angheria, inganno su inganno; rifiutano di conoscermi». Oracolo del Signore. | 5 E l'uomo del suo fratello farassene beffe, e non parlerà verità; hanno ammaestrato la loro lingua a parole bugiarde, e affaticaronsi per (fare e) adoperare malvagiamente. |
6 Perciò dice il Signore degli eserciti: «Ecco, li raffinerò al crogiolo e li saggerò; come dovrei comportarmi con la figlia del mio popolo? | 6 ... |
7 Saetta micidiale è la loro lingua, inganno le parole della loro bocca. Ognuno parla di pace con il prossimo, ma nell’intimo gli ordisce un tranello. | 7 Però questo dice lo Signore Iddio delli esèrciti: ecco io fonderò, e proverò voi; or che altro farò io dalla faccia [della figliuola] del mio populo? |
8 Non dovrei forse punirli? Oracolo del Signore. Di una nazione come questa non dovrei vendicarmi?». | 8 Saetta ferente la lingua loro (la lingua) hae parlato inganno; nella sua bocca parla pace collo amico suo, e di nascoso li porrà li agguati. |
9 Sui monti alzerò gemiti e lamenti, un canto di lutto sui pascoli della steppa, perché sono desolati, nessuno più vi passa, né più si ode il grido del bestiame. Gli uccelli dell’aria e le bestie del cielo sono tutti fuggiti, scomparsi. | 9 Or non visitarò io sopra loro? dice Iddio; ovver l'anima mia non si vendicherà contra le genti così fatte? |
10 «Ridurrò Gerusalemme a un cumulo di rovine, a un rifugio di sciacalli; ridurrò alla desolazione le città di Giuda, senza più abitanti». | 10 Io piglierò sopra i monti pianto e lamento, e sopra le belle cose del deserto, pianto; però che sono accese, però che non è uomo che vi passi; e non udirono la voce di quello ch' è possessore; dall'uccello del cielo infino alle pecore trapasseranno e partirannosi. |
11 Chi è così saggio da capirlo? A chi ha parlato la bocca del Signore, perché lo annunci? Perché la terra è devastata, desolata come un deserto senza passanti? | 11 E porrò Ierusalem come monti di rena, e come caverne di dragoni; e porrò in desolazione le cittadi di Giuda, però che non è abitatore. |
12 Ha detto il Signore: «È perché hanno abbandonato la legge che avevo loro posto innanzi e non hanno ascoltato la mia voce e non l’hanno seguita, | 12 Quale è uomo savio, che hae intese queste parole, e al quale la parola di Dio sia detta, acciò che annuncii questo, per che era perita la terra e arsa come deserto, però che non è chi vi passi? |
13 ma hanno seguito la caparbietà del loro cuore e i Baal che i loro padri avevano fatto loro conoscere». | 13 E disse Iddio: però che hanno abbandonata la legge mia, la quale io diedi loro, e non udirono la voce mia, e non andarono in quella; |
14 Pertanto così dice il Signore degli eserciti, Dio d’Israele: «Ecco, farò loro ingoiare assenzio e bere acque avvelenate; | 14 e andarono dietro alla pravitade dello loro cuore, e dopo (quello idolo che si chiama) Baalim, il quale impararono dalli loro padri. |
15 li disperderò in mezzo a nazioni che né loro né i loro padri hanno conosciuto e manderò dietro a loro la spada finché non li abbia sterminati». | 15 Per questo dice il Signore delli esèrciti, Iddio d'Israel: ecco io darò a questo populo lo assenzio in cibo, e darò loro a bere acqua di fiele. |
16 Così dice il Signore degli eserciti: «Attenti, chiamate le lamentatrici, che vengano! Fate venire le più brave!». | 16 E dispergerò loro tra le genti, le quali loro non conobbero, nè li padri loro; e manderò dopo loro lo coltello, mentre che loro si consumeranno. |
17 Facciano presto, per intonare su di noi un lamento. Sgorghino lacrime dai nostri occhi, le nostre palpebre stillino acqua, | 17 Questo dice Iddio Signore delli esèrciti: contemplate, e chiamate le lamentatrici, e vengano; e a quelle che sono savie mandate, e vengano. |
18 perché una voce di lamento si ode da Sion: «Quanto siamo rovinati! Che vergogna abbandonare il paese, e vedere abbattute le nostre abitazioni!». | 18 Affrettinsi e piglino lamento sopra a noi; e li nostri occhi menino lacrime, e le palpebre delli nostri occhi abbondino (di lacrime) d' acque. |
19 Udite, dunque, o donne, la parola del Signore, i vostri orecchi accolgano la parola della sua bocca. Insegnate alle vostre figlie il lamento, l’una all’altra un canto di lutto. | 19 Però che di Sion si è udita la voce dello lamento (e dice): come siamo guastati e confusi fortemente? però [che] abbandonammo la terra, per che sono destrutti li nostri tabernacoli. |
20 Poiché la morte è entrata dalle nostre finestre, si è introdotta nei nostri palazzi, ha abbattuto i fanciulli nella via e i giovani nelle piazze. | 20 Adunque, o donne, udite la parola di Dio, e le vostre orecchie piglino lo sermone della bocca sua; e insegnate lo lamento alle vostre figliuole, e ciascuna insegni alla sua prossima pianto. |
21 Parla! Oracolo del Signore: «I cadaveri degli uomini giacciono come letame nel campo, come covoni dietro il mietitore, e nessuno li raccoglie». | 21 Però che la morte salisce per le fenestre, e verrà nelle nostre case a dispender di fuori li piccoli fanciulli (vostri) e li giovani delle piazze. |
22 Così dice il Signore: «Non si vanti il sapiente della sua sapienza, non si vanti il forte della sua forza, non si vanti il ricco della sua ricchezza. | 22 Parla: questo dice Iddio: cadrà lo corpo morto dell' uomo, come feccia, sopra la faccia della regione, e quasi fieno dopo le spalle di colui che il taglia, e non è chi lo colga. |
23 Ma chi vuol vantarsi, si vanti di avere senno e di conoscere me, perché io sono il Signore che pratico la bontà, il diritto e la giustizia sulla terra, e di queste cose mi compiaccio. Oracolo del Signore. | 23 Questo dice Iddio: non si glorii lo savio nella sapienza, e non abbia gloria lo forte nella sua fortezza, e l'uomo ricco nelle sue ricchezze. |
24 Ecco, verranno giorni – oracolo del Signore – nei quali punirò tutti i circoncisi che rimangono non circoncisi: | 24 Ma abbia gloria in questo, cioè di sapere e di conoscere me, però ch' io sono Iddio, il quale fo misericordia e giudicio e giustizia in terra; queste cose mi piacciono, dice Iddio. |
25 l’Egitto, Giuda, Edom, gli Ammoniti e i Moabiti e tutti coloro che si radono le tempie, i quali abitano nel deserto, perché tutte queste nazioni e tutta la casa d’Israele sono incirconcisi nel cuore». | 25 Ecco verranno i dì, dice lo Signore; io visiterò sopra quelli che hanno circonciso lo prepuzio loro, |
26 sopra lo Egitto e sopra Giuda, e sopra Edom e sopra i figliuoli di Moab, e sopra li figliuoli di Ammon, e sopra tutti quelli che hanno tonduti li capelli, abitanti nel deserto; per che tutte le genti hanno lo prepuzio; tutti quelli della casa d'Israel sono incirconcisi nel cuore. |