Scrutatio

Mercoledi, 29 maggio 2024 - Sant'Alessandro ( Letture di oggi)

Siracide 42


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA VOLGARE
1 di ripetere quanto hai udito
e di rivelare parole segrete.
Allora saprai veramente che cos’è la vergogna
e incontrerai favore presso ogni uomo.
Delle cose seguenti non ti vergognare
e non peccare per rispetto umano:
1 Non raddoppiare le parole, che tu averai udite, della cosa occulta; sarai veracemente sanza confusione, e troverai grazia nel cospetto di tutti li uomini, e per tutte queste cose non sarai vituperato; e non adiutoriare la persona, sì che per lei pecchi.
2 della legge dell’Altissimo e dell’alleanza,
della sentenza che giustifica l’empio,
2 Della [legge dello] Altissimo e del testamento e del giudicio e di giustificare il malvagio;
3 dei conti con il socio e con i compagni di viaggio,
di dare agli altri l’eredità che spetta loro,
3 (e guàrdati che tu non sii confuso) della parola de' compagni e de' viandanti, e del dare la ereditade delli amici;
4 dell’esattezza della bilancia e dei pesi,
di fare acquisti, grandi o piccoli che siano,
4 e dell' agguaglianza della stadera e de' pesi, e dello acquistamento del molto e del poco;
5 della contrattazione sul prezzo dei commercianti,
della frequente correzione dei figli
e di far sanguinare i fianchi di uno schiavo pigro.
5 e della corruzione (e dello arigogliamento) della compera e de' danari; della molta disciplina de' figliuoli; del servo pessimo, il cui lato fae insanguinare.
6 Con una moglie malvagia è opportuno il sigillo,
dove ci sono troppe mani usa la chiave.
6 Sopra malvagia femina buono è lo segno.
7 Qualunque cosa depositi, contala e pesala,
il dare e l’avere sia tutto per iscritto.
7 E dove [son] molte mani, chiudi; e qualunque cosa tu dài, annùmerale e pesale e tolli per conto; e serva ciò che ti sia dato e hai ricevuto.
8 Non vergognarti di correggere l’insensato e lo stolto
e il vecchio molto avanti negli anni accusato di fornicazione;
così sarai veramente assennato
e approvato da ogni vivente.
8 Guàrdati dalla disciplina del disensato e del pazzo, e delli vecchi che sono sotto il giudicio dei giovani; e sarai (savio e) ammaestrato in tutte le cose, e laudabile nel conspetto di tutti gli uomini.
9 Per il padre una figlia è un’inquietudine segreta,
il pensiero di lei allontana il sonno:
nella sua giovinezza, perché non sfiorisca,
una volta accasata, perché non sia ripudiata,
9 La figliuola del padre è nascosa; la vigilia e la sollecitudine li toglierà il sonno, acciò ch' ella non diventi adulta nella giovinezza sua, e poi diventi odiosa, quando sarà dimorata con l'uomo;
10 finché è vergine, perché non sia sedotta
e resti incinta nella casa paterna,
quando è maritata, perché non cada in colpa,
quando è accasata, perché non sia sterile.
10 acciò che nullo tempo sia contaminata nella virginitade sua, e non si trovi gravida in casa del padre; acciò che, usata con l'uomo, non travalichi la legge, o divegna sterile.
11 Su una figlia ribelle rafforza la vigilanza,
perché non ti renda scherno dei nemici,
motivo di chiacchiere in città e di rimprovero fra la gente,
così da farti vergognare davanti a tutti.
11 Conferma la guardia tua sopra la figliuola lussuriosa, acciò ch' ella mai venire non ti faccia in vituperio appo li nimici tuoi, e a dispregio nella cittade, e a viltà del popolo, e ch' ella [non] confonda te nella moltitudine delle genti.
12 Non considerare nessuno solo per la sua bellezza
e non sederti insieme con le donne,
12 Non attendere a ogni uomo nella bellezza, e non dimorare tra le femine.
13 perché dagli abiti esce fuori la tignola
e dalla donna malizia di donna.
13 Però che la tignuola esce de' vestimenti, e dalla femina esce la iniquitade del marito (cioè la femina fa malo uomo).
14 Meglio la cattiveria di un uomo che la compiacenza di una donna,
una donna impudente è un obbrobrio.
14 Meglio è la iniquità dell' uomo, che la femina bene facente, e che la femina confondente in vituperio.
15 Ricorderò ora le opere del Signore
e descriverò quello che ho visto.
Per le parole del Signore sussistono le sue opere,
e il suo giudizio si compie secondo il suo volere.
15 Io mi ricorderò delle opere di Dio; e di quelle cose ch' io vidi annunzierò nelli sermoni del Signore le opere sue.
16 Il sole che risplende vede tutto,
della gloria del Signore sono piene le sue opere.
16 Il sole alluminando per tutte le cose guardoe, e della gloria del Signore è piena l'opera sua.
17 Neppure ai santi del Signore è dato
di narrare tutte le sue meraviglie,
che il Signore, l’Onnipotente, ha stabilito
perché l’universo stesse saldo nella sua gloria.
17 Or non fece Iddio li santi parlare tutte le sue maraviglie (da non potere contare), le quali Iddio onnipotente confermoe che sieno stabilite nella gloria sua?
18 Egli scruta l’abisso e il cuore,
e penetra tutti i loro segreti.
L’Altissimo conosce tutta la scienza
e osserva i segni dei tempi,
18 (Iddio onnipotente) esaminerà l'abisso e il cuore dell' uomo e la sottilidate sua.
19 annunciando le cose passate e future
e svelando le tracce di quelle nascoste.
19 Iddio pensoe ogni scienza, e guardoe nel segno del secolo, annunziando quelle cose che sono passate, e quelle che sono a venire, rivelando le vestigie delli occulti.
20 Nessun pensiero gli sfugge,
neppure una parola gli è nascosta.
20 E nullo pensiero preterisce lui, e nullo sermone si nasconde da lui.
21 Ha disposto con ordine le meraviglie della sua sapienza,
egli solo è da sempre e per sempre:
nulla gli è aggiunto e nulla gli è tolto,
non ha bisogno di alcun consigliere.
21 Colui ch' è inanzi del secolo e in fino nel secolo, adornoe le grandissime cose della sua sapienza; e non è cresciuto,
22 Quanto sono amabili tutte le sue opere!
E appena una scintilla se ne può osservare.
22 e non iscemerae, e non ha bisogno di consiglio d'alcuno.
23 Tutte queste cose hanno vita e resteranno per sempre
per tutte le necessità, e tutte gli obbediscono.
23 Come sono desiderabili tutte le opere sue! sì come una favilla le possiamo considerare.
24 Tutte le cose sono a due a due, una di fronte all’altra,
egli non ha fatto nulla d’incompleto.
24 Tutte queste vivono, e permangono nel secolo; e tutte le cose ubbidiscono lui in ogni necessitade.
25 L’una conferma i pregi dell’altra:
chi si sazierà di contemplare la sua gloria?
25 Tutte le cose doppie; uno è contra uno; e nulla cosa fece (Iddio) mancare.
26 Elli confermoe li beni di ciascuno. E chi si sazierae vedendo la gloria sua?