Scrutatio

Martedi, 28 maggio 2024 - Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano ( Letture di oggi)

Siracide 41


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA VOLGARE
1 O morte, com’è amaro il tuo ricordo
per l’uomo che vive sereno nella sua agiatezza,
per l’uomo senza assilli e fortunato in tutto
e ancora in forze per provare il piacere.
1 O morte, come è amara la memoria tua all'uomo che si contenta nelle ricchezze sue!
2 O morte, è gradita la tua sentenza
all’uomo indigente e privo di forze,
al vecchio decrepito e preoccupato di tutto,
a colui che è indocile e ha perduto ogni speranza.
2 E all' uomo riposato, e le cui vie sono dirizzate in tutte le prosperitadi, e che ancora puote prendere il cibo!
3 Non temere la sentenza della morte,
ricòrdati di chi ti ha preceduto e di chi ti seguirà.
3 O morte, buono è il giudicio tuo all' uomo necessitoso, e che diminuisce le forze!
4 Questo è il decreto del Signore per ogni uomo;
perché ribellarsi al volere dell’Altissimo?
Siano dieci, cento, mille anni:
negli inferi non ci sono recriminazioni sulla vita.
4 E a colui che è difettuoso per vecchiezza, al quale conviene guadagnare ciò che gli bisogna, e allo (stolto) incredibile il quale perde la pazienza!
5 Figli d’infamia sono i figli dei peccatori,
frequentano le case degli empi.
5 Non temere la sentenza della morte. Ricorditi di quelle cose che avvennero anzi che tu fossi, e che debbono sopravenire; questa sentenza verrà da Dio (sopra te e) a ogni carne.
6 L’eredità dei figli dei peccatori andrà in rovina,
con la loro discendenza continuerà il disonore.
6 E che soppraverrae nel piacere dello Altissimo? o dieci o cento o mille anni.
7 Contro un padre empio imprecano i figli,
perché a causa sua sono disonorati.
7 Non è in inferno accusazione di vita.
8 Guai a voi, uomini empi,
che avete abbandonato la legge dell’Altissimo!
8 Figliuoli di abbominazione sì sono i figliuoli de' peccatori, e coloro che conversano a lato alle case delli impii.
9 Se vi moltiplicate, è per la rovina,
se nascete, nascete per la maledizione,
e se morite, la maledizione sarà la vostra sorte.
9 La eredità de' figliuoli de' peccatori partorirà vergogna, è col seme loro continuanza di vituperio.
10 Quanto è dalla terra alla terra ritornerà,
così gli empi passano dalla maledizione alla rovina.
10 Del padre crudele si lamentano i figliuoli, che per lui sono in vituperio.
11 Il lutto degli uomini riguarda i loro corpi,
la cattiva fama dei peccatori sarà cancellata.
11 Guai a voi, figliuoli spietati, che abbandonaste la legge di Dio altíssimo!
12 Abbi cura del tuo nome, perché esso sopravviverà a te
più di mille grandi tesori d’oro.
12 E se nati sarete, voi sarete generati nella maledizione; e se sarete morti, la parte vostra fia in maledizione.
13 I giorni di una vita felice sono contati,
ma il buon nome dura per sempre.
13 Tutte le cose che sono di terra, in terra si convertono; così gli empii dalla maledizione anderanno in perdizione.
14 Figli, custodite l’istruzione in pace;
ma sapienza nascosta e tesoro invisibile,
a che cosa servono entrambi?
14 Il pianto delli uomini nel corpo loro; il nome delli impii si disfarae.
15 Meglio l’uomo che nasconde la sua stoltezza
di quello che nasconde la sua sapienza.
15 Abbi cura d'avere buona fama; però che questa ti basterà più che mille grandi tesori preziosi
16 Perciò provate vergogna per le cose che qui di seguito vi indico:
non è bene infatti vergognarsi di qualsiasi cosa,
come non si può approvare sempre tutto.
16 La buona vita è numero di dì; ma la buona fama dura sempre.
17 Vergognatevi della prostituzione davanti al padre e alla madre,
della menzogna davanti al capo e al potente,
17 Figliuolo, sèrbati la disciplina tua in pace; la sapienza nascosa, e il tesoro non veduto, che utilità è dell' uno e dell' altro?
18 del delitto davanti al giudice e al magistrato,
dell’empietà davanti all’assemblea e al popolo,
dell’ingiustizia davanti al compagno e all’amico,
18 Meglio è l' uomo che nasconde la stoltizia sua, che colui che occulta la sapienza sua.
19 del furto davanti all’ambiente dove abiti,
di Dio, che è veritiero, e dell’alleanza,
di piegare i gomiti sopra i pani, a tavola,
di essere scortese quando ricevi e quando dai,
19 Ma impertanto ritornate a quelle parole che escono della bocca mia.
20 di non rispondere a quanti salutano,
dello sguardo su una donna scostumata,
20 Però che non è buono osservare ogni riverenza; e tutte le cose non piaciono a ciascuno in fede.
21 del rifiuto fatto a un parente,
dell’appropriazione di eredità o donazione,
del desiderio per una donna sposata,
21 Vergognatevi dal padre e dalla madre della fornicazione; e dal rettore e dal potente della bugia;
22 della relazione con la sua schiava
– non accostarti al suo letto –,
di dire parole ingiuriose davanti agli amici
e, dopo aver donato, di rinfacciare un regalo,
22 dal principe e dal giudice del misfatto; dalla sinagoga e dal popolo della iniquitade;
23 dal compagno e dall' amico della ingiustizia; e dal luogo nel quale abiti,
24 del furto, della veritade di Dio e del testamento (non osservato); del giacere in sul braccio nella mensa, e di fare mal viso nelli doni e in quelle cose che tu riceverai;
25 da quelli che ti salutano di silenzio, da quella veduta della femina fornicaria, e dal rivolgimento del viso del parente.
26 Non volgere la faccia dal prossimo tuo, e guàrdati da togliere la parte, e non restituirla poi.
27 Non attendere alla moglie d' altrui, non cercare la serva sua, e non istare al letto suo.
28 Astienti dalle parole di vituperio delli amici; e quando darai, non rimproperare.