Scrutatio

Martedi, 28 maggio 2024 - Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano ( Letture di oggi)

Giobbe 32


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA VOLGARE
1 Quei tre uomini cessarono di rispondere a Giobbe, perché egli si riteneva giusto.1 Lasciarono adunque questi tre uomini di rispondere a Iob, perciò che parea loro che fosse giusto.
2 Allora si accese lo sdegno di Eliu, figlio di Barachele, il Buzita, della tribù di Ram. Si accese di sdegno contro Giobbe, perché si considerava giusto di fronte a Dio;2 E adirato e indegnato è Eliu figliuolo di Barachel Buzite, dello parentado di Ram; ed è adirato contro a Iob, perciò ch' elli diceva ch' era giusto innanzi al Signore.
3 si accese di sdegno anche contro i suoi tre amici, perché non avevano trovato di che rispondere, sebbene avessero dichiarato Giobbe colpevole.3 E al tutto contro alli amici suoi indignato è, imperciò che non aveano trovata responsione ragionevole, ma solamente condannavano Iob.
4 Eliu aveva aspettato, mentre essi parlavano con Giobbe, perché erano più vecchi di lui in età.4 Adunque Eliu aspettava Iob favellante; perciò ch' erano più vecchi di lui coloro che favellavano.
5 Quando vide che sulla bocca di questi tre uomini non vi era più alcuna risposta, Eliu si accese di sdegno.
5 E conciosia cosa che lui avesse udito che non potessono respondere, adiratosi è fortemente.
6 Eliu, figlio di Barachele, il Buzita, prese a dire:
«Giovane io sono di anni
e voi siete già canuti;
per questo ho esitato, per rispetto,
a manifestarvi il mio sapere.
6 E rispose Eliu figliuolo di Barachel Buzite, e disse più giovane di tempo sono, e voi più antichi; dunque (qui è) chinato lo capo, mi son vergognato di dimostrare a voi la mia sentenza.
7 Pensavo: “Parlerà l’età
e gli anni numerosi insegneranno la sapienza”.
7 In verità io sperai che la età più lunga favellasse, e la moltitudine degli anni insegnasse la sapienza.
8 Ma è lo spirito che è nell’uomo,
è il soffio dell’Onnipotente che lo fa intelligente.
8 Ma, secondo ch' io vidi, lo spirito è nelli uomini, e la inspirazione Odell' nnipotente dà la intelligenza.
9 Essere anziani non significa essere sapienti,
essere vecchi non significa saper giudicare.
9 Non sono di lungo tempo li savii, nè li vecchi intendono lo giudicio.
10 Per questo io oso dire: “Ascoltatemi;
esporrò anch’io il mio parere”.
10 E però dirò: attendete me, e anche io mostrerò a voi la mia scienza.
11 Ecco, ho atteso le vostre parole,
ho teso l’orecchio ai vostri ragionamenti.
Finché andavate in cerca di argomenti,
11 Certo io aspettai le vostre parole; udi' la vostra prudenza, infino che voi disputavate colle vostre parole.
12 su di voi fissai l’attenzione.
Ma ecco, nessuno ha potuto confutare Giobbe,
nessuno tra voi ha risposto ai suoi detti.
12 E insino ch' io pensava che voi diceste alcuna cosa, considerava; ma, secondo ch' io veggio, non è chi possa riprendere Iob (di voi), e rispondere di voi alle parole sue.
13 Non venite a dire: “Abbiamo trovato noi la sapienza,
Dio solo può vincerlo, non un uomo!”.
13 Acciò che forse voi non diciate: noi abbiamo trovata la sapienza, Iddio gittoe lui, ma non l'uomo.
14 Egli non ha rivolto a me le sue parole,
e io non gli risponderò con i vostri argomenti.
14 Niuna cosa favellò a me; e io risponderò a lui, non secondo le vostre parole.
15 Sono sconcertati, non rispondono più,
mancano loro le parole.
15 Temettono coloro, e non risposero più, e partironsi da loro li favellari.
16 Ho atteso, ma poiché non parlano più,
poiché stanno lì senza risposta,
16 Adunque, perciò ch' io aspettai, e non favellorono; stettero e non risposero più;
17 risponderò anch’io per la mia parte,
esporrò anch’io il mio parere;
17 e io risponderò la mia parte, e mostrerò la mia scienza.
18 mi sento infatti pieno di parole,
mi preme lo spirito che è nel mio ventre.
18 Certo io sono pieno di parole, e constrigne me lo spirito del ventre mio.
19 Ecco, il mio ventre è come vino senza aria di sfogo,
come otri nuovi sta per scoppiare.
19 Però che lo ventre mio è quasi mosto sanza spiraglio, e dirompe li nuovi vaselli.
20 Parlerò e avrò un po’ d’aria,
aprirò le labbra e risponderò.
20 E favellerò, e ispirerò uno poco; aprirò le mie labbra, e risponderoe.
21 Non guarderò in faccia ad alcuno,
e non adulerò nessuno,
21 Non torroe la persona dell' uomo, e Iddio all' uomo non assomigliarò.
22 perché io non so adulare:
altrimenti il mio creatore in breve mi annienterebbe.
22 Certo io non soe quanto basteroe, e se dopo uno pochettino torrae me lo mio fattore.