Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Tobia 7


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA VOLGARE
1 Quando fu entrato in Ecbàtana, Tobia disse: «Fratello Azaria, conducimi diritto dal nostro fratello Raguele». Egli lo condusse alla casa di Raguele, che trovarono seduto presso la porta del cortile. Lo salutarono per primi ed egli rispose: «Salute, fratelli, siate i benvenuti!». Li fece entrare in casa.1 Adunque andarono a Raguel, ed egli gli ricevette con grande letizia.
2 Disse a sua moglie Edna: «Quanto somiglia questo giovane a mio fratello Tobi!».2 E veggendo Raguel Tobia, disse ad Anna sua moglie: deh, come questo giovane è somigliante al mio consoborino!
3 Edna domandò loro: «Di dove siete, fratelli?», ed essi risposero: «Siamo dei figli di Nèftali, deportati a Ninive».3 E quando egli ebbe ciò detto, disse: onde siete voi, o giovani nostri fratelli? E loro dissero: noi siamo della schiatta di Neftali, della prigionia di Ninive.
4 Disse allora: «Conoscete nostro fratello Tobi?». Le dissero: «Lo conosciamo».4 E disse Raguel: conoscete voi Tobia mio fratello? E loro dissono: mai sì.
5 Riprese: «Sta bene?». Risposero: «Sta bene e vive». E Tobia aggiunse: «È mio padre».
5 E parlando egli molto bene di lui, l'angiolo disse a Raguel: Tobia, di cui tu domandasti, sì è padre di costui.
6 Raguele allora balzò in piedi, l’abbracciò e pianse. Poi gli disse: «Sii benedetto, o figlio! Hai un ottimo padre. Che sventura per un uomo giusto e generoso nel fare elemosine essere diventato cieco!». Si gettò al collo del parente Tobia e pianse.6 E venne a lui Raguel, e con lacrime il basciò; e piagnendo sopra il collo suo,
7 Pianse anche sua moglie Edna e pianse anche la loro figlia Sara.7 gli disse: figliuolo mio, tu sii benedetto, imperciò che tu se' figliuolo di buono e ottimo uomo.
8 Poi egli macellò un montone del gregge e fece loro una festosa accoglienza.
8 E Anna sua moglie, e Sara la loro figliuola, ancora lacrimarono.
9 Si lavarono, fecero le abluzioni e, quando si furono messi a tavola, Tobia disse a Raffaele: «Fratello Azaria, domanda a Raguele che mi dia in moglie mia cugina Sara».9 E poi ch' ebbero ragionato, comandò Raguel che si uccidesse uno castrone, e che si facesse convito. E invitandogli a desinare,
10 Raguele udì queste parole e disse al giovane: «Mangia, bevi e sta’ allegro per questa sera, poiché nessuno all’infuori di te, mio parente, ha il diritto di prendere mia figlia Sara, come del resto neppure io ho la facoltà di darla a un altro uomo all’infuori di te, poiché tu sei il mio parente più stretto. Però, figlio, voglio dirti con franchezza la verità.10 Tobia gli disse: qui non mangerò io oggi nè berò, se tu in prima non affermerai la mia domanda, cioè che tu mi prometta di dare Sara tua figliuola per moglie.
11 L’ho data a sette mariti, scelti tra i nostri fratelli, e tutti sono morti la notte in cui entravano da lei. Ora, figlio, mangia e bevi; il Signore sarà con voi».11 Onde, udendo ciò, Raguel si spaventoe, sapendo ch' era avvenuto agli altri sette mariti, e incominciò a temere che a costui non addivenisse il somigliante; e stando cheto, e non dando al domandante alcuna risposta,
12 Ma Tobia disse: «Non mangerò affatto né berrò, prima che tu abbia preso una decisione a mio riguardo». Rispose Raguele: «Lo farò! Ella ti viene data secondo il decreto del libro di Mosè e come dal cielo è stato stabilito che ti sia data. Abbi cura di lei, d’ora in poi tu sei suo fratello e lei tua sorella. Ti viene concessa da oggi per sempre. Il Signore del cielo vi assista questa notte, o figlio, e vi conceda la sua misericordia e la sua pace».
12 l'angiolo gli disse: non avere paura di dargliela, imperciò che a costui che teme Iddio si dee dare per moglie la tua figliuola; e però alcuno altro non l' ha potuta avere.
13 Raguele chiamò sua figlia Sara e, quando venne, la prese per mano e l’affidò a Tobia con queste parole: «Prendila; secondo la legge e il decreto scritto nel libro di Mosè lei ti viene concessa in moglie. Tienila e, sana e salva, conducila da tuo padre. Il Dio del cielo vi conceda un buon viaggio e pace».13 Allora disse Raguel: io non dubito che Iddio non abbia ricevute le mie lacrime e le mie orazioni nel suo cospetto.
14 Chiamò poi la madre di lei e le disse di portare un foglio e stese l’atto di matrimonio, secondo il quale concedeva in moglie a Tobia la propria figlia, in base al decreto della legge di Mosè. Dopo di ciò cominciarono a mangiare e a bere.14 E credo che Iddio v' ha fatto venire a me, acciò che costei si congiugnesse con la sua ischiatta, secondo la legge di Moisè; e però non dubitare, ch' io te la darò.
15 Poi Raguele chiamò sua moglie Edna e le disse: «Sorella mia, prepara l’altra camera e conducila dentro».15 E prendendo la mano dritta della sua fanciulla, sì la porse alla mano diritta di Tobia, dicendo: Iddio d' Abraam, Iddio d' Isaac e Iddio di Iacob sì sia con voi, e lui vi congiunga, e adempia la sua benedizione in voi.
16 Quella andò a preparare il letto della camera, come le aveva ordinato, e vi condusse la figlia. Pianse per lei, poi si asciugò le lacrime e le disse:16 E prendendo la carta, sì fecero la scrittura del matrimonio.
17 «Coraggio, figlia, il Signore del cielo cambi in gioia il tuo dolore. Coraggio, figlia!». E uscì.17 E poi fecero il convito, benedicendo Iddio.
18 E Raguel chiamò a se Anna sua moglie, e comandogli ch' ella apparecchiasse un' altra camera.
19 E menovvi dentro Sara sua figliuola, e lacrimando
20 gli disse: fa che tu sii forte nell' animo, figliuola mia; Iddio del cielo ti dia allegrezza per lo increscimento che tu hai avuto.