Scrutatio

Martedi, 28 maggio 2024 - Santi Emilio, Felice, Priamo e Feliciano ( Letture di oggi)

Ruth 4


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VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Ascendit ergo Booz ad portam, et sedit ibi. Cumque vidisset propinquum præterire, de quo prius sermo habitus est, dixit ad eum : Declina paulisper, et sede hic : vocans eum nomine suo. Qui divertit, et sedit.1 E sali suso Booz alla porta, e sedeva quivi. E avendo veduto quello ch' era più prossimano a Rut, del quale abbiamo detto (e favellato), sì gli disse: fatti in quà uno poco, e siedi qui, chiamandolo per nome suo. Il quale passò oltre, e venne a sedere.
2 Tollens autem Booz decem viros de senioribus civitatis, dixit ad eos : Sedete hic.2 Chiamando Booz X uomini, de' più antichi della cittade, disse loro: sedete qui:
3 Quibus sedentibus, locutus est ad propinquum : Partem agri fratris nostri Elimelech vendet Noëmi, quæ reversa est de regione Moabitide :3 I quali sedendo, (favellò loro, e) disse a questo suo parente: la parte del campo del nostro fratello Elimelec sì vende Noemi, la quale si è tornata della contrada de' Moabiti.
4 quod audire te volui, et tibi dicere coram cunctis sedentibus, et majoribus natu de populo meo. Si vis possidere jure propinquitatis, eme, et posside : sin autem displicet tibi, hoc ipsum indica mihi, ut sciam quid facere debeam : nullus enim est propinquus, excepto te, qui prior es, et me, qui secundus sum. At ille respondit : Ego agrum emam.4 La quale cosa voglio (e sono lieto) che tu abbi udita, e voglioti dire dinanzi a costoro i quali seggono qui, e [sono] maggiori del popolo mio, cioè di nazione; quello campo, se tu il vogli possedere e tenere, per ragione che se' il più prossimo parente, sì il compra e possedilo; ma se questo ti dispiace, dillomi, acciò ch' io sappia quello ch' io m'abbia a fare; imperciò che niuno è più prossimano parente, fuori che tu che se' il primo, e me che sono il secondo. E quegli respuose (e disse): io compro il campo.
5 Cui dixit Booz : Quando emeris agrum de manu mulieris, Ruth quoque Moabitidem, quæ uxor defuncti fuit, debes accipere : ut suscites nomen propinqui tui in hæreditate sua.5 Al quale disse Booz: quando tu averai comprato il campo della mano della buona femina, (vedi che) tu dèi pigliare per moglie Rut di Moab, che fue moglie di colui che è morto, acciò che tu resusciti il seme (cioè facci figliuolo) del tuo parente, chè non si spenga la casa sua.
6 Qui respondit : Cedo juri propinquitatis : neque enim posteritatem familiæ meæ delere debeo : tu meo utere privilegio, quo me libenter carere profiteor.6 Il quale sì respuose e disse: io (dò luogo, e) rinunzio alla ragione ch' io ho per lo parentado; imperciò ch' io non debbo spegnere la famiglia mia che viene dietro a me (del fratello mio; io temo di usare il privilegio); ma usa tu il mio privilegio (e la mia ragione) della quale io confesso volontieri di non l'avere.
7 Hic autem erat mos antiquitus in Israël inter propinquos, ut siquando alter alteri suo juri cedebat, ut esset firma concessio, solvebat homo calceamentum suum, et dabat proximo suo : hoc erat testimonium cessionis in Israël.7 Imperciò che questa era l' usanza anticamente in Israel tra' prossimani di parentado, che se (fosse cosa o) intervenisse che l'uno desse all' altro la sua ragione, acciò che fosse (vera e) ferma concessione traevasi l'uomo il calzamento suo, e sì lo dava al parente suo più prossimano; e questo si era in Israel il testimonio, come renunziava alla ragione sua.
8 Dixit ergo propinquo suo Booz : Tolle calceamentum tuum. Quod statim solvit de pede suo.8 E allora disse Booz a chi egli era più presso parente: (poi che tu rinunzii alla tua ragione) tratti i calzamenti. Il quale incontanente sì li trasse del piede suo.
9 At ille majoribus natu, et universo populo : Testes vos, inquit, estis hodie, quod possederim omnis quæ fuerunt Elimelech, et Chelion, et Mahalon, tradente Noëmi ;9 E disse Booz alli maggiori della città e a tutto il popolo: oggi siete tutti testimonii, ch' io sia entrato in possessione di tutte quelle cose le quali furono di Elimelec e di Chelion e di Maalon, dando Noemi,
10 et Ruth Moabitidem, uxorem Mahalon, in conjugium sumpserim, ut suscitem nomen defuncti in hæreditate sua, ne vocabulum ejus de familia sua ac fratribus et populo deleatur. Vos, inquam, hujus rei testes estis.10 e di Rut Moabite, che fue moglie di Maalon; la quale io piglio insino a qui per moglie (in vostra presenza), acciò ch' io resusciti il nome (e il seme) di quello morto nella sua eredità, acciò che il nome suo e de' suoi fratelli della sua famiglia non si spenga (nè venga meno) del popolo suo. Voi, vi dico, voi siete testimonii di questa cosa.
11 Respondit omnis populus, qui erat in porta, et majores natu : Nos testes sumus : faciat Dominus hanc mulierem, quæ ingreditur domum tuam, sicut Rachel et Liam, quæ ædificaverunt domum Israël : ut sit exemplum virtutis in Ephratha, et habeat celebre nomen in Bethlehem :11 E rispose tutto il popolo, che era in su la porta, e' maggiori (e più nobili della cittade): noi siamo testimonii; preghiamo Iddio Signore, che faccia questa femina, la quale entra in casa tua, come Rachel e Lia che (furono moglie ed) edificarono casa in Israel, acciò che sia esempio di virtù in Efrata, e abbia nome grande, e onorevole in Betleem;
12 fiatque domus tua sicut domus Phares, quem Thamar peperit Judæ, de semine quod tibi dederit Dominus ex hac puella.
12 e facciasi (e diventi) la casa tua, come la casa di Fares, il quale Tamar sì partorì (e fece) a Giuda, di quello seme (e di quelli figliuoli) che Iddio t' avrà dato di questa fanciulla.
13 Tulit itaque Booz Ruth, et accepit uxorem : ingressusque est ad eam, et dedit illi Dominus ut conciperet, et pareret filium.13 E pigliò Booz Rut, e sì la tolse per moglie; lo quale sì (andò e istette e) usò con lei, e dielle Iddio questa grazia, che ingravidasse e sì gli partorisse uno figliuolo.
14 Dixeruntque mulieres ad Noëmi : Benedictus Dominus, qui non est passus ut deficeret successor familiæ tuæ, et vocaretur nomen ejus in Israël :14 E dissono le femine a Noemi: benedetto sia Iddio Signore, il quale non ha (sostenuto nè) patito, che sie venuto meno lo quale succeda alla famiglia tua, e (voglio che) sia chiamato il suo nome in Israel.
15 et habeas qui consoletur animam tuam, et enutriat senectutem : de nuru enim tua natus est, quæ te diligit, et multo tibi melior est, quam si septem haberes filios.15 E ancora abbi chi consoli l'anima tua, e sì nutrichi la tua vecchiezza; imperciò che della nuora tua sì è nato colui il quale t' amerà; e assai egli è (molto) meglio costui, che se tu avessi sette figliuoli.
16 Susceptumque Noëmi puerum posuit in sinu suo, et nutricis ac gerulæ fungebatur officio.16 E preso Noemi il fanciullo, sì lo puose al petto suo (cioè al braccio suo il prese); e sì facea l'officio della nutrice.
17 Vicinæ autem mulieris congratulantes ei, et dicentes : Natus est filius Noëmi : vocaverunt nomen ejus Obed : hic est pater Isai, patris David.17 E le femine ch' erano sue vicine sì le mostravano grande letizia (e allegrezza), dicendo: egli è nato uno figliuolo a Noemi. E puosergli nome Obed. Quegli sì fue il padre di Isai, che fue padre di David re.
18 Hæ sunt generationes Phares : Phares genuit Esron,18 Queste sono le generazioni di Fares: Fares generò Esron.
19 Esron genuit Aram, Aram genuit Aminadab,19 Esron sì generò Aram; Aram sì generò Aminadab.
20 Aminadab genuit Nahasson, Nahasson genuit Salmon,20 Aminadab sì generò Naasson; Naasson generò Salmon.
21 Salmon genuit Booz, Booz genuit Obed,21 Salmon sì generò Booz; Booz sì generò Obed.
22 Obed genuit Isai, Isai genuit David.22 Obed generò Isai; Isai sì generò David. (David sì generò Salomone sapientissimo).