Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Apocalypsis 18


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VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Et post hæc vidi alium angelum descendentem de cælo, habentem potestatem magnam : et terra illuminata est a gloria ejus.1 Dopo queste cose vidi uno altro angelo che discendeva dal cielo, e aveva potenza grande; e la terra fu illuminata dalla gloria sua.
2 Et exclamavit in fortitudine, dicens : Cecidit, cecidit Babylon magna : et facta est habitatio dæmoniorum, et custodia omnis spiritus immundi, et custodia omnis volucris immundæ, et odibilis :2 E gridò con forte voce, dicendo: è cascata Babilonia grande, e fatta è abitazione di demonii, e custodia di ogni spirito immondo, e custodia di ogni uccello immoudo e odibile.
3 quia de vino iræ fornicationis ejus biberunt omnes gentes : et reges terræ cum illa fornicati sunt : et mercatores terræ de virtute deliciarum ejus divites facti sunt.3 Per che del vino dell' ira della fornicazione sua hanno bevuto tutte le genti; e li re della terra con quella hanno fornicato; e li mercadanti della terra della virtù delle delizie sue sono fatti ricchi.
4 Et audivi aliam vocem de cælo, dicentem : Exite de illa populus meus : ut ne participes sitis delictorum ejus, et de plagis ejus non accipiatis.4 E udii un' altra voce dal cielo, dicente: uscite di quella, popolo mio, e non siate participevoli dei peccati suoi, e non ricevete le piaghe sue.
5 Quoniam pervenerunt peccata ejus usque ad cælum, et recordatus est Dominus iniquitatum ejus.5 Conciosia cosa che li peccati suoi sono pervenuti insino al cielo, e il Signore s'è ricordato della iniquità sua.
6 Reddite illi sicut et ipsa reddidit vobis : et duplicate duplicia secundum opera ejus : in poculo, quo miscuit, miscete illi duplum.6 Rendete a lei come quella ha renduto a voi; e duplicate le cose doppie secondo le operazioni sue; la bevanda, la quale lei ha mescolato a voi, mescolate a lei in duplo.
7 Quantum glorificavit se, et in deliciis fuit, tantum date illi tormentum et luctum : quia in corde suo dicit : Sedeo regina : et vidua non sum, et luctum non videbo.7 Quanto ella si ha glorificata, e fu in delizie, tanto date a lei tormento e pianto, per che nel suo cuore disse: io siedo regina, e vedova non sono, e il pianto non vederò.
8 Ideo in una die venient plagæ ejus, mors, et luctus, et fames, et igne comburetur : quia fortis est Deus, qui judicabit illam.8 Per che in un dì veniranno le piaghe sue, la morte, il pianto e la fame; e in fuoco sarà bruciata, per che forte è il Dio il quale giudicarà quella.
9 Et flebunt, et plangent se super illam reges terræ, qui cum illa fornicati sunt, et in deliciis vixerunt, cum viderint fumum incendii ejus :9 E piangeranno e lamentarannosi sopra quella li re della terra, li quali con quella hanno fornicato, e viverono nelle delizie (li mercadanti della terra), quando vederanno il fumo del suo incendio,
10 longe stantes propter timorem tormentorum ejus, dicentes : Væ, væ civitas illa magna Babylon, civitas illa fortis : quoniam una hora venit judicium tuum.10 stando lungi per paura de' tormenti suoi, dicenti: guai, guai, quella città grande Babilonia, quella città forte; conciosia che in una ora venne il giudicio suo.
11 Et negotiatores terræ flebunt, et lugebunt super illam : quoniam merces eorum nemo emet amplius :11 E li mercadanti della terra piangeranno sopra quella, conciosia che le sue mercanzie non comprarà più alcuno;
12 merces auri, et argenti, et lapidis pretiosi, et margaritæ, et byssi, et purpuræ, et serici, et cocci (et omne lignum thyinum, et omnia vasa eboris, et omnia vasa de lapide pretioso, et æramento, et ferro, et marmore,12 mercadanzie d'oro e argento, e di pietre preziose e di perle, di e bisso e di porpora, e di seta e di coccinio, e di ogni legno tino, e tutti li vaselli di avolio, e tutti li vaselli di pietra preziosa, e di rame e di ferro (e di vetro) e di marmoro,
13 et cinnamomum) et odoramentorum, et unguenti, et thuris, et vini, et olei, et similæ, et tritici, et jumentorum, et ovium, et equorum, et rhedarum, et mancipiorum, et animarum hominum.13 e di cinnamomo, e di odoramenti e di unguenti, e d' incenso e di vino, e d'olio e di fior di farina, di e frumento e di giumenti, e di pecore e di cavalli, e di carrette e di schiavi e anime di uomini.
14 Et poma desiderii animæ tuæ discesserunt a te, et omnia pinguia et præclara perierunt a te, et amplius illa jam non invenient.14 E i pomi desiderosi dell' anima tua sono partiti da te, e tutte le cose grasse e splendide sono mancate da te, e quelle cose più non trovaranno.
15 Mercatores horum, qui divites facti sunt, ab ea longe stabunt propter timorem tormentorum ejus, flentes, ac lugentes,15 Mercadanti delli uomini, li quali sono fatti ricchi, da lei lungi staranno per paura de' tormenti suoi, piangendo e lamentando,
16 et dicentes : Væ, væ civitas illa magna, quæ amicta erat bysso, et purpura, et cocco, et deaurata erat auro, et lapide pretioso, et margaritis :16 e dicendo: guai, guai a quella città grande, la quale era vestita di bisso e porpora e coccino, e deaurata d'oro e pietre preziose e perle!
17 quoniam una hora destitutæ sunt tantæ divitiæ, et omnis gubernator, et omnis qui in lacum navigat, et nautæ, et qui in mari operantur, longe steterunt,17 Conciosia che in una ora saranno disfatte tante ricchezze; e ogni governatore, e ogni uomo li quali nàvigano nel lago, e li nocchieri, e quelli che lavorano in mare, stettero di lungi;
18 et clamaverunt videntes locum incendii ejus, dicentes : Quæ similis civitati huic magnæ ?18 e gridorono, veggendo il luogo delli incendi suoi, dicendo: chi è simile a questa città grande?
19 et miserunt pulverem super capita sua, et clamaverunt flentes, et lugentes, dicentes : Væ, væ civitas illa magna, in qua divites facti sunt omnes, qui habebant naves in mari de pretiis ejus : quoniam una hora desolata est.19 E gittorono polvere sopra li capi suoi, e gridarono piangendo e lamentandosi, dicenti: guai, guai a quella città grande, nella quale sono fatti ricchi tutti quelli che avevano navi nel mare, delli prezzi suoi; conciosia cosa che in una ora è desolata.
20 Exsulta super eam cælum, et sancti apostoli, et prophetæ : quoniam judicavit Deus judicium vestrum de illa.20 Allegratevi sopra di lei, o cieli, o santi apostoli e profeti; conciosia cosa che Dio ha giudicato di lei vero giudicio.
21 Et sustulit unus angelus fortis lapidem quasi molarem magnum, et misit in mare, dicens : Hoc impetu mittetur Babylon civitas illa magna, et ultra jam non invenietur.21 E uno angelo forte levò in alto una pietra, quasi come una mola grande, e gettolla in mare, dicendo con questa velocità sarà gettata Babilonia, quella città grande, e da mo avanti non sarà più trovata.
22 Et vox cithar?dorum, et musicorum, et tibia canentium, et tuba non audietur in te amplius : et omnis artifex omnis artis non invenietur in te amplius : et vox molæ non audietur in te amplius :22 E la voce de' citarizzanti, de' musici e di quello che sona la piva e tromba, non si udirà più in quella; e ogni artifice e ogni arte non sarà più trovato in lei; e voce di mola non si udirà più in lei.
23 et lux lucernæ non lucebit in te amplius : et vox sponsi et sponsæ non audietur adhuc in te : quia mercatores tui erant principes terræ, quia in veneficiis tuis erraverunt omnes gentes.23 E luce di lucerna non lucerà più; e voce del sposo e della sposa non sarà più udita; per che li principi tuoi erano mercadanti nelle terre, conciosia cosa che [nel] li veneficii tuoi hanno errato tutte le genti.
24 Et in ea sanguis prophetarum et sanctorum inventus est : et omnium qui interfecti sunt in terra.24 E in essa è trovato il sangue de profeti e de' santi, e di tutti quelli li quali sono uccisi in terra.