Scrutatio

Giovedi, 23 maggio 2024 - San Giovanni Battista de Rossi ( Letture di oggi)

Ezechielis 14


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VULGATABIBBIA VOLGARE
1 Et venerunt ad me viri seniorum Israël, et sederunt coram me.1 E vennero a me uomini delli antichi d' Israel, e sederono inanzi a me.
2 Et factus est sermo Domini ad me, dicens :2 E disse Iddio a me:
3 Fili hominis, viri isti posuerunt immunditias suas in cordibus suis, et scandalum iniquitatis suæ statuerunt contra faciem suam : numquid interrogatus respondebo eis ?3 O figliuolo d'uomo, questi hanno posto le loro immondizie nelli loro cuori, e ordinarono e puosono lo scandalo della loro iniquitade contro alla faccia loro or s' io sarò domandato, risponderò a loro?
4 Propter hoc loquere eis, et dices ad eos : Hæc dicit Dominus Deus : Homo, homo de domo Israël, qui posuerit immunditias suas in corde suo, et scandalum iniquitatis suæ statuerit contra faciem suam, et venerit ad prophetam interrogans per eum me : ego Dominus respondebo ei in multitudine immunditiarum suarum,4 E perciò parla, e dirai a loro: questo dice lo Signore Iddio: l' uomo l'uomo (cioè ciascuno uomo) della casa d' Israel, che averà posto la immondizia nel suo cuore, e lo scandalo della sua iniquitade contro alla faccia sua, e verrà al profeta domandando per lui a me, io Signore risponderò a lui nella moltitudine delle sue brutture,
5 ut capiatur domus Israël in corde suo, quo recesserunt a me in cunctis idolis suis.5 acciò che la casa d' Israel sia presa nel suo cuore, col quale si partio da me con tutti i suoi idoli.
6 Propterea dic ad domum Israël : Hæc dicit Dominus Deus : Convertimini, et recedite ab idolis vestris, et ab universis contaminationibus vestris avertite facies vestras.6 Però di' alla casa d' Israel: questo dice lo Signore Iddio: convertitevi, e partitevi dalli vostri idoli; e da tutte le contaminazioni vostre rivolgete le vostre facce.
7 Quia homo, homo de domo Israël, et de proselytis quicumque advena fuerit in Israël, si alienatus fuerit a me, et posuerit idola sua in corde suo, et scandalum iniquitatis suæ statuerit contra faciem suam, et venerit ad prophetam ut interroget per eum me : ego Dominus respondebo ei per me :7 Però che ciascuno uomo della casa d' Israel, e de' proseliti qualunque sarà forestiere in Israel, se sarà rimosso da me, e averà posto li suoi idoli nel suo cuore, [e lo scandalo della sua iniquitade] contro alla faccia sua, e sarà venuto al profeta domandando per lui a me; io Signore risponderò a lui per me.
8 et ponam faciem meam super hominem illum, et faciam eum in exemplum et in proverbium, et disperdam eum de medio populi mei : et scietis quia ego Dominus.8 E porrò la mia faccia sopra quello uomo, e farollo in esemplo e in proverbio, e dispergerò lui del mezzo del popolo mio; e saprete ch' io sono lo Signore.
9 Et propheta cum erraverit, et locutus fuerit verbum, ego Dominus decepi prophetam illum, et extendam manum meam super illum, et delebo eum de medio populi mei Israël.9 E lo profeta quando averà errato, e averà parlato la parola; io Signore ingannerò quello profeta, e distenderò la mia mano sopra lui, e ispegnerollo del mezzo del popolo mio Israel.
10 Et portabunt iniquitatem suam : juxta iniquitatem interrogantis, sic iniquitas prophetæ erit :10 E porterà la sua iniquitade; secondo la iniquità di colui che addimanderà, così sarà la iniquità del profeta,
11 ut non erret ultra domus Israël a me, neque polluatur in universis prævaricationibus suis : sed sint mihi in populum, et ego sim eis in Deum, ait Dominus exercituum.
11 acciò che la casa d' Israel non erri più da me, e non si corrompa in tutte le sue prevaricazioni, ma sia mio popolo, e io sia loro Iddio; così disse lo Signore delli esèrciti.
12 Et factus est sermo Domini ad me, dicens :12 E disse Iddio a me:
13 Fili hominis, terra cum peccaverit mihi,
ut prævaricetur prævaricans,
extendam manum meam super eam,
et conteram virgam panis ejus,
et immittam in eam famem,
et interficiam de ea hominem et jumentum.
13 Figliuolo d' uomo, quando la terra averà peccato a me, acciò che lo prevaricante prevarichi, io distenderò la mia mano sopra lei, e romperò la verga del suo pane, e metterò in lei fame, e ucciderò di lei l' uomo e lo giumento.
14 Et si fuerint tres viri isti in medio ejus,
Noë, Daniel, et Job,
ipsi justitia sua liberabunt animas suas,
ait Dominus exercituum.
14 E se saranno questi tre uomini nel mezzo di lei, cioè Noè, Daniel e Iob, loro nella loro giustizia liberaranno le anime loro, dice lo Signore delli esèrciti.
15 Quod si et bestias pessimas induxero super terram
ut vastem eam, et fuerit invia,
eo quod non sit pertransiens propter bestias :
15 E se io menerò bestie pessime sopra la terra acciò che la guastino, e sarà nella via, per che non è chi vi passi per paura delle bestie;
16 tres viri isti si fuerint in ea,
vivo ego, dicit Dominus Deus,
quia nec filios nec filias liberabunt,
sed ipsi soli liberabuntur,
terra autem desolabitur.
16 e questi tre uomini (vi passino, e) siano in quella via; io vivo, dice Iddio, però che loro non liberaranno nè i figliuoli nè le figliuole, ma loro soli saranno liberati, e la terra sarà desolata.
17 Vel si gladium induxero super terram illam,
et dixero gladio : Transi per terram :
et interfecero de ea hominem et jumentum,
17 O vero se vi manderò lo coltello sopra quella terra, e dirò allo coltello: passa per quella, e ucciderò nella terra uomini e giumenti;
18 et tres viri isti fuerint in medio ejus :
vivo ego, dicit Dominus Deus,
non liberabunt filios neque filias,
sed ipsi soli liberabuntur.
18 e questi tre uomini siano nel mezzo di lei; io vivo, dice Iddio, ch' elli non liberaranno nè figliuoli nè figliuole, ma loro soli saranno liberati.
19 Si autem et pestilentiam immisero super terram illam,
et effudero indignationem meam super eam in sanguine,
ut auferam ex ea hominem et jumentum,
19 E s'io vi metterò pestilenza sopra di quella terra, e spargerò la mia indignazione sopra quella con sangue, per torre di lei uomini e giumenti;
20 et Noë, et Daniel, et Job fuerint in medio ejus :
vivo ego, dicit Dominus Deus,
quia filium et filiam non liberabunt,
sed ipsi justitia sua liberabunt animas suas.
20 e sì vi sarà dentro Daniello, Noè, Iob; io vivo, dice Iddio, che non liberaranno nè figliuoli nè figliuole; ma loro liberaranno nella sua giustizia le anime loro.
21 Quoniam hæc dicit Dominus Deus :
Quod etsi quatuor judicia mea pessima,
gladium, et famem, ac bestias malas, et pestilentiam,
immisero in Jerusalem,
ut interficiam de ea hominem et pecus,
21 Però [che] questo dice lo Signore Iddio: però ch' io metterò (in Ierusalem) questi quattro pessimi giudicii, cioè coltello e fame (e fiere) e male bestie e pestilenza in Ierusalem, acciò che uccidano in Ierusalem uomo e bestia;
22 tamen relinquetur in ea salvatio educentium filios et filias :
ecce ipsi ingredientur ad vos,
et videbitis viam eorum et adinventiones eorum,
et consolabimini super malo quod induxi in Jerusalem,
in omnibus quæ importavi super eam.
22 ma pure vi si lascerà salvamento di quelli che nutricano li figliuoli e le figliuole; ecco che loro usciranno fuori a voi, e vedrete le loro vie e i loro trovamenti; e consoleretevi sopra lo male ch' io mandai sopra Ierusalem, in tutti quelli ch' io portai sopra quella.
23 Et consolabuntur vos,
cum videritis viam eorum
et adinventiones eorum :
et cognoscetis quod non frustra fecerim omnia quæ feci in ea,
ait Dominus Deus.
23 E consolerannosi sopra voi, quando averete veduto la via loro e i loro trovamenti, (cioè che aveano fatto tanto male e tante noie, che non saranno mai veduti nè uditi, e però non increscerà);